Concept: Nuove Soggettività

 

Nuova soggettività.
L'architettura tra comunicazione e informazione

Antonino Saggio

“Walter Gropius vi sosteneva tra l'altro che "la nuova attività edilizia del futuro... si innalzerà verso il cielo come un simbolo cristallino di una nuova fede che sta sorgendo

“Al libero dispiegarsi delle funzioni che nell'ottica industriale rappresentava l'idea stessa di una macchina in espansione si tende sempre più a sostituire una logica dell'interstizio. Si tende a lavorare "tra le cose", "in between", anche perché a questo ci spinge la condizione esistente del già costruito.

“Non vi è più una macchina che si espande liberamente nel circostante ma un insieme di interrelazioni tra le cose. Al limite non vi sono più elementi primari (atomi, funzioni o piani bidimensionali), ma solo "connessioni". Infine ad una città concepita essa stessa come se fosse una catena di montaggio (qui si abita, qui si lavora, qui ci si riposa, qui ci si ricrea) ne stiamo sostituendo una sempre più mista, ibrida, plurifunzionale aperta 24 ore su 24 e soprattutto "anti-zoning".

“Siamo immersi in una nuvola di informazioni continuamente cangianti”

 

L’ articolo in apertura si pone una domanda centrale sugli sviluppi dell’ architettura nel prossimo futuro e sul idea di “rivoluzione Informatica” come accelerazione di ricerca estetica architettonica.

Oggi si tende a lavorare tra le cose cioè in-between perché le condizioni del costruito sono sature nella loro configurazione; le interrelazioni e le connessioni sono spalmate su tutta la città che diventa sempre più ibrida, mista, plurifunzionale aperta 24 ore su 24, secondo la concezione di Layers e di stratificazione delle attività, con le crescenti problematiche derivanti dalla ricerca di una efficiente rete delle infrastrutture.

Queste due verità spingono, come aveva detto Gropius nel 1926, l’ edilizia del futuro verso il cielo e alla costruzioni di vere e proprie città verticali organizzate su piani funzionali e dove le connessioni sono verticali, (scale Ascensori) ogni persona svolgerà tutte le sue attività all’ interno di questi totem tecnologici, abitazioni, lavoro, svaghi, sarà tutto all’interno prefigurando un paesaggio mentale preinpostato, e sfiorando quasi la limitazione della libertà individuale, in quanto tutto apparirà estremamente alla portata di mano che no si sentirà il bisogno di uscire fuori.

L’ architettura è lanciata alla conquista del cielo alla conquista della natura attraverso la sua sostituzione con la tecnologia in una vera e propria gara in altezza, questo scenario è quasi pauroso…

La rivoluzione informatica ci presenta uno scenario ben diverso dove il propellente principale è l’ informazione: la sua catalogazione, la diffusione, la trasmissione e soprattutto la formalizzazione come interconnessione dinamica dei dati, questo paesaggio ci rende estremamente svincolati  dalle congetture della rivoluzione industriale che ci voleva parte di una catena di montaggio,  legati ad una realtà oggettiva preinposta, la nostra libertà sta nel fatto che siamo immersi in una nuvola di informazioni continuamente cangianti in-formazione e in evoluzione e possiamo scegliere quella che più ci aggrada, più vicina al nostro paesaggio mentale o la più lontana per una rielaborazione del nostro paesaggio mentale. Il nostro pensiero è svincolato e l’ immaginazione è senza freni siamo vicini alla dicitura “Nuova Soggettività” non più Existenzminimum ma un'esistenza che si espande e che si arricchisce per rendere gli individui sempre più persone vive e libere e non più numeri. Il centro non è più l’ oggetto ma il soggetto con tutti i suoi simboli, metafore ed evocazioni cangianti.

| Home | E-mail | Diario | Link | Progetti | In Costruzione |