Storia del teatro Ovadese XIV
Ovadesi dell'anno 2003
"Per aver voluto e saputo continuare egregiamente la tradizione teatrale cittadina e dialettale iniziata cento anni fa con la "Filodrammatica Juventus", sotto l'insegnamento di Don Salvi, il cui motto "Divertendo educo, educando diverto" è presente ancora oggi sopra il palcoscenico dello Splendor. Per aver dimostrato amore profondo e passione autentica verso il teatro inteso come rappresentazione delle situazioni della vita e delle sue alterne vicende, seguendone ed approfondendo la sua vena comica e la sottile ironia che emana dal palcoscenico alla rappresentazione di una commedia. Per aver creato ed aperto uno "spazio giovane" al proprio interno consentendo cosi a diversi giovani appassionati di teatro di cimentarsi dal palcoscenico come interpreti ed attori alle prese con un copione. Per aver deciso infine di devolvere parte dell'incasso ricavato dalle proprie serate a favore della Missione africana di Padre Mantovani, trasferendo così il nome di Ovada addirittura in un altro continente, alla Compagnia Teatrale "A Bretti" è assegnata l'Ancora di argento quale "Ovadese dell'anno per il 2003. " Ricordiamo alcuni Ovadesi insigniti negli anni passati:
e potremmo continuare ma già cosi ci sembra di aver dimostrato quanto prestigioso sia questo riconoscimento. Ma soprattutto ci inorgoglisce il sapere che facciamo parte a pieno titolo della realtà della nostra città. Cercheremo di non deludere.
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