to do martedi 5 aprile
Dalla Terra alCAD http://architettura.supereva.it/coffeebreak/20001216/index.htm
“In cento anni una nuova rivoluzione si è compiuta...
La rivoluzione copernicana ha collocato fuori dal globo terreste il fulcro del cosmo.”
Prima della cosiddetta rivoluzione Copernicana:
"Le stelle, rappresentano oggetti eterni, divini e immutabili, che si muovono con velocità uniforme intorno alla Terra, e descrivono la più regolare e perfetta di tutte le traiettorie, quella della circonferenza senza fine. Questa convinzione fece sorgere diversi “modelli”, detti “modelli geocentrici”, perché avevano in comune l’ipotesi che la Terra, concepita come sfera, fosse al centro dell’Universo. Modello geocentrico vicino alle tematiche religiose…
IL TEMPIO DI STONEHENGE (3000 a.C.)
Monumento megalitico è forse il primo esempio di osservatorio astronomico, quindi il primo “Strumento” per osservare le stelle e prevedere le eclissi, per elaborare calendari del lavoro agricolo basati sul corso della luna. Volontà di capire esplorare ciò che è sconosciuto…
GALILEO GALILEI fu uno dei più grandi protagonisti del dibattito cosmologico che si sviluppò agli inizi del’600, e riuscì in ambito più strettamente scientifico a superare i limiti del sistema copernicano sia a livello teorico che a livello sperimentale.
Grazie allo sviluppo di un tipico lavoro di astronomo, ma sicuramente grazie ad uno “strumento” da lui stesso realizzato: “il cannocchiale”.
Il Cannocchiale senza dubbio è uno strumento innovativo che ha dato il via alla stesura di nuovi “modelli”, si passa da un modello geocentrico dove la terra era il fulcro dell’ universo conosciuto, a modelli dove la terra entra a far parte di un grande sistema e risulta essere un puntolino nell’ universo; da qui il concetto di crisi: infatti il cambiamento dei modelli o del “paesaggio mentale”, come bagaglio di informazioni che sono state incamerate, e che fino ad allora caratterizzava la società del tempo viene ad essere modificato e ancor peggio completamente cambiato e rivoluzionato.(condanna della chiesa )
Il cannocchiale in qualche modo ha fatto aprire il mondo a quello che lo circonda, da uno stato introverso si passa ad una visione estroversa del mondo conosciuto, si cerca di scoprire di capire il perché e il come delle cose, anche se lontanissime c’è la volontà di avvicinarle per avere l’illusione di tenerle vicine appunto per comprenderle e capirle meglio. Quindi c’ è una sorta di volontà di raggiungere quello che non è raggiungibile di spingersi verso un “infinito” che è sempre più lontano e sempre più inarrivabile, perché in qualche modo esula da concetto di tridimensionalità, per sfociare in una idea che far partecipare anche un quarto fattore, la quarta dimensione e cioè il “tempo”; (infatti anche con il più potente dei cannocchiali, si riescono a vedere i pianeti, cioè la loro luce che è partita in un punto temporale del nostro passato, ed è giunta a noi adesso proprio quando la stiamo vedendo, pensando di partire e di raggiungere la fonte (o la riflessione) quasi sicuramente rimarremmo delusi non trovando niente… in qualche modo stiamo vedendo un passato di un altro punto dell’ universo)ma sicuramente legato al concetto di cannocchiale c’è il concetto di “microscopio” altro strumento elaborato da Galileo che non è altro che il complementare del concetto di infinito: + / -
infinitamente grande / infinitamente piccolo
l’ unico fatto è che noi siamo dentro all’ infinitamente grande ci siamo dentro e dobbiamo ravvicinare quello che è estremamente lontano…
mentre per l’infinitamente piccolo possiamo avere una visione esterna, e dobbiamo ravvicinare quello che è estremamente piccolo…
Ma se noi siamo all’interno di un qualcosa estremamente grande, e siamo esterni ad un qualcosa di estremamente piccolo, e se il concetto di infinito è giusto, e logico pensare che all’ interno dell’ estremamente piccolo in relazione possa esserci un qualcosa o un qualcuno che è nelle stesse nostre condizioni… teoria della relatività???
TEORIA DEI FRATTALI
Cos'è un frattale?
La definizione più semplice e intuitiva lo descrive come una figura geometrica in cui un motivo identico si ripete su scala continuamente ridotta. Questo significa che ingrandendo la figura si otterranno forme ricorrenti e ad ogni ingrandimento essa rivelerà nuovi dettagli. Viceversa rimpicciolendo la figura si scopre che anche essa fa pare di una geometria con un motivo identico e che si ripete a scale sempre più grandi.
In una certa maniera comincia un processo lento ma inesorabile che ha come base la volontà di ravvicinare le cose, e di renderle vicine tramite anche il fattore tempo quindi tramite il fattore velocità.
Con questo strumento parafrasando: “si guarda lontano” in tutti i sensi.