Concorso Ippico con una punta di Gelosya
Gran premio del XVI nazionale di Salto ad ostacoli di CastelRovere a
Gianluca Apolloni su Quinten davanti a Luca Calabro con Stefano e Lord of
The Rings, ma in C130 è
Giampiero Garofalo con la sua splendida
grigia a dare spettacolo nell’ultima giornata
Il primo sole primaverile
ha fatto capolino sulle tre giornate del XVI concorso ippico di
CastelRovere, un nazionale quattro stelle, divenuto II memorial Pierluigi
Schiavone. Il concorso ha cambiato location per il primo anno, sbarcando
dal centro La Meridiana di Giffoni Valle Piana, nel cuore della nuova
Salerno, nella città dei quartieri, lontano dal mare e dai luoghi e dai
ricordi, ormai depauperati, del concorso di Salerno che si svolgeva a
Piazza D’Armi, al quale prendevano parte i fratelli D’Inzeo, i cavalli
salernitani, la nazionale sempre d’oro degli anni ’60, che i nostri
genitori hanno avuto la fortuna di ammirare e applaudire. E’ il new deal
del concorso di Salerno, quello inaugurato lo scorso fine settimana,
firmato dall’organizzazione del centro Ippico La Meridiana, che con soli
75.000 euro, budget che il Sindaco Vincenzo De Luca concede agli uomini da
sempre vicini all’amministrazione, ha organizzato una splendida
manifestazione, ordinata, che ha visto la partecipazione di oltre 260
binomi, perfettamente e serenamente scuderizzati. Certo, ci si è trovati
a dover allestire tutto sotto la pioggia che ha sommerso l’intero Centro
Sud per oltre quattro mesi, con la sabbia silicea che è giunta da Taranto
solo due giorni prima del concorso e per la prima giornata di gare i
cavalli hanno avvertito un campo non perfettamente compattato, che è, però,
andato via via migliorando, ma possiamo affermare da giornalista e
“amazzone”: buona la prima! Spalti sempre affollati da un pubblico
“viziato” da friggitori di pesce e pizzaioli campioni del mondo, con i
cavalli protagonisti assoluti dell’immaginario di adulti e bambini, uno
spettacolo che mancava da Salerno da due anni,
un vuoto colmato mirabilmente dal comitato organizzatore, che per
primo si è trovato a superare innumerevoli ostacoli posti “a
sorpresa” su di un velenoso percorso, che lo ha portato a centrare in
pieno l’obiettivo prefisso. Il gran prix, in cui era attesissimo
Emanuele Zoccola con la grigia Cassina, binomio portacolori del
Castelrovere, travolto dall’emozione e dal carico di responsabilità,
che la stampa locale gli ha caricato impunemente sulle giovani spalle, è
stato dominato dal ventitreenne romano Gianluca Apolloni sull’elegante
Quinten, davanti a Luca Calabro che ha piazzato prima Stefano e poi Lord
of the Rings. Prestigiosissimo quarto posto per Maurizio Falconiero su
R-Killian de Longpre, che ha relegato alla quinta piazza Gianluca Apolloni
su Genio e alla sesta un ritrovato Marco Majetta su Nathan. Dalle ambasce
di una prima manche costellata di infiniti errori da parte un po’ di
tutti i binomi, non sono riusciti a venire alla luce l’intera famiglia
Garofalo, con Paolo su Firefox della Baia, Antonio Maria con Pettegola
della Ficora e Giampiero su Grasco Grandiola, unitamente a Sergio
Santabarbara su Folgor, Giovanni Giuliani e Guido Grimaldi, che pure
avevano ben lavorato in campo prova, tutti fermi su di un verticale blu e
lilla posto sotto gli spalti. Ma lo spettacolo puro, estremo, è stato
offerto da Giampiero Garofalo sulla grigia italiana di ascendenze calabre,
Gelosya, nella categoria a tempo su altezze di cm.130, il quale con quella
sua grinta tutta napoletana, ha stregato i numerosi spettatori con
rischiosissime e ben riuscite “girate”, dove “Non giunge uman
pensiero”, per dirla con Vincenzo Bellini. Le categorie alte C135 e C140
sono state divise equamente tra Luca Calabro e Gianluca Apolloni, mentre
le C125 e le C120, hanno posto in buona luce i migliori binomi delle
scuole campane e in particolare della provincia di Salerno. Ottime notizie
ci sono giunte dopo il gran prix dal Sindaco De Luca, il quale ha ordinato
di non smobilitare l’impianto sino a fine giugno, per dar modo di far
disputare il secondo concorso dell’anno dal 26 al 28, sempre organizzato
dal centro La Meridiana, mentre per il 2010 le date saranno ben tre di cui
due nazionali e un’internazionale per la chiusura. Ma i cavalli
sembravano già puntare gli occhi e musi verso le colline salernitane, tra
vigneti e olivi, dove per il 2012 sarà pronto un mega impianto riservato
a tutti gli sport cosiddetti “minori”, dal rugby all’atletica, dalla
canoa alla ginnastica artistica, sino al tiro con l’arco e la scherma e
dove, naturalmente, è previsto anche un maneggio in grado di ospitare
concorsi e, speriamo non solo di salto ad ostacoli, di altissimo livello.
Olga Chieffi
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