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Eppure io ho costruito nella mia mente un modello di citta' da cui dedurre tutte le citta' possibili, - disse Kublai. - Esso racchiude tutto quello che risponde alla norma, mi basta prevedere le eccezioni alla norma e calcolarne le combinazioni piu' probabili. -Anch'io ho pensato un modello di citta' da cui dedurre tutte le altre, - rispose Marco. - E' una citta' fatta solo di eccezioni, preclusioni, contraddizioni, incongruenze, controsensi. Se una citta' cosi e' quanto c'e' di piu' improbabile, diminuendo il numero degli elementi abnormi si accrescono le probabilita' che la citta' ci sia veramente. Dunque basta che io sottragga eccezioni al mio modello, e in qualsiasi ordine proceda arrivera' a trovarmi davanti una delle citta' che, pur sempre in via d'eccezione, esistono. Ma non posso spingere la mia operazione oltre un certo limite: otterrei delle citta' troppo verosimili per essere vere.

Da: "Le citta' invisibili" Italo Calvino - Einaudi, 1972