Note a:
Pianificazione delle risorse nazionali
da parte del Governo Federale
di C. Girard Davidson
(1)
“Interstate Compacts” in Public Administration Review, vol. 12, n. 2, pp.
152 e segg., (1952).
(2)
Dopo l’approvazione della TVA più di 250 progetti di legge sono
stati inviati al Congresso per provvedere in vari modi allo sviluppo di
vaste risorse, regionali. Molti sono gli ostacoli che si frappongono alla
pianificazione di vaste e cospicue risorse da parte del Governo; tra gli
ostacoli maggiori sono la struttura della nostra Pubblica Amministrazione,
che conduce sempre a inevitabili conflitti, il frazionamento delle responsabilità
in seno al Congresso, e le pressioni esercitate da forti gruppi di interessi.
Per maggiori dettagli vedasi l’Appendice B.
(3)
Il decreto del Ministro definiva le principali responsabilità della
nuova Direzione cose segue: “...la Direzione per la Pianificazione, al
fine di dar modo al Ministro di ottemperare con sempre maggiore efficacia
alle sue responsabilità, è autorizzata ad analizzare tutti
i metodi e i programmi del Dipartimento onde assicurare che essi: a) siano
unitari e del tutto coerenti; b) rappresentino una piena utilizzazione
dei poteri conferiti al Dipartimento per lo svolgimento delle proprie responsabilità;
c) siano opportunamente collegati con programmi e metodi di altre Amministrazioni
Federali: d) siano rispondenti ai fini attuali e futuri dell'economia nazionale.
In base ai risultati dell’analisi di cui sopra, la Direzione fornirà
al Ministro le segnalazioni del caso per aiutarlo nello svolgimento delle
sue responsabilità”.
(4)
Per più ampi dettagli vedasi Alfred C. Wolf, “The Blending of Area
and Function “, Public Administration Review, Autunno 1949, p. 283.
(5)
Il decreto del 1948 con il quale il Ministro istituiva i Comitati Regionali
si può riassumere come segue: 1) Vengono istituiti Comitati Regionali
per le regioni della Alaska, del Pacifico Nord-Occidentale, della California,
del Bacino Great River del Colorado, del Bacino del fiume Missouri, del
Sud-Ovest, e degli Stati Uniti Orientali (provvisorio); 2) I Comitati Regionali
hanno il compito di migliorare servizi e mezzi disponibili per consentire
che il programma unitario del Dipartimento dell’Interno: nelle singole
regioni sia: a) uniforme e del tutto coerente; b) in linea con i programmi
di altre Amministrazioni del Governo Federale e dei Governi locali; c)
rispondente ai fini attuali e futuri dell'economia regionale e nazionale;
3) I Comitati Regionali avranno un Presidente permanente scelto dal Ministro
e rappresentante del Ministro; saranno composti dai rappresentanti regionali
degli enti del Dipartimento che operano nella regione; avranno a propria
disposizione personale permanente. I membri di tali Comitati saranno i
capi degli uffici regionali dei vari Enti del Dipartimento. i quali avranno
la più ampia autorità necessaria ad una attiva partecipazione
ai lavori dei rispettivi Comitati. 4) Basandosi su un esame continuativo
delle esigenze della regione, e sullo studio dei rapporti fra tali esigenze
e le responsabilità del Dipartimento dell’Interno, ciascun Comitato
Regionale preparerà un programma ampio e a lunga scadenza, atto
a soddisfare le esigenze della regione. Il programma avrà la forma
di insieme di proposte concrete, dovrà essere riveduto ogni anno,
e presentare un preventivo annuo formulato con un anticipo di almeno 6
anni. Il Comitato esaminerà annualmente gli stanziamenti previsti
e le relative assegnazioni di fondi, perché l'intervento del Dipartimento
dell’Interno nella regione possa essere omogeneo e unitario. Il Comitato
servirà inoltre, attraverso il suo Presidente, quale unico centro
di contatto tra il Dipartimento e le organizzazioni pubbliche e private
della regione. Ciascun Comitato dovrà sottoporre periodicamente
suggerimenti utili a realizzare miglioramenti ed economie di gestione.
5) Le relazioni programmatiche e ogni altra comunicazione dei Comitati
saranno trasmesse dai rispettivi Presidenti al Ministro dell’Interno per
il tramite del Comitato di Pianificazione sedente presso il Dipartimento.
(6)
Segnaliamo qui a mo’ di esempio l'attività del Comitato Regionale
per il Pacifico Nord-Occidentale. Il programma presentato da tale Comitato
veniva esaminato annualmente dal Comitato di Pianificazione sedente presso
il Dipartimento, e - una volta approvato da questo - diveniva il programma
unitario del Dipartimento nella regione del Pacifico Nord-Orientale; la
durata di tale programma era di 6 anni. I programmi dei Comitati Regionali
avevano obiettivi di vasta portata, ma erano al contempo assai dettagliati.
Il loro meccanismo, che li impegnava di 6 in 6 anni, ma ne prevedeva la
revisione annua, garantiva la necessaria elasticità e l'indispensabile
aggiornamento. Diamo ancora l’esempio della regione del Pacifico Nord-Occidentale
per dimostrare l’efficienza dei Comitati Regionali. Molti problemi della
zona furono risolti nell’ambito della struttura regionale; ad esempio fu
felicemente risolta la controversia per il problema “diga contro pesci”,
relativa allo sfruttamento del fiume Columbia e dei suoi affluenti. L’Ente
Bonifiche e l'Ente Idroelettrico di Bonneville si battevano per la costruzione
di nuove dighe per la produzione di energia e per la irrigazione. I due
Enti erano molto più grossi e potenti del Servizio Pesca e Selvaggina,
anch’esso dipendente dal Dipartimento dell’Interno, che si batteva invece
per preservare i 17 milioni di dollari annui della locale industria peschereccia,
fondata sulle migrazioni dei salmoni. Il Comitato Regionale pervenne, dopo
un’intensa attività di studio, ad un compromesso: le dighe sarebbero
state costruite solo sul corso superiore del fiume, mentre il corso inferiore
era riservato alle attività pescherecce. Il compromesso fu in seguito
ostacolato da altre Amministrazioni Federali; inoltre, il Congresso non
stanziò fondi sufficienti per l'attuazione del programma della pesca
nel corso inferiore del fiume. Tuttavia. malgrado questi sporadici inconvenienti,
il compromesso raggiunto dal Comitato continua a informare tutta l'azione
governativa per lo sfruttamento del Columbia nella regione del Pacifico
Nord-Occidentale.
(7)
Bessey, R.R. “Conservazione delle risorse, problemi di sviluppo c soluzioni
per il Bacino del Columbia”, vol. 13, The Journal of Politics (1951), p.
418.
(8)
“Programma di sviluppo delle risorse naturali nella regione del Pacifico
Nord-Occidentale” a cura del Comitato Regionale Misto per il Bacino del
Columbia (1952).
(9)
Vedi anche Missouri: Terra ed acqua: Rapporto della Commissione di Indagine
sul Bacino del Missouri, 1953. Vedi inoltre: Risorse per la nostra libertà:
Rapporto della Commissione Presidenziale per le materie prime; gli studi
promossi dalla Commissione Consultiva Presidenziale per il Sud e la Nuova
Inghilterra; infine, il rapporto della Commissione Hoover per la riorganizzazione
dell’Esecutivo.
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