Patrick Abercrombie
Greater London Plan 1944
Preambolo
Da: Greater London Plan 1944, by Patrick Abercrombie, His Majesty's Stationery Office, London 1945, pp. 1-20. Traduzione di Fabrizio Bottini

 
 

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Indice


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 

“Ogni cosa è pronta, se lo sono le nostre menti”

Un piano per Londra e l’intera Regione di influenza metropolitana, era da lungo tempo ritenuto improcrastinabile quando la Commissione Reale per la Localizzazione della Popolazione Industriale presentò il suo rapporto nel 1939. Di conseguenza, Londra fu individuata per una immediata azione.
La guerra, oltre alla completa cessazione della normale vita e crescita, portò tre nuovi fattori sulla scena: la distruzione di vaste aree, in particolare nel centro; l’evacuazione di ampie proporzioni di abitanti; l’incremento industriale dovuto alla quasi universale produzione bellica. Non soltanto divenne allora ovvia la necessità di qualche tipo di piano d’azione, ma si presentò l’opportunità di localizzare popolazione e industria più logicamente, di migliorare radicalmente i trasporti, di determinare un più corretto uso del suolo. La stessa dimensione di Londra fu, inevitabilmente, coinvolta.
Questo Piano è un tentativo di utilizzare l’opportunità. Continua senza interruzione il piano predisposto per il London County Council e deve essere letto e studiato insieme ad esso.
Si spera possa portare qualche contributo al futuro stato di questa nazione, e consentirle di stabilire una vita di pace.

INTRODUZIONE

Dall’inizio di questa guerra sono stati preparati tre piani, relativi a parti della Regione di Londra, ciascuno complementare agli altri due. La City of London ha preparato proposte per la pianificazione e ricostruzione del vitale Miglio Quadrato nel cuore della Metropoli. Il Piano per la Contea di Londra, del 1943, riguarda l’area fino ai confini amministrativi di Contea. A partire da questa linea e oltre, fino ad una di stanza di approssimativamente 30 miglia dal centro, inizia questo studio, il Piano per la Grande Londra del 1944. Ma questi tre studi complementari sono, ciascuno, un’indagine dentro a singole parti dell’unica e indivisibile Metropoli, i cui confini sono invisibili ad occhio nudo, incompresi dal cittadino comune – salvo quando significano aumenti di costi – e privi di significato per il pianificatore.
Queste tre aree sono, tutte, di primaria importanza sul versante amministrativo. La compatta unità della City, e il più ampiamente disteso controllo del Consiglio di Contea, sovraimposto salvo che per alcune funzioni minori sulle aree dei Metropolitan Boroughs, contrasta vivamente con la molteplicità delle strutture amministrative della Grande Londra, con le sue 2.599 miglia quadrate suddivise tra 143 autorità locali. Nella stessa area, opera anche un vasto numero di enti, le cui funzioni in un modo o nell’altro si intrecciano con la pianificazione, come l’Autorità Portuale di Londra, la Thames Conservancy, gli enti responsabili per le fognature, gli ospedali, le forniture di gas ed elettricità, le compagnie ferroviarie e di navigazione interna, ecc. Quasi ognuna delle 143 autorità locali ha un piano regolatore approvato, o in corso di redazione, che non tiene in alcun conto i vicini. La carenza di pianificazione coordinata si è resa evidente, qui, più che in ogni altra area urbana della nazione. Nonostante vari Comitati, consultivi o esecutivi, abbiano lavorato su questo tema, si è sempre deprecabilmente mancato di comprendere la necessità di coordinamento della pianificazione attorno a Londra.
Uno sguardo retrospettivo si rende qui necessario, per riassumere i validi tentativi operati per superare questa crisi, ma è certo con profondo rammarico che si osservano gli anni trascorsi, di sforzi sprecati e opportunità perdute.

Una retrospettiva dei tentativi di coordinamento

Durante l’ultima guerra la London Society fu strumentale alla preparazione di un piano per Londra ricco di indirizzi per il futuro, in particolare riguardo alle strade e agli spazi aperti.
Nel marzo del 1920, il Comitato per le Aree Insalubri, presieduto da Mr. Neville Chamberlain, rese pubblico un rapporto di massima che riguardava specificamente le aree londinesi, e nell’aprile del 1921 fu pubblicato il rapporto finale.
La Raccomandazione 11 di questo rapporto stabiliva che una persona o alcune persone competenti, fossero autorizzate a redigere un piano per la ricostruzione di Londra e della campagna circostante, incluse le Home Counties così come i Distretti di Polizia cittadina e metropolitana.
La Raccomandazione 12 stabiliva che si dovesse svolgere immediatamente un’indagine sulla natura, scopi e funzioni di una nuova autorità, o combinazione di autorità, per dare effetto cogente a questo piano, con le modifiche che si fossero rese necessarie, a controllare i trasporti e porre in essere gli aggiustamenti finanziari tra le autorità locali interessate, nei modi richiesti.
Poco dopo, si formava il Greater London Regional Planning Committee, su iniziativa del Ministero della Sanità, di cui fu nominato Consulente Tecnico generale il Dr. Raymond Unwin. Questo Comitato, composto da un gran numero di persone rappresentanti le autorità locali di piano, non riuscì sfortunatamente a giungere ad alcuna decisione di ampio respiro. I rapporti pubblicati consistettero principalmente in una serie di validi contributi del Dr. Unwin, e se su queste basi si fosse intrapresa qualche azione, i problemi di pianificazione della Greater London sarebbero ora più ampiamente inquadrabili oggi. Ma entro il 1931 si interruppe il flusso di fondi per continuare le attività del Comitato su una base soddisfacente, e la sua utilità terminò poco più tardi.
Dopo che il Comitato ebbe cessato di esistere, fu costituita dal Ministero della Sanità Conferenza Permanente sulla pianificazione regionale di Londra, che tenne la sua prima riunione nell’ottobre del 1937. L’area di lavoro della Conferenza fu definita essere la London Traffic Area. Il gruppo era composto da uno o due rappresentanti di ciascuno dei County Councils, della City of London e dei County Boroughs, da due rappresentanti della Association of Municipal Corporations, da due della Urban District Councils’ Association, da due della Rural District Councils’ Association, e anche da un rappresentante del Ministero della Sanità. Sir Kingsley Wood, il Ministro della Sanità, dichiarò a quella riunione che la Conferenza sarebbe stata diversa da precedente Comitato, in quanto non doveva prendere in considerazione l’idea di fare proposte di pianificazione regionale ab initio, ma solo di prendere in considerazione i problemi che gli venivano presentati. Suggerì che il metodo migliore per la Conferenza fosse quello di nominare un comitato tecnico, composto da quadri delle autorità rappresentate, che avrebbe presentato rapporti sulle varie questioni.
Fu nominato un Comitato Tecnico composto dal Capo Ufficio Tecnico di ciascun consiglio costituente, tre Ingegneri Municipali nominati a rappresentare rispettivamente i Boroughs, Urban Districts e Rural Districts, e il Vice-Capo Ispettore per l’Urbanistica del Ministero della Sanità. Periodicamente, la Conferenza Permanente, attraverso il suo Comitato Tecnico, affrontò le varie questioni che le venivano poste, ma fu solo poco prima dello scoppio della guerra che si fu in grado di far approvare dal Ministero la decisione di chiedere al Comitato Tecnico di riferire su:
a) modi e metodi di preparazione di un Piano Regionale o Piano Generale per la Regione di Londra; e
b) possibilità di istituire una cintura agricola attorno a Londra.
A questo punto, la preparazione della guerra rese impossibile al Comitato Tecnico di esercitare le proprie funzioni, e prima che potesse riprendere le proprie attività, si verificarono due ulteriori importanti eventi.
Nel 1941 il Ministero dei Lavori Pubblici e dell’Edilizia chiese al London County Council di preparare un Piano (pubblicato l’anno scorso come County of London Plan 1943) e nel 1942 chiese alla Conferenza Permanente se fosse d’accordo (e lo fu) sulla nomina di un esperto per preparare un Piano di Massima e Rapporto sulla Grande Londra. Le istruzioni del Ministero includevano l’indicazione che il Piano dovesse essere predisposto in collaborazione con il Comitato Tecnico della Conferenza Permanente. Con questa collaborazione istituita, libera, fruttuosa durante tutto il periodo di preparazione, e con il Piano ora presentato, si può sperare che nella pianificazione di questa regione vitale stia finalmente iniziando a prendere forma una nuova, necessaria unità.