Svizzera, Austria e Germania 2012

© Davide Tambuchi
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Possa tu tornare qui tra vent'anni
a piedi nudi
e trovare sulla sabbia le tue tracce.

Josif Aleksandrovič Brodskij

Quest'anno, per la prima volta, decido di percorrere tutto il lago di Costanza su tutti i versanti (austriaco, svizzero e tedesco). In un agosto caldissimo, con temperature che spesso superavano i 35 gradi, ho veramente goduto il piacere di fare dei bagni nel lago e di stare all'ombra su deliziose spiaggette. E' il tour in cui ho trovato le temperature più elevate, anche nelle ore notturne, tra tutti quelli che ho fatto. Tutte le foto, ad eccezione di quelle che mi ritraggono, sono state scattate con macchine tradizionali a pellicola.
Bodensee 2012
L'attesa a Chiasso
Le cascate del Reno
1. Venerdì 17 Agosto (Como - Schaffhausen - Neuhausen - Stein am Rhein; 55km)

Como > Chiasso >> Schaffhausen > Dachsen > Neuhausen > Schaffhausen > Langwiesen > Diessenhofen > Stein am Rhein

Giornata calda ma abbastanza asciutta, con un tasso di umidità non eccessivo e con un cielo azzurro da favola. Partendo da Chiasso (vedi foto sovrastante), giungo a Schaffhausen in treno verso le ore 14, e decido di andare a rivedere le cascate del Reno a Dacshen, seguendo la pista ciclabile nazionale. Attraversato il fiume su un ponte, giungo sul versante di Neuhausen, ove scatto parecchie foto a questa meraviglia della Natura. Poi, verso le 16, riparto in direzione di Stein am Rhein, ove mi fermo in un albergo con vista sul Reno. Girovagando qua e là, ho allungato la tappa di almeno 10 chilometri. Ma ne valeva la pena, visto le foto scattate di cui sono molto soddisfatto. A proposito di foto: quest'anno il tema principale sono le spiaggette libere, i verdi e freschi prati e l'acqua... mai come quest'anno ho desiderato fermarmi ed assaporare la gioia di un tuffo e di un po' di refrigerio nelle ore più calde delle giornate dopo tanti chilometri trascorsi in bici!
2. Sabato 17 Agosto (Stein am Rhein - Rorschach; 73km)

Stein am Rhein > Kostanz > Kreuzlingen > Kesswil > Romanshorn > Arbon > Rorschach Hafen

Giornata più calda della precedente, ma gradevolissima grazie alle innumerevoli possibilità di divertimento e di svago. Subito dopo Stein am Rhein c'è la possibilità di fare sci nautico, e pochi chilometri dopo, prima di raggiungere Costanza, mi fermo per osservare due ragazzi che giocano con gli aeroplanini radiocomandati. A Costanza mi fermo per un gelato, poi rientro in Svizzera sulla pista ciclabile nazionale da Kreuzlingen sino alla destinazione finale di Rorschach Hafen. Nel primo pomeriggio faccio una sosta sulla spiaggia libera di Kesswil (vedi foto sottostante), ove mi rilasso al sole e pratico, come tutti i giorni, un po' di yoga, veramente rilassante per un ciclista! Pochi chilometri più il là ne approfitto per un tuffo, e per alcune foto a dei ragazzi che si stanno divertendo con degli "splash" dal pontile (vedi foto in basso a destra). Infine a Rorschach, prima di cercare un albergo, ne approfitto per ammirare le splendide sculture di sabbia (vedi foto accanto) e faccio alcune foto di un gioco sul prato. Un grazie sia ai ragazzi tuffatori che ai giocatori per avermi concesso di scattare queste foto!
Giocando nei prati a Rorschach
Relax e divertimento a Kesswil
Un tuffo rinfrescante
A spasso per Bregenz
3. Domenica 19 Agosto (Rorschach - Langenargen; 65km)

Rorschach > Staad > Rheineck > Hard > Bregenz > Lochau > Lindau > Wasserburg > Langenargen

Oggi la tappa attraversa tutte e tre le nazioni. Si parte dalla Svizzera lungo la pista ciclabile nazionale in direzione di Rheineck, da dove in pochi chilometri entro in Austria. Verso mezzogiorno sono a Bregenz, dove chiedo gentilmente a dei passanti di scattarmi una foto (quella a fianco), mentre attraverso il centro storico in bici. Giornata caldissima, quindi solo il tempo di una bibita fresca e poi mi porto sul lago. Un tuffo a Lochau (come quello del ragazzo della foto in basso a sinistra) mi rinfresca, e poi mi gusto un bel bagno di sole nella vicina spiaggetta libera. La domenica c'è molta gente, tanti si sono portati il loro ombrellone, alcuni si divertono giocando a carte come le ragazze nell'angolo della foto in basso a destra. Proseguo verso la Baviera, raggiungendo Lindau a metà pomeriggio, ove mi gusto un gelato. Poi proseguo in direzione ovest, fermandomi a Langenargen ove pernotto in un albergo. Piacevole cittadina tedesca, anche questa dispone di un bellisimo parco pubblico in cui passare la serata in mezzo al verde.
Un tuffo a Lochau
Una pausa a Lochau
4. Lunedì 20 Agosto (Langenargen - Radolfzell; 73km)

Langenargen > Friedrichshafen > Immenstaad > Meerburg > Ober Uhldingen > Uberlingen > Slippingen > Stahringen > Radolfzell

Una tappa interamente tedesca. Una tappa veramente caldissima. Ed allora, parto di buon mattino in direzione di Friedrichshafen, ove mi fermo pochissimo essendoci già stato alcuni anni fa. La ciclabile tedesca prosegue in direzione di Meerburg, lungo una costa famosa per i suoi vigneti. A Meerburg mi fermo per uno spuntino, poi proseguo pian piano in direzione di Uberlingen. Mi fermo ad Ober Uhldingen ove mi vien voglia di gettare scarpe e calzini nel lago... e di godermi un po' di fresco nella deliziosa erbetta estiva... stare a piedi nudi nell'erba è davvero una delle delizie dell'estate... e lo è ancora di più dopo una mezza giornata abbondante in cui i piedini hanno sofferto la "prigionia" delle scarpe da cicloturismo! A proposito, come vedete, uso delle Shimano da tempo libero con attacco SPD, ottime per pedalare per tanti chilometri (sono meno rigide delle scarpette per ciclisti professionisti). A Slippingen lascio il lago per pochi chilometri per dirigermi verso Radolfzell, ove mi fermo verso le 19 di sera. Nelle foto sottostanti, due immagini della splendida spiaggetta di Ober Uhldingen ove i miei piedini hanno trovato ristoro!
Per la gioia dei miei piedini!
Tempo du un bagno!
E... ombra sotto le piante!
Allensbach
5. Martedì 21 Agosto (Radolfzell - Stein am Rhein; 90km)

Radolfzell > Kaltbrunn > Walilhausen > Mainau > Kostanz > Reichenau > Hegne > Allensbach > Radolfzell > Gaienhofen > Stein am Rhein

Oggi si conclude il giro intorno al lago di Costanza. Da Radolfzell lascio il lago per una decina di chilometri, e scollinando raggiungo dopo una ripida discesa la località di Walilhausen. Proseguo in direzione della splendida isola di Mainau, e poi raggiungo Costanza, ove questa volta non mi fermo, essendo diretto sull'isola di Reichenau, facente parte del patrimonio dell'UNESCO (foto in basso a destra: splendidi i fiori selvatici). Proseguo in direzione di Hegne, fermandomi ad Allensabach nel pomeriggio, in una giornata davvero infuocata. E per stemperare la stanchezza, ricorro ad un rimedio infallibile: un'oretta di yoga (vedi foto sottostante, in cui sto entrando in paschimottanasana. Nella posizione finale la testa si appoggia in mezzo alle ginocchia, e mi piace stare in questa posizione anche per 5 minuti! E' veramente rilassante!). Nel frattempo (foto a fianco), altri ragazzi cercano l'ombra sotto gli alberi e in mezzo a deliziosi fiori. Dopo un po di relax, ripasso per Radolfzell e percorro un tratto di saliscendi sino a ritornare in serata Stein am Rhein.
Il piacere dello yoga
Fiori selvatici
6. Mercoledì 22 Agosto (Stein am Rhein - Como; 4km)

Stein am Rhein >> Schaffhausen > giro della città >> Como

E' tempo di rientrare. Con un po' di nostalgia per questo splendido lago, per le bellissime cascate del reno, per le delizione spiaggette, i divertenti pontili da cui tuffarsi, la gente simpatica e cordiale. Ed allora la mattina prendo il treno per tornare a casa. Approfittando di un cambio, mi fermo un'oretta a Schaffausen, ove ne approfitto per visitare il centro cittadino. Poi, risalgo su un altro treno in direzione di Zurigo, ove acquisto alcuni panini e bibite, e successivamente prendo il treno sino a Bellinzona. Qui c'è l'ultimo cambio di treno, che mi porterà a Como. Nella foto a fianco, scattata a Schaffhausen, potete vedere le pregevoli indicazioni delle piste ciclabili elvetiche. Comunque anche dal treno ho avuto la possibilità di "salutare" le splendide cascate del reno con una foto scattata dal finestrino, ed infine di omaggiare le efficientissime ferrovie elvetiche con un "ritratto" del logo della bicicletta posta sulla porta di un loro vagone. Portare la bici al seguito in Svizzera è comodissimo, e i treni sono attrezzati per ogni esigenza di un cicloturista. Ancora una volta, mi sono divertito tantissimo! Arrivederci alla prossima avventura!
Wake up!
Le cascate viste dal treno
Ritorno a casa
Legenda: Con >> ho indicato i trasferimenti in treno e con > quelli in bici.