EPILOGO

Nel terreno da aria in
raccolta, emergo eppoi vago.
Fossi un trattato Celeste
la carta al metallo unirei

Che incanto figura d’intorno,
flora marina
Alta di fiamme
tacita l’ombre.

Ma poeta scienziato era santo
Cristiano. Così poco famoso
da perder il posto sul calendario:
“nessuno m’implora,
nemmeno un miracolo invocano.”

Attimo infranto
piangi a dirotto
dell’amore accolto
avrai il primo ballo_

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