Svizzera Luglio 2003

© Davide Tambuchi
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"Ci sono altre salite?"
"Sì, due. Ma ci sono anche le discese ..."
J.K. Jerome, Tre uomini a zonzo
Tour Luglio 2003
Quest'anno fa veramente molto caldo... e per questo motivo, ho inserito nel tour molte tappe alpine e prealpine, al fine di godermi un po di fresco in alta quota. Inoltre, ho un po' di ciccia da smaltire ... Cavalco, come al solito, la mia fedele Cannondale F600, quest'anno equipaggiata da copertoncini lisci.
1. Mercoledì 16 Luglio (Como - Lucerna - Zofingen; 70km)

Como > Chiasso >> Luzern > Emmen > Sempach > Staffelbach > Kolliken > Oftringen > Zofingen

Trasferimento in treno, come al solito, oltre il Gottardo, da Chiasso a Lucerna. Giunto a Lucerna, proseguo in direzione nord, ripetendo in parte la stessa tappa del tour 2000 (lo stesso maledetto sterrato ... ed una foratura appena dopo Staffelbach, come tre anni fa ... questo tratto di ghiaietto è una vera maledizione! Nella mia vita ho forato solo due volte, e sempre in questa zona! Poi, anzichè muovermi in direzione Aarau, svolto a sinistra per Zofingen, dove pernotto nell'ostello, in compagnia di un ragazzo ticinese, che si trovava lì per lavori temporanei.
2. Giovedì 17 Luglio (Zofingen - Binningen; 85km)

Zofingen > Aarburg > Olten > Schonenwerd > Rohr > Anwil > Sissach > Liestal > Pratteln > Basel > Binningen

Da Zofingen, seguendo la strada cantonale, giungo ad Aarburg sulla ciclabile nazionale n. 5, e mi dirigo in direzione di Olten. Qui proseguo verso Aarau, ma prima di entrare in questa città, al bivio di Schonenwerd mi porto sulla ciclabile nazionale nord-sud n. 3, da dove mi dirigo in direzione di Basilea. C'è una bella salita, verso Rohr, abbastanza impegnativa, che porta a circa 950 metri s.l.m., e poi c'è un tratto abbastanza ondulato, con qualche strappo ripido (ma fortunatamente breve) nella zona di Anwil. Il resto della strada, è pianeggiante. Mi fermo per il pranzo a Liestal, per poi continuare in direzione di Basilea, percorrendo alcune decine di chilometri noiosi nella zona tra Pratteln e Muttenz, in cui non si vedono altro che industrie e centri commerciali. Basilea è invece bellissima, ma caldissima, ci sono circa 30 gradi alle 16 di sera. Da segnalare il Munster con la bellissima piazza. Volendo poi proseguire in direzione del Jura, decido di proseguire per altri 10 chilometri verso Binningen, così sono già sulla strada che mi porterà domani a Mariastein. A Binningen pernotto in un gasthof.
3. Venerdì 18 Luglio (Binningen - Le Bemont; 75km)

Binningen >  Mariastein > Roschenz > Liesberg > Delemont > Curtfaivre > Glovelier > St. Brais > Le Bemont

Questa tappa mi porterà al fresco, a quota 1000 metri! Da Binningen ancora pochi chilometri di pianura, lungo la ciclabile nazionale n. 7 poi la strada sale in direzione di Mariastein, ove mi fermo per la visita della basilica del convento. Da qui, proseguo ancora lungo la ciclabile per qualche chilometro, sin verso il bivio per Sant'Ursanne. La strada passa in mezzo ad una bellissima pineta secolare. Curiosi i cartelli di pericolo: caduta pigne! Siccome desidero visitare Delemont, non proseguo per Sant'Ursanne, ma mi dirigo verso Roschenz, da dove la strada scende in picchiata in direzione di Liesberg. Passo poi per Laufen, e raggiungo Delemont. Mi fermo per uno spuntino e scappo: il caldo è infernale, perfino le fontanelle sono asciutte! La strada è pianeggiante sino a Glovelier, e da qui inizia la salita verso St. Brais, a quota 1000 metri. Sono una decina di chilometri piuttosto impegnativi, non tanto per la pendenza ma per il caldo che stronca le gambe. A St. Brais una breve sosta in un bar mi consente di "pregustare" il fresco, che godrò la sera nell'ostello del piccolo villaggio di Le Bemont.
4. Sabato 19 Luglio (Le Bemont - Travers - Le Bemont; 105km)

Le Bemont > Le Noirmont > La Chaux de Fonds > Le Locle > La Sagne > Les Ponts de Martel > Les Petit Points > Brot-Dessus > Travers > Couvet >> Neuchatel >> La Chaux de Fonds > Le Noirmont > Le Bemont

Lascio le borse in ostello, e decido di "esplorare" il Jura Bernese verso est. Il panorama è molto bello sino a La Chaux de Fonds, con dolci saliscendi, per nulla impegnativi. Dopo un tratto pianeggiante giungo a Le Locle; da qui uno strappo un po' più impegnativo mi porta verso Les Ponts de Martel, e da qui proseguo in direzione di Travers, che raggiungo dopo una lunga e ripida discesa. Qui ho un piccolo contrattempo: una foratura, probabilmente causata dal surriscaldamento dei cerchi per le frenate. Travers è famosa per le sue miniere di asfalto, ora chiuse, e trasformate in un museo. A fianco del museo c'è il "Cafè de Mines", ove si può gustare la specialità del posto: il prosciutto cotto nell'asfalto! E' veramente squisito ... la cottura nell'asfalto lo preserva morbido e succulento! Riparto sotto un gran caldo verso Couvet (praticamente deserta causa le alte temperature!), ove acquisto una camera d'aria di scorta. Poi, decido di tornare in treno, passando da Neuchatel per giungere a La Chaux de Fonds, dove rifaccio la strada del mattino (in senso inverso) sino a Le Bemont. Alla sera, cena con una bella bistecca alla griglia, in compagnia di un italiano originario della bergamasca emigrato in Svizzera.
5. Domenica 20 Luglio (Le Bemont - Ste. Croix; 80 km)

Le Bemont > Saignelegier >> Le Locle > La Chaux du Millieu > La Chatagne > La Brevine > Les Tailleres > Le Cernil > Les Bayards > Les Verrieres > La Cote aux Fees > Les Bourquins > Ste. Croix

Solo un paio di chilometri separano Le Bemont da Saignelegier, cittadina nota per la presenza di un'importante industria di orologeria di alto pregio. E' domenica mattina, e pertanto decido di fermarmi a Saignelegier un'oretta per il culto evangelico (in francese). Poi, per non percorrere la stessa strada di ieri, verso le 11 prendo il treno sino a Le Locle. Qui anzichè seguire il percorso di sabato, mi inoltro nella solitaria e bellissima valle della Brevine, detta "la piccola Siberia elvetica", per le temperature estreme che si possono raggiungere in inverno (sino a -40C). Nei pressi di Le Chaux du Millieu mi fermo per il pranzo, prima di proseguire per La Brevine e per il lago di Tailleres (quasi prosciugato per la siccità record di quest'anno). La vallata è riposante, ed è fresca anche d'estate, ci sono circa 22 gradi e c'è una piacevole brezza ... un po di fresco in un'estate torrida! Tra Le Chaux du Millieu e La Brevine trovo una curiosa citazione biblica (in francese) posta all'ingresso di una stalla (!): "Beati quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica" (Luca 11:28). Ci sono un po' di salite da fare, prima di giungere alla meta: una presso Le Cernil (1174 metri s.l.m.), una dopo Les Verrieres (altra città deserta per il gran caldo ... gli abitanti sono fuggiti al fresco!) che porta a 1143 metri (caldissima, con l'asfalto liquefatto!), ed infine il Col des Etroits, a pochissimi chilometri dalla località turistica di Ste. Croix, ove pernotto in ostello.
6. Lunedì 21 Luglio (Ste. Croix - Bern; 50 km)

Ste. Croix > Essert > Yverdon > Estavayer le Lac > Autavaux > Payerne >> Fribourg >> Bern

Lascio la semideserta e calda Ste. Croix (che pur si trova a circa 1000 metri s.l.m.), per scendere in picchiata verso Yverdon Les Bains, situata sul lago di Neuchatel. qui c'è abbastanza movimento turistico, nonostante il caldo infernale. Proseguo lungo la ciclabile n.5 che costeggia il lago, e mi fermo per il pranzo in un ristorante di un camping a La Plage, nei pressi di Yvonand. Tra Yvonand ed Autavaux c'è la bella cittadina di Estavayer. Alla mia destra, sino a Autavaux, ci sono campi di grano sotto un sole caldissimo ed impietoso; curiosi qui in Svizzera i cartelli che segnalano agli agricoltori il pericolo di autocombustione del frumento per le alte temperature! Voglio portarmi al fresco, e per questo motivo lascio il lago in direzione di Payerne, ove prendo il treno che mi porterà prima a Fribourg, e poi a Berna. Qui la sera, c'è un po' di fresco, e mi faccio una bella passeggiata in città prima di ritirarmi in ostello per la notte.
7. Martedì 22 Luglio (Bern - Boningen; 75 km)

Bern > Rubingen > Munsingen > Steffisburg > Thun - Leissingen > Interlaken > Boningen

Questa tappa è molto simile a quella del 2001; oggi si pedala bene con un clima mite, la brezza proveniente dalle alpi è ben accetta. Come due anni fa, pernotto nell'ostello di Boningen, ove la sera si scatena un fortissimo temporale che rinfresca l'aria. Alcuni bambini ospiti nell'ostello si divertono in costume da bagno sotto il diluvio, che dura circa un'ora.  Poi, pioviggina per un'altra oretta. Per questo motivo, non ho voglia di bagnarmi e pertanto ceno in un ristorantino in uno stabilimento balneare di Boningen, sul lago di Brienz.
8. Mercoledì 23 Luglio (Boningen - Giswil; 50 km)

Boningen > Iseltwald > Giessbackfalle > Unterbach > Meiringen > Hohfluh > Hasliberg > Brunig > Lungern > Giswil

A differenza del 2001 (in cui ho costeggiato il lato nord del lago di Brienz), mi muovo sul versante sud, lungo la ciclabile nazionale n. 9, che passa per il villaggio di pescatori di Iseltwald, per poi proseguire verso le grazione cascate di Giessback (c'è un pezzo di sterrato ripido e roccioso in cui per circa 300 metri è meglio scendere e spingere la bici). Giunto a Meiringen verso mezzogiorno, faccio uno spuntino a base di meringhe e latte, prima di affrontare il duro Hasliberg (un passo sterrato, con fondo ghiaioso, maledettamente ripido, 1050 metri di quota, partendo dai 595 metri di Meiringen, con dislivello di circa 550 metri in 5 chilometri). Da qui proseguo per il Brunigpass (quota 1008), riportandomi sulla strada cantonale che porta a Lucerna. Nei pressi di Giswil comincia a piovere, e quindi mi fermo qui pernottando e cenando in un gasthof.
9. Giovedì 24 Luglio (Giswil - Hospental; 35 km)

Giswil >> Luzern >> Erstfeld > Wassen > Goschenen > Andermatt > Hospental

Durante tutta la notte, piove. Al mattino, il cielo è ancora coperto con nuvoloni grigi e pioggia intermittente. Prendo il treno sino a Lucerna, ove sosto per il pranzo, e poi di nuovo in treno sino ad Erstfeld, per evitare un tratto di strada trafficato (come nel 2002). Qui mi aspetta la prima parte della salita che mi porterà ad Hospental (1600 m.); come l'anno scorso la giornata è piuttosto freddina ed umida, tant'è che si pedala bene con un giubbino impermeabile e con i pantaloni della tuta sopra quelli da ciclista. La sera, il cielo si rasserena ... le previsioni poi promettono bel tempo per domani ... quindi quest'anno potrò finalmente scalare il Gottardo!
10. Venerdì 25 Luglio (Hospental - Como; 75 km)

Hospental > Gotthardpass > Airolo > Piotta > Faido > Biasca >> Chiasso > Como

Il cielo e' sereno! Quest'anno posso scalare il passo del Gottardo, l'anno precedente ho dovuto rinunciarvi. La salita non è particolarmente impegnativa, e con passo regolare ed un rapporto agile giungo in cima dopo 9 chilometri di salita, partendo dalla quota di 1600 metri di Hospental per raggiungere i 2109 metri del passo. Da qui, decido di scendere per la vecchia strada in pavè sino ad Airolo, la spettacolare val Tremola.Questa strada, aperta nel 1830, è quasi interamente lastricata in pavè, ed ha ben 37 tornanti per un totale di 8 chilometri. Le braccia vibrano durante la discesa come se avessi in mano un martello pneumatico. Al termine della discesa giungo ad Airolo, a quota 1109 metri, e da qui proseguo lungo la strada cantonale sino a Biasca (fermandomi a Faido per il pranzo). Poi, prendo il treno per Chiasso verso le 17, per giungere dopo un'oretta circa a Chiasso, da dove rientro a Como ... pensando già al prossimo tour! Non vedo l'ora di scappare di nuovo, in pianura ci sono quasi 40 gradi!
Legenda: Con >> ho indicato i trasferimenti in treno, con > quelli in bici.