TO DO Martedì 23 Maggio: Recensione

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Universale di Architettura
Collana fondata da Bruno Zevi

La Rivoluzione Informatica

DIETRO LE QUINTE
Tecniche d’avanguardia nella progettazione contemporanea
Di Francesco De Luca
Marco Cardini



La rivoluzione informatica in architettura,
prefazione di A. Saggio


Dietro le Quinte è il diciottesimo libro della collana dell’ universale di architettura dedicata alla rivoluzione informatica, collana tradotta anche in inglese cinese e coreano. L’ informatica all’interno dell’ architettura cominciò a farsi notare negli anni sessanta e primi architetti che si occupavano di computer erano visti come un manipolo di utopisti, negli anni ottanta come dei professionisti che parlavano un lingua incomprensibile, ma gia negli anni novanta si cominciò a capire quanto questi specialisti utopisti stavano promovendo linee di ricerca che da lì a poco avrebbero rivoluzionato il modo di fare e concepire l’Architettura. Oggi quelle linee sembrano essere l’unica strada percorribile il computer per chi approccia all’ architettura è diventato l’ unico strumento utilizzabile. Il libro si prefissa l’obiettivo di indagare e comunicare le varie tecniche di progettazione utilizzando l’ informatica, analizzando alcuni progetti dove noto il background teorico mancava il “come”, “ lo strumento” per mezzo della quale si è arrivati ad ideare progetti aderenti alla complessità dell’oggi. La rivoluzione informatica è in atto, come la rivoluzione industriale a cambiato il modo di fare architettura e le parole chiavi erano standardizzazione e divisione in cicli o catena di montaggio, oggi con la rivoluzione informatica si parla di personalizzazione e stratificazione multifunzionalità della città ai vari livelli di attività sociali.


1. Dal disegno al CAD

2. Tecniche innovative di generazione della forma

3. Dai bit agli atomi (e ritorno)

4. Il mondo dei sensori

5. Il media-ambiente

Oggi non c’ è studio che non utilizzi per la rappresentazione dei propri progetti il CAAD, ma non c’è professionista che non avverta una sorta di frustrazione per essere rilegato solo ad una conoscenza dello strumento Caad e non della disciplina architettonica, anche se l’investigazione architettonica tramite lo strumento informatico è notevolmente incrementata tanto da essere alla portata di tutti. Provando però a stare Dietro le Quinte del processo progettuale si possono ricercare le tematiche che fanno nascere il progetto assumendole non come “assunto concettuale “ ma come opzione concreta.
Il progetto computerizzato, come passaggio Dal disegno al CAD, è molto diverso dal progetto che si avvale del disegno manuale, grazie all’ informatica si riescono a pensare controllare manipolare e correggere spazzi e geometrie che sarebbe impossibili manovrare con un disegno tradizionale. Inoltre con l’ausilio dei strumenti CAD si arriva ad una definizione grafica di progetto molto approfondita, ma non solo, le informazioni grafiche possono essere collegate ad altre informazioni che esulano dalla grafica arrivando ad una progettazione integrale che parte dall’ idea e arrivi fino alla realizzazione, gestione dismissione di qualsiasi artefatto umano.
"La differenza tra disegnare e utilizzare programmi CAD consiste soprattutto nel fatto che con questi ultimi si costruiscono modelli di oggetti e non le loro rappresentazioni grafiche, come nel disegno tradizionale.”
Ogni software CAD negli ultimi dieci anni è stato migliorato sicuramente nell’interfaccia, e l’ evoluzione si è indirizzata soprattutto nel campo della modellazione della rappresentazione delle superfici (Rendering) e dell’ animazione. L’ incremento di possibilità è stato propulsivo per la ricerca di Tecniche innovative di generazione della forma, ma la ricerca non si è fermata e dallo spazio virtuale si è passato allo spazio reale ma da questo ultimo si può passare allo spazio virtuale quindi Dai bit agli atomi (e ritorno), i sistemi che ci permettono questi salti si distinguono in sistemi CAM per la riproduzione fisica dei modelli con macchine distinguibili in CNC (Computer Numeric Control) che si basano sull’ asportazione della materia attraverso frese e la Prototipazione Rapida che all’ opposto lavora per aggiunta di materiale; e sistemi CAE (Computer Aided Engineering ) o anche Reverse Engineering che attraverso sofisticati sistemi di scansione permette di acquisire i dati di superfici topologiche e di restituirli sotto forma di modelli di superfici all’ interno di ambienti digitali.
Oggi l’architettura va di pari passo con l’ evoluzione informatica e la crescente miniaturizzazione dei dispositivi elettronici che diventano fattori qualificanti l’ Habitat Umano, creando la così detta Realtà Virtuale (cioè un interfaccia informatica che produce la sensazione reale di una presenza di spazio virtuale con la possibilità di interagire con lo spazio attraverso strumenti e movimenti) questa è possibile grazie all’ ausilio dei cosiddetti "Sensori" (dispositivi in grado di misurare le mutazioni di una certa variabile fisica, fornendo una risposta di segnale che incanalata in un calcolatore ci fa interagire con l’ ambiente), l’ unione dei sensori dei computer e microdispositivi ha permesso di realizzare sistemi meccanici microelettronici i “MEMS” (Micro-Electro-Mechanical-Systems) e con l’ evoluzione di questi e la loro miniaturizzazione si parlerà di macchine impercettibili all’ occhio umano dette “Nanotecnologie”. Quindi creando un’interazione percettiva forte (immersiva) dell’ utente o applicando alla realtà un certo grado di intelligenza per cui le macchine hanno un certo grado decisionale e l’ uomo riceve da queste molte più informazioni si arriva ad realizzare una nuova qualità di ambiente, e gli steep da ricercare sono:

- Riconoscimento degli utenti
- Comprensione del linguaggio umano
- Comunicazione con il computer attraverso il movimento


Così si arriva ad una coscienza dello spazio e delle persone da parte delle macchine in pratica ad i cosiddetti Ambienti sensibili.
Quindi è utile tener presente quali siano le nuove funzioni avanzate della quale ci si possa dotare nel processo di progettare uno spazio. Però dopo la diffusione nel progetto di tecnologie, infotelecomunicative, multimediali e di reti è riduttivo rappresentare in una figura unitaria un nuovo ambiente, ma il conio di un termine dove è presente la sommatoria di media più ambiente, come Media - Ambiente, è più inerente alle qualità ambientali che non possono essere descritte soltanto per le loro caratteristiche fisiche, perché le circostanze composite sono formate dalla contrapposizione dei concetti di materiale e immateriale. Inoltre è di notevole importanza in una rete di frammenti di progetti in apparenza non collegati fra loro l’attivazione delle interazioni fra questi con il potenziamento del paesaggio intermedio, quel fattore laminare che è l’elemento di In-Between, una sorta di progetto del vuoto solido dello Spazio Inverso.


- Mesh

- Curve parametriche

- Superfici topologiche

- NURBS

- Animazione in Keyframing

- Animazione in Morphing
- Animazione in cinematica inversa

- Metaball

- Sistemi particellari
- Modificatori spaziali

- Dinamica
- Computer Numeric Control (CNC)

- Prototipazione rapida

- Reverse Engineering
- Sensori MEMS
- Nanotecnologie
- Realtà Virtuale (RV)


- Ambienti sensibili


- Media - ambiente