ORDINE PROVINCIALE MEDICI CHIRURGHI E ODONTOIATRI

                           P E S C A R A

                                              Ente di diritto pubblico – D.L.C.P.S. 13.09.46 n. 233 e s.m.                                           .

65127 PESCARA - Via dei Sabini, 102 - Tel: 085/67517 - Fax: 085/4515177 - @: omceope@tin.it - www.omceope.it

 

Prot. 3045/13-10                                                                    Pescara, 13.11.2009

 

A tutti gli

                                                                                              iscritti all’Albo dei Medici Chirurghi

                                                                                              e all’Albo degli Odontoiatri

                                                                                              della Provincia di

                                                                                                         

P E S C A R A

 

 

                                                          L'Assemblea

                   degli iscritti all'Albo dei Medici Chirurghi e all'Albo degli Odontoiatri

                                                          è convocata

                                                 presso la sede dell'Ordine

                                         Pescara - Via dei Sabini n. 102

               in 1^ convocazione alle ore 13,00  del  09.12.2009 ed  in 2^ convocazione

                        10 Dicembre 2009 - ORE  17,00

 

per discutere il seguente ORDINE DEL GIORNO:

            1) - Relazione del Presidente;

            2) - Relazione Tesoriere:- assestamento bilancio 2009 e Preventivo 2010;

            3) - Attribuzioni onorificenze 50 anni di Laurea;

            4) - Giuramento deontologico dei Neo Laureati;

            5) - Varie ed eventuali.

                            Si invitano gli iscritti a partecipare all'Assemblea.

 

                 IL TESORIERE                                            IL PRESIDENTE

           Dr. Giancarlo Di Battista                                   Dr. Enrico Lanciotti

 

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ESONERO ECM ANNO 2009 OPERATORI SANITARI DELL’ABRUZZO

I medici e gli odontoiatri che risiedono o esercitano l’attività professionale nelle località rientranti nei comuni

danneggiati dagli eventi sismici che hanno colpito la provincia dell’Aquila ed altri comuni della regione Abruzzo il

06.04.2009 (i 57 comuni del cratere) possono chiedere l’esonero dall’obbligo ECM per l’anno 2009

I Colleghi  interessati debbono far pervenire all’Ordine dichiarazione sostitutiva di atto notorio con allegata fotocopia di un 

documento d’identità valido. Nella dichiarazione è indispensabile riportare oltre ai dati anagrafici, l’indicazione della residenza

nel comune interessato  al 06.04.2009; per l’attività professionale: il luogo, tipo di attività ed indirizzo al 06.04.2009.

 

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ORDINE MEDICI C. e O. CHIETI                                                                                   ORDINE MEDICI C. e O. PESCARA

                                                                              Corso

 

                        COME ORIENTARSI IN PREVIDENZA

           Una bussola al servizio dei Medici e degli Odontoiatri

                                 5 Dicembre 2009  ore 8,30 / 16,30

                                  Parc Hotel Villa  Immacolata - Str. Comunale S. Silvestro, 340 - Pescara

                                    Riservato a n. 110 Medici e n. 40 Odontoiatri  - crediti ECM richiesti -

 

                                                         Interverranno:

- Presidente Fondazione Enpam Prof. Eolo Parodi         - V.Pres. Fond.Enpam Dr. Giovanni Pietro Malagnino

- Presidente Omceo Chieti Dr. Ezio Casale                - Presidente Omceo Pescara Dr. Enrico Lanciotti

                                                                        Programma

La previdenza dei medici dipendenti: realtà e prospettive         -Dr. ClaudioTestuzza

I fondi ENPAM: le tante facce di una sola previdenza           -Dr. Alberto Oliveti

Il libero professionista nell’ENPAM                                   -Dr. Raffaele Tataranno

Fondo Sanità: una realtà da conoscere                              -Dr. Franco Pagano

 

Saranno attivate le postazioni informative ENPAM per la consultazione delle posizioni contributive

 

      L’ANGOLO DEL PRESIDENTE

 

                   LETTERA APERTA ALLE FAMIGLIE

Care famiglie,

da medico e genitore di due bimbi in età scolare, comprendo perfettamente come sia

difficile mantenere la serenità a fronte di una comunicazione convulsa e spesso contraddittoria

che martella da mesi sull’influenza AH1N1 (suina).

Eppure l’AH1N1 è una normale influenza, come quelle che ogni anno affrontiamo durante

l’anno scolastico.

Come ogni brava influenza che si rispetti presenta gli stessi identici sintomi (febbre oltre i 38°,

dolori di ossa, tosse e, prevalentemente nei più giovani, alle volte anche interessamento dell’apparato

gastroenterico) e lo stesso identico decorso (pochi giorni di febbre e recupero dello stato di

salute in circa una settimana).

E nello stesso modo la si cura con il riposo a casa, con i farmaci sintomatici ed una abbondante

idratazione.

Produce anche le stesse rare complicanze di ogni influenza, prevalentemente a carico dell’apparato

respiratorio - verso cui questo virus mostra una maggiore “affinità” - con polmoniti virali o da

sovrapposizione batterica. In questi casi, come sempre, sarà il medico di fiducia a diagnosticarle ed

a prescrivere l’adeguata terapia.

L’aggressività dell’AH1N1 sull’organismo umano e la sua letalità sono, ad oggi, di gran lunga inferiori

- ad esempio - a quelle dell’influenza dello scorso anno.

Perché allora se ne fa un gran parlare da mesi?

            Anzitutto perché è un’influenza pandemica.

            Essendo un virus “nuovo” - per il quale pare abbiano una qualche memoria anticorpale solo i più

maturi, forse perché hanno affrontato in tempi remoti una influenza simile a questa - esso si è sparso

rapidamente in tantissimi paesi del mondo non incontrando resistenze indotte da un precedente contatto

naturale con il virus o con il vaccino che, come noto, ha comportato alcuni mesi per il suo allestimento.

La velocità di propagazione ha preoccupato gli esperti soprattutto per l’aspetto sociale

che riveste un’influenza. Essa, infatti, per la contagiosità che la contraddistingue, è in grado di mettere

in ginocchio la funzionalità e l’economia di un Paese producendo in breve tempo un alto numero di malati.

L’anno passato, nonostante una efficace campagna vaccinale antinfluenzale, si sono ammalati in Italia oltre

4.000.000 di cittadini!

            Inoltre, non avendo ancora disponibile un vaccino, era molto alto il timore di complicanze nei

soggetti a rischio che ogni anno copriamo con l’antinfluenzale.

            Infine, c’erano apprensioni sul fatto che l’AH1N1, nel suo incedere da un Paese all’altro,

potesse “cambiare in corsa” e cioè mutare le sue caratteristiche diventando più aggressiva ed anche

resistente al vaccino in allestimento.

            Tutti i dati oggi in possesso della Comunità Scientifica ci dicono, invece, che il virus è assolutamente

stabile e meno grave dell’influenza stagionale.

            Nei molti paesi dove la prima ondata influenzale si è già esaurita, essa non ha mostrato diversità

significative rispetto alle normali epidemie stagionali.

            Ed allora cosa fare?

Anzitutto, nel quotidiano, atteniamoci alle norme comportamentali individuali e di comunità

ampiamente pubblicizzate ed assolutamente condivisibili.

Circolano e circoleranno contemporaneamente l’influenza AH1N1, l’influenza stagionale e molte

decine di virus parainfluenzali che producono tutti la stessa sintomatologia.

Anche l’indagine epidemiologica effettuata a Città S. Angelo su un cluster (più casi di sindrome

influenzale) di una scuola materna ha confermato dai tamponi effettuati la presenza di più virus responsabili.

E’ allora semplicemente necessario approcciare ogni caso di malattia riconducibile ad una sindrome

influenzale con serenità, utilizzando i normali farmaci sintomatici e restando a casa almeno 48 ore ancora

dopo la scomparsa della febbre. Gli antibiotici non curano le affezioni virali.

E’ importante mantenere il contatto con il pediatra o il medico di famiglia perché in caso di rara

complicanza essi, come già detto, sono assolutamente in grado di curarla e di adottare tutti i provvedimenti

necessari.

L’influenza è contagiosa ed è quindi probabile che si propaghi al nucleo famigliare.

            Evitate quindi i contatti stretti con il malato e non frequentate soggetti a rischio che potrebbero

aggravarsi in  caso di contagio perché già affetti da malattie importanti.

Non recatevi al pronto soccorso senza aver prima consultato il vostro medico: rischiate di aggravare

lo stato di salute con delle co-infezioni e di contagiare altre persone.

In questa fase di iniziale epidemia non vengono più effettuati a tappeto i tamponi per accertare

la AH1N1, necessari invece fino a qualche tempo fa per monitorare e contenere l’arrivo della stessa.

L’unico laboratorio accreditato in Abruzzo, presso l’Ospedale civile di Pescara, effettuerà il test

solo in caso di complicanze e su richiesta medica. I test da banco o effettuati presso gli ambulatori

privati non sono validati e sono scarsamente affidabili. D’altro canto, condivise le premesse, ci saremmo

mai sognati di accertare negli scorsi anni con un tampone se noi o i nostri figli eravamo affetti da influenza?

Misure di contenimento più drastiche, come la chiusura di ambienti collettivi o altro, forse

praticabili nella precedente fase per la mancanza di un vaccino, in Paesi con servizi sanitari diversi e meno

capillari del nostro o con condizioni socio-economiche molto precarie, non sono allo stato raccomandate

in Italia. In questa fase “i vantaggi derivanti dalla chiusura delle scuole appaiono decisamente modesti

in relazione ai problemi sociali, sanitari e di sicurezza che si verrebbero a creare” (fonte: Ministero della Salute).

D’altro canto i picchi epidemici sono previsti per i prossimi mesi e con questi virus conviveremo almeno

fino alla prossima primavera, cosicché la chiusura di ambienti collettivi appare davvero come un

provvedimento da ponderare.

Quanto alla vaccinazione, essa è assolutamente raccomandata per tutti i soggetti a rischio

e fortemente consigliata per i più giovani. Anche sulla vaccinazione rivolgetevi con fiducia al vostro

medico, per decidere insieme con consapevolezza.

Nella speranza di avervi offerto l’opportunità di un giudizio informato sulla scorta di elementi

scientifici certi e verificabili, Vi porgo i miei più cordiali saluti.

                                                                           

Pescara, 03.11.2009                                                   Dr. Enrico Lanciotti

 

VACCINAZIONE AH1N1

UNA RISPOSTA SCIENTIFICA

ALLE 10 DOMANDE CHE TUTTI SI FANNO

 

1)       Il vaccino è sicuro?

Il vaccino è sicuro. Quello utilizzato in Italia si chiama Focetria ed è prodotto dalla Novartis. Ha avuto l’autorizzazione alla distribuzione dall’EMEA (Agenzia Europea per la sicurezza dei farmaci), dopo sperimentazione su coorti di volontari, anche in Italia. Sono tutte positive le risultanze che pervengono in corso di campagna vaccinale.

 

2)       Cosa sono lo squalene ed il thiomersal contenuti nel vaccino? Sono pericolosi?

Lo squalene è una delle sostanze più diffuse in natura, tanto nel regno vegetale quanto in quello animale. È altamente presente nel grasso dello squalo. Le sue azioni sono state a lungo indagate in medicina, ed ampiamente sfruttate. Negli ultimi anni lo squalene è stato impiegato come potenziatore della risposta immune alle preparazioni vaccinali (ad es. il vaccino antinfluenzale stagionale Fluad). I vaccini così potenziati si sono rivelati meno tossici e meglio tollerati di quelli diversamente adiuvati, come ad esempio quelli potenziati con allume. In America fu improvvidamente accostato alla Sindrome del Golfo prima che le risultanze scientifiche si orientassero definitivamente verso la prolungata esposizione dei soldati all’uranio impoverito.

Il thiomersal è stato utilizzato in molti prodotti farmaceutici sin dal 1930, per prevenire le contaminazioni batteriche. Imputato, senza mai alcuna evidenza scientifica, di non essere smaltito dai neonati sottopeso (< kg. 3), dal 2000 è stato progressivamente sostituito dalle case farmaceutiche. Nel Focetria monodose, destinato ai bambini ed alle donne in gravidanza, il thiomersal non è presente.

 

3)       E’ vero che le donne gravide sono a maggior rischio?

Sulla base dei dati provenienti dalla Nuova Zelanda e dall’Australia e che si riferiscono alla fase epidemica già determinatasi nei mesi di Giugno, Luglio e Agosto in quelle zone e delle indicazioni del Comitato degli Esperti dell’OMS (30.10.2009), i soggetti più colpiti dal virus AH1N1 sono i più giovani e le donne al 2° e 3° trimestre di gravidanza. All’interno di questa popolazione si registrano i tassi più alti di complicanze, di ricoveri e di ricorso alle terapie intensive. In questo ambito, particolare attenzione deve essere riservata ai neonati e ai lattanti nel primo anno di vita che, privi delle abituali difese immunitarie passivamente trasferite dalle madri, sono più soggetti ad ammalare e ad avere complicanze. In conclusione, vanno vaccinate le donne al 2° e 3° trimestre di gravidanza - per proteggere loro stesse ed il figlio prima ed anche dopo la nascita - le puerpere nei primi sei mesi, i conviventi dei neonati e dei lattanti ed, infine, i bambini oltre i sei mesi di età, cominciando da quelli a rischio.

 

4)       E’ possibile vaccinarsi contemporaneamente contro la AH1N1 e l’influenza stagionale?

La vaccinazione con Focetria può essere effettuata contestualmente al vaccino antinfluenzale stagionale non adiuvato. In caso di somministrazione in tempi diversi è necessario far passare 21 giorni tra l’una e l’altra vaccinazione.

 

5)       Quante dosi di vaccino sono previste?

Attualmente è prevista la somministrazione di una sola dose di vaccino pandemico dai 10 anni ai 64 anni di età. Nei bambini da 6 mesi a 9 anni di età sono invece indicate 2 dosi, come per la stagionale.

 

6)       Quando fare il tampone per diagnosticare la AH1N1?

In questa fase non è più prevista la conferma virologica di tutti i casi sospetti di influenza AH1N1. Il tampone viene invece ancora effettuato in caso di complicanze in corso di malattia influenzale.

 

7)       Sono utili i test rapidi da banco e nei laboratori privati?

In genere tali test consentono una diagnosi di tipo (es.: influenza di tipo A e/o di tipo B).

Inoltre, sono inficiati da una bassa specificità e sensibilità, per cui se ne sconsiglia l’uso anche a fini di screening. In altri termini: troppo spesso risultano negativi quando il paziente in effetti è positivo con test più adeguati ed invece, in caso di positività, non rivelano effettivamente se la forma influenzale sia di tipo pandemico o stagionale.

La diagnosi di sottotipo influenza A (H1N1) si effettua solo in alcuni laboratori ospedalieri pubblici, fra i quali il laboratorio analisi del Presidio Ospedaliero di Pescara, che fa parte della rete nazionale “Influnet”.

 

8)       Se ho il sospetto di aver già contratto l’AH1N1 posso comunque vaccinarmi?

Non esistono controindicazioni alla vaccinazione in soggetti che sospettino di aver già contratto la AH1N1 e che vogliano comunque avvalersi dell’opzione vaccinale.

 

9) E’ vero che il Focetria genera molti effetti indesiderati, anche neurologici?

Non esistono assolutamente evidenze scientifiche in tal senso. Ovviamente, come per tutti i vaccini, non possono escludersi assai rare reazioni importanti (sia manifestazioni allergiche che autoimmuni). Il rapporto tra le eventuali complicanze da malattia e quelle da vaccino fanno assolutamente propendere per l’utilizzo di quest’ultimo.

 

10)     Perché le Autorità Sanitarie nazionali si pongono l’obiettivo di vaccinare 

     almeno il 40% della popolazione?

Il virus AH1N1 rappresenta il risultato di un assemblaggio di più virus con salto di specie dall’animale all’uomo. Anche se questo virus non possiede caratteristiche di particolare aggressività, il timore degli epidemiologi è che si possa assistere ad un ulteriore rimaneggiamento della sua composizione genetica - anche in considerazione della enorme diffusione dello stesso – è che si possa trasformare in un virus più aggressivo. Inoltre, va considerato che questo virus è in grado di presentarsi in ondate successive, come già accaduto in altri Paesi. La raccomandazione delle Autorità Sanitarie è di raggiungere un numero molto ampio di soggetti vaccinati e, in quanto immuni, capaci anche di bloccare la replicazione virale, così da impedire i rischi sopra richiamati.

 

Si ringraziano per la gentile collaborazione scientifica i Colleghi Luana Cosentino, Marina Fiorentino, Carla Granchelli, Giustino Parruti e Giovanni Visci.