“Ogni cosa è pronta,
se lo sono
le nostre menti”
Un piano per Londra e l’intera
Regione
di influenza metropolitana, era da lungo tempo ritenuto
improcrastinabile
quando la Commissione Reale per la Localizzazione della Popolazione
Industriale
presentò il suo rapporto nel 1939. Di conseguenza, Londra fu
individuata
per una immediata azione.
La guerra, oltre alla completa
cessazione
della normale vita e crescita, portò tre nuovi fattori sulla
scena:
la distruzione di vaste aree, in particolare nel centro; l’evacuazione
di ampie proporzioni di abitanti; l’incremento industriale dovuto alla
quasi universale produzione bellica. Non soltanto divenne allora ovvia
la necessità di qualche tipo di piano d’azione, ma si
presentò
l’opportunità di localizzare popolazione e industria più
logicamente, di migliorare radicalmente i trasporti, di determinare un
più corretto uso del suolo. La stessa dimensione di Londra fu,
inevitabilmente,
coinvolta.
Questo Piano è un tentativo
di
utilizzare l’opportunità. Continua senza interruzione il piano
predisposto
per il London County Council e deve essere letto e studiato insieme ad
esso.
Si spera possa portare qualche
contributo
al futuro stato di questa nazione, e consentirle di stabilire una vita
di pace.
INTRODUZIONE
Dall’inizio di questa guerra
sono stati
preparati tre piani, relativi a parti della Regione di Londra, ciascuno
complementare agli altri due. La City of London ha preparato proposte
per
la pianificazione e ricostruzione del vitale Miglio Quadrato nel cuore
della Metropoli. Il Piano per la Contea di Londra, del 1943, riguarda
l’area
fino ai confini amministrativi di Contea. A partire da questa linea e
oltre,
fino ad una di stanza di approssimativamente 30 miglia dal centro,
inizia
questo studio, il Piano per la Grande Londra del 1944. Ma questi tre
studi
complementari sono, ciascuno, un’indagine dentro a singole parti
dell’unica
e indivisibile Metropoli, i cui confini sono invisibili ad occhio nudo,
incompresi dal cittadino comune – salvo quando significano aumenti di
costi
– e privi di significato per il pianificatore.
Queste tre aree sono, tutte, di
primaria
importanza sul versante amministrativo. La compatta unità della
City, e il più ampiamente disteso controllo del Consiglio di
Contea,
sovraimposto salvo che per alcune funzioni minori sulle aree dei
Metropolitan
Boroughs, contrasta vivamente con la molteplicità delle
strutture
amministrative della Grande Londra, con le sue 2.599 miglia quadrate
suddivise
tra 143 autorità locali. Nella stessa area, opera anche un vasto
numero di enti, le cui funzioni in un modo o nell’altro si intrecciano
con la pianificazione, come l’Autorità Portuale di Londra, la
Thames
Conservancy, gli enti responsabili per le fognature, gli ospedali, le
forniture
di gas ed elettricità, le compagnie ferroviarie e di navigazione
interna, ecc. Quasi ognuna delle 143 autorità locali ha un piano
regolatore approvato, o in corso di redazione, che non tiene in alcun
conto
i vicini. La carenza di pianificazione coordinata si è resa
evidente,
qui, più che in ogni altra area urbana della nazione. Nonostante
vari Comitati, consultivi o esecutivi, abbiano lavorato su questo tema,
si è sempre deprecabilmente mancato di comprendere la
necessità
di coordinamento della pianificazione attorno a Londra.
Uno sguardo retrospettivo si rende
qui
necessario, per riassumere i validi tentativi operati per superare
questa
crisi, ma è certo con profondo rammarico che si osservano gli
anni
trascorsi, di sforzi sprecati e opportunità perdute.
Una retrospettiva dei
tentativi di coordinamento
Durante l’ultima guerra la
London Society
fu strumentale alla preparazione di un piano per Londra ricco di
indirizzi
per il futuro, in particolare riguardo alle strade e agli spazi aperti.
Nel marzo del 1920, il Comitato
per le
Aree Insalubri, presieduto da Mr. Neville Chamberlain, rese pubblico un
rapporto di massima che riguardava specificamente le aree londinesi, e
nell’aprile del 1921 fu pubblicato il rapporto finale.
La Raccomandazione 11 di questo
rapporto
stabiliva che una persona o alcune persone competenti, fossero
autorizzate
a redigere un piano per la ricostruzione di Londra e della campagna
circostante,
incluse le Home Counties così come i Distretti di Polizia
cittadina
e metropolitana.
La Raccomandazione 12 stabiliva
che si
dovesse svolgere immediatamente un’indagine sulla natura, scopi e
funzioni
di una nuova autorità, o combinazione di autorità, per
dare
effetto cogente a questo piano, con le modifiche che si fossero rese
necessarie,
a controllare i trasporti e porre in essere gli aggiustamenti
finanziari
tra le autorità locali interessate, nei modi richiesti.
Poco dopo, si formava il Greater
London
Regional Planning Committee, su iniziativa del Ministero della
Sanità,
di cui fu nominato Consulente Tecnico generale il Dr. Raymond Unwin.
Questo
Comitato, composto da un gran numero di persone rappresentanti le
autorità
locali di piano, non riuscì sfortunatamente a giungere ad alcuna
decisione di ampio respiro. I rapporti pubblicati consistettero
principalmente
in una serie di validi contributi del Dr. Unwin, e se su queste basi si
fosse intrapresa qualche azione, i problemi di pianificazione della
Greater
London sarebbero ora più ampiamente inquadrabili oggi. Ma entro
il 1931 si interruppe il flusso di fondi per continuare le
attività
del Comitato su una base soddisfacente, e la sua utilità
terminò
poco più tardi.
Dopo che il Comitato ebbe cessato
di esistere,
fu costituita dal Ministero della Sanità Conferenza Permanente
sulla
pianificazione regionale di Londra, che tenne la sua prima riunione
nell’ottobre
del 1937. L’area di lavoro della Conferenza fu definita essere la
London
Traffic Area. Il gruppo era composto da uno o due rappresentanti di
ciascuno
dei County Councils, della City of London e dei County Boroughs, da due
rappresentanti della Association of Municipal Corporations, da due
della
Urban District Councils’ Association, da due della Rural District
Councils’
Association, e anche da un rappresentante del Ministero della
Sanità.
Sir Kingsley Wood, il Ministro della Sanità, dichiarò a
quella
riunione che la Conferenza sarebbe stata diversa da precedente
Comitato,
in quanto non doveva prendere in considerazione l’idea di fare proposte
di pianificazione regionale ab initio, ma solo di prendere in
considerazione
i problemi che gli venivano presentati. Suggerì che il metodo
migliore
per la Conferenza fosse quello di nominare un comitato tecnico,
composto
da quadri delle autorità rappresentate, che avrebbe presentato
rapporti
sulle varie questioni.
Fu nominato un Comitato Tecnico
composto
dal Capo Ufficio Tecnico di ciascun consiglio costituente, tre
Ingegneri
Municipali nominati a rappresentare rispettivamente i Boroughs, Urban
Districts
e Rural Districts, e il Vice-Capo Ispettore per l’Urbanistica del
Ministero
della Sanità. Periodicamente, la Conferenza Permanente,
attraverso
il suo Comitato Tecnico, affrontò le varie questioni che le
venivano
poste, ma fu solo poco prima dello scoppio della guerra che si fu in
grado
di far approvare dal Ministero la decisione di chiedere al Comitato
Tecnico
di riferire su:
a) modi e metodi di preparazione
di un
Piano Regionale o Piano Generale per la Regione di Londra; e
b) possibilità di istituire
una
cintura agricola attorno a Londra.
A questo punto, la preparazione
della
guerra rese impossibile al Comitato Tecnico di esercitare le proprie
funzioni,
e prima che potesse riprendere le proprie attività, si
verificarono
due ulteriori importanti eventi.
Nel 1941 il Ministero dei Lavori
Pubblici
e dell’Edilizia chiese al London County Council di preparare un Piano
(pubblicato
l’anno scorso come County of London Plan 1943) e nel 1942 chiese alla
Conferenza
Permanente se fosse d’accordo (e lo fu) sulla nomina di un esperto per
preparare un Piano di Massima e Rapporto sulla Grande Londra. Le
istruzioni
del Ministero includevano l’indicazione che il Piano dovesse essere
predisposto
in collaborazione con il Comitato Tecnico della Conferenza Permanente.
Con questa collaborazione istituita, libera, fruttuosa durante tutto il
periodo di preparazione, e con il Piano ora presentato, si può
sperare
che nella pianificazione di questa regione vitale stia finalmente
iniziando
a prendere forma una nuova, necessaria unità.