LA GUERRA DELLA PACE

Anche per questo finì
con lo scoppio
della Guerra della Pace
Con fuochi d’artificio la sera alle nove.
Festa la domenica pomeriggio
Appena trascorso un mercoledì
Che non c’entra nulla.

Ottobre col sole
mezza dozzina di giovani in séconda età
a caccia d’amore
tristi per forza, per moda.
Risate di chiasso
musica che sbrina le folate del vento
quando i nostri genitori
non superavano due quarti di secolo.
Gli ormoni della felicità
sono pronti a comando
o a pagamento quassù
sulla terrazza della periferia silenziosa
benestante davanti a pochi sparuti palazzi
che fanno da eco al vino rimediato.
Qualche botte però è di qualità.
Come quella volta di martedì dopo un martedì,
in cui venne a farci visita
‘Belle cosce carnose’…

Ma torniamo alla festa che è
quasi finita per noi,
lo sentiamo nei ginocchi
nel respiro che riprende un ritmo più lento.
C’era anche Cosce Imperiose
prima della disfatta della curva,
e intanto la sigaretta accesa
fuma sul posacenere,
osservandoci nell’ultimo ballo.
Per quando arriva ‘esto taxi?
Ci portiamo via un paio di Ci Di
come souvenir,
ovvero, ad esser onesti,
copiamo il titolo della miglior musica:
la gitana,
e voliamo ti Ricordi? per l’acquisto.

Finalmente è arrivato il tassì,
si va via col sole calante e
la luna a vista di prua.

Lucine e lucette
mani a becco di gallina
per i nati
dopo l’avvento di TV a colori,
colliri e pomate contro il tempo.
Pensate così ad alta voce
che sembrate una canzone pop
a volume pompato, da un’auto in corsa
io fermo allo stop pedolale vi ascolto
effetto Doppler compreso_

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