Leonardo predisse l’apocalisse prima di Newton…

…grazie a Gioacchino da Fiore

 

Già nel 1990 con la mostra in San Francesco e il libro Leonardo gli arcani occultati e successivamente presso il convegno della Rivista Astra ipotizzai la presenza di un messaggio profetico nel Cenacolo di Leonardo che prediceva l’apocalisse.

Leonardo ispirato dalla nuova età di Gioacchino da Fiore (e di questo legame vi sono prove inconfutabili proprio nella composizione del cenacolo stesso) inserì i calcoli effettuati dall’abate in una sorta di orologio collocato sul soffitto del cenacolo stesso: si tratta dei cassettoni presenti nella copertura secondo una suddivisione di 7 x 6 che indicano (come scrissi nel libro gli arcani occultati) nel totale di 42 il significato cabalistico della morte imminente dell’amico (N°42) ma soprattutto il numero delle generazioni che moltiplicate per 30 (è il numero di anni attribuito ad ogni generazione da Gioacchino, ma anche da S.Agostino e da Ildegarda) danno quale risultato 1260. Da un esperimento che si effettuò al computer nel quale si prolungava il soffitto nel suo naturale sviluppo prospettico fino al limite della parete, si otteneva un prolungamento di 30 cassettoni (5x6) che moltiplicati sempre per 30 anni dava come tempo restante 900 anni, dalla somma fra 1260 e 900 si ottiene un totale di 2160 anni che corrisponderebbe agli anni che intercorrono fra il passaggio da una costellazione ad un'altra secondo il fenomeno, che Leonardo conosceva, della precessione degli equinozi. E Leonardo pone il Cristo sole al centro della cena con alla sua destra Giovanni (era dei pesci) e alla sua sinistra Tommaso (era dell’acquario), proprio le due costellazioni fra cui avverrà questo passaggio. Ma non è tutto, la dimostrazione che il Cenacolo era ispirato da Gioacchino ed alla sua Nuova età dello spirito ci viene offerta da una prova inconfutabile che ritroviamo nella disposizione degli Apostoli, infatti Gioacchino nel suo libro sull’Apocalisse riprende proprio il discorso sulle cinque chiese Petrine (che rappresentano la vita attiva) e sulle sette chiese Giovannee (legate alla vita contemplativa mettendo a confronto i due Apostoli proprio come fa Leonardo. Pietro ha il coltello dietro la schiena e appoggia una mano minacciosa sulla spalla di Giovanni; dietro a Pietro (chiesa di Roma) ci sono proprio i quattro apostoli legati alle chiese di Gerusalemme, di Antiochia, di Alessandria e di Bisanzio.

In questo confronto fra i due apostoli potrà trovare anche una risposta il Sig. Dan Brown...

 

Prof. Ernesto Solari

 

Tel.cell.3392984261

Sito internet: www.museosolari.com

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