T.
J. Kent
Jr., L’insegnamento dell’urbanistica alla University of California,
Berkeley (TPR aprile 1950)
Per cominciare, voglio
esprimere l’apprezzamento
del corpo docente del Dipartimento di City and Regional Planning della
University of California alla Town Planning Review, per
l’opportunità
di presentare il seguente rapporto sui programmi del Dipartimento ad un
pubblico professionale internazionale. Noi auspichiamo in vivo scambio
di vedute man mano questa serie di articoli sulla Rivista si incrementa
attraverso i rapporti da altri centri di formazione e ricerca in
urbanistica
situati nel mondo. Le politiche e i programmi qui descritti, sono stati
sviluppati per andare incontro ai bisogni in primo luogo della
California
e degli Stati Uniti Occidentali. Sarà interessante e di valore,
per noi, capire se l’esperienza altrui si è risolta in politiche
e programmi simili, oppure se i valori culturali e sociali in diverse
parti
del mondo sono così vari che un approccio comune alle questioni
dell’istruzione urbanistica non è possibile, e forse neppure
desiderabile,
al giorno d’oggi.
Per aiutare il lettore che non ha
familiarità
con le condizioni che hanno reso possibile in California l’attivazione
del programma universitario di pianificazione urbana e regionale nel
1948,
si è tentato di costruire le prime due sezioni del rapporto in
modo
tale da fornire sufficiente informazione preventiva, così che il
programma possa essere visto in una prospettiva storica.
L’urbanizzazione
della California, 1850-1950
Durante gli ultimi cento anni la
California,
che ha più o meno le dimensioni e la forma della Svezia, si
è
trasformata da un insieme di insediamenti di frontiera – alcuni
Spagnoli,
altri Indiani, alcuni molto recenti di cittadini degli Stati Uniti a
seguito
della “corsa all’oro” – in uno stato urbano e agricolo molto moderno e
sviluppato. La popolazione è aumentata da 92.597 nel 1850 a una
stima di 10.800.000 abitanti nel 1950. Più di 3.890.000 persone
sul totale del 1950 sono venute nello stato negli ultimi dieci anni, e
il tasso corrente di crescita continua ad essere alto.
Per scopi di governo locale la
California
è divisa in 58 contee, all’interno delle quali sono situate 304
municipalità. Dodici delle contee e 124 delle città, sono
collocate nelle due maggiori regioni metropolitane dello stato, l’area
della Baia di San Francisco e quella di Los Angeles. Si stima che
queste
due regioni da sole contengano più di 7.000.000 di persone, o il
64% della popolazione totale dello stato. Le altre città,
parecchie
delle quali hanno più di 100.000 abitanti, contano per un altro
nove per cento della popolazione, lasciando solo un 27 per cento che
vive
al di fuori dei centri urbani.
L’economia dello stato, nonostante
dipenda
principalmente dall’agricoltura, attività estrattive,
manifatture
e turismo, è caratterizzata da un eccezionalmente alta
proporzione
di lavoratori occupati in attività di distribuzione, commercio e
servizio nelle aree urbane. I leaders dei gruppi economici, politici,
sindacali,
culturali sembrano generalmente d’accordo sul fatto che la prosecuzione
di crescita ed espansione dipenda dall’abilità dei Californiani
di sviluppare ulteriormente la propria economia urbana e stile urbano
di
vita. Migliaia di singole proprietà nelle città
più
antiche, parti delle quali sembrano ancora centri minerari temporanei,
si stanno modernizzando, e vaste nuove aree, adiacenti ai centri urbani
esistenti, sono in corso di edificazione. Così, dal punto di
vista
della pianificazione urbana, il bisogno di lavoro in urbanistica, in
California,
è evidente, e le opportunità di intraprendere una
attività
concreta sono abbondanti.
Crescita
dell’attività di pianificazione urbana e regionale, 1920-1950 (torna
all'inizio)
Il rapido incremento della
popolazione
ha spinto i governi municipali e di contea dello stato a preoccuparsi
continuamente,
sin dalla loro attivazione, di politiche pubbliche legate allo sviluppo
su vasta scala. Per decenni i consigli di città e contea si sono
misurati con questi problemi meglio che hanno potuto, senza
l’assistenza
di uffici urbanistici o personale tecnico. C’erano, tuttavia, parecchi
studi speciali e piani redatti nei primi anni da eminenti
professionisti,
come Frederick Law Olmsted, Daniel Burnham e Werner Hegemann,
incaricati
di solito da comitati civici privati. Il primo ufficio urbanistico
pubblico
istituito su base permanente non si ebbe sin dopo il 1920.
Fra il 1920 e il 1930 l’interesse
dei
governi locali per l’attività di pianificazione a vasto raggio e
comprensiva, crebbe molto rapidamente. Furono istituiti molti nuovi
uffici
urbanistici e la California divenne uno dei più importanti
centri
di impiego negli Stati Uniti, per personale interessato al lavoro
professionale
di pianificazione. I principali problemi che ricevettero attenzione in
questo periodo comprendevano lo zoning, il controllo di lottizzazione,
la localizzazione stradale, la protezione e sviluppo di aree costiere e
per il tempo libero. Nel 1929 lo stato approvò il Local Planning
Enabling Act che, nonostante si stato emendato parecchie volte,
è
ancora la legge fondamentale per la pianificazione locale dello stato.
Il concetto di commissione consultiva cittadina, nominata dal corpo
legislativo
per realizzare una pianificazione di lungo periodo dello sviluppo
fisico,
non è cambiato significativamente in ventun anni. Dalla
depressione
degli anni ’30 lo scopo delle attività dell’ufficio urbanistico
si è ampliato man mano i problemi delle città e delle
aree
di contea esterne ai municipi sono diventati più complessi. I
programmi
di piano oggi concernono la ricostruzione di parti di città, le
case popolari, il decentramento, e il trasporto di massa, in aggiunta a
quelli menzionati sopra. In parecchie comunità gli uffici
urbanistici
sono chiamati annualmente a partecipare ai programmi di previsione
della
spesa, così che i servizi pubblici realizzati dal governo locale
siano più strettamente conformi ai piani di sviluppo di lungo
termine
raccomandati dagli uffici. In più, c’è crescente
consapevolezza
da parte degli stessi urbanisti delle implicazioni economiche e sociali
del proprio lavoro.
Ci sono, oggi, più di 246
agenzie
urbanistiche locali di municipio o contea nello stato. Molti di questi
uffici hanno uno staff professionale ampio, permanente, ben
equilibrato,
e sono saldamente inseriti nella cornice generale del governo locale.
Altri,
comunque, sono ancora nella fase organizzativa. Il lavoro svolto dai
consulenti
urbanistici privati e dai loro collaboratori copre un ampio ventaglio
di
problemi tecnici e generali, ed esiste una domanda particolare di
urbanisti
che si sta creando dai programmi in espansione delle autorità
locali
per le case popolari, le nuove redevelopment agencies, e alcuni organi
federali, statali, e organizzazioni private di affari e ricerca.
Così
il tipo di lavoro svolto dai 189 urbanisti professionisti membri della
sezione californiana dello American Institute of Planners, e che
costituiscono
più di un quarto dell’intera componente nazionale dell’Istituto,
spazia dalla “professione generica” a quella degli “specialisti”.
Istituzione
del Dipartimento di pianificazione urbana e regionale, 1948 (torna
all'inizio)
Come risultato della crescita
costante
dell’attività urbanistica locale, e della crescente
consapevolezza
dei problemi delle comunità urbane dello stato come luoghi di
vita
e lavoro, fu istituito nel luglio del 1948 il Department of City and
Regional
Planning, nella Graduate Division della University of California. I due
obiettivi primari dell’Università nell’intraprendere questa
azione
furono: primo, di offrire formazione a studenti specializzandi
provenienti
da studi inferiori correlati, che desiderassero intraprendere la
professione
urbanistica; secondo, di intraprendere ricerche sui fondamentali
problemi
della crescita e sviluppo urbano.
Le politiche e i programmi del
Dipartimento
che, si spera, metteranno in grado l’Università di muoversi
verso
gli obiettivi esposti sopra, sono stati definiti dal Gruppo docente in
Pianificazione urbana e regionale, sulla base delle politiche generali
stese dal Consiglio dell’Università. Il Gruppo di nove persone
è
composto dal presidente di dipartimento, che svolge anche funzioni di
presidente
del Gruppo, e membri di altri dipartimenti i cui interessi e
attività
hanno portato in contatto con la pianificazione urbana e regionale. I
dipartimenti
rappresentati nel Gruppo comprendono economia, diritto, progettazione
del
paesaggio, architettura, ingegneria civile, arte, business
administration,
e filosofia. Ci sono, naturalmente, molti membri dell’Università
di altri dipartimenti, come scienze politiche o sociologia, che sono
interessati
in questo nuovo campo, e che lavorano con il gruppo dipartimentale su
materie
di comune interesse.
L’istituzione del dipartimento nel
1948,
e la nomina del Faculty Group da parte del Decano della Graduate
Division
nel marzo 1949, erano state precedute da più di dieci anni di
discussione
e dibattito, e da sforzi da parte dei dipartimenti interessati e
singoli
docenti in materie correlate, per organizzare corsi introduttivi
all’urbanistica
per studenti del primo livello. Parecchi di questi corsi furono
sviluppati
con successo nel periodo, e sono tuttora attivi. Ad ogni modo, i
docenti
interessati non ebbero successo negli sforzi di ampliare l’impegno
dell’Università
in questo nuovo campo, fin quando fu presentata una proposta che
riconosceva
il fatto che la pratica urbanistica era un ambito professionale
distinto,
e non poteva essere servito adeguatamente “a pezzi”, da molti
dipartimenti
universitari in rappresentanza di materie correlate. Dopo la fine della
Seconda Guerra Mondiale, il Presidente dell’Università
nominò
un Comitato Consultivo che lavorasse con lui a sviluppare le
raccomandazioni
presentate in un rapporto redatto dal Comitato Generale sulle Politiche
Educative. Queste raccomandazioni, che furono proposte nel 1946 e sono
ora alla base del nuovo dipartimento, chiedevano l’istituzione di una
struttura
indipendente al livello di corso di specializzazione, e lo sviluppo di
un curriculum di due anni che portasse al titolo di Master of City
Planning.
Nel corso dell’anno accademico
1948-49,
fu preparata dal personale del dipartimento una memoria che descriveva
in dettaglio il proposto percorso di studi biennale che intendeva
portare
al nuovo titolo professionale. Il curriculum proposto e la richiesta di
istituire il titolo furono formalmente approvati nella primavera del
1949,
e in autunno tredici studenti con una laurea di primo grado, da sei
università,
rappresentanti nove diversi ambiti di studi, iniziarono il lavoro nel
nuovo
dipartimento.
Formazione:
il corso biennale di specializzazione in urbanistica (torna
all'inizio)
Il curriculum di specializzazione
in campo
urbanistico, è progettato per fornire corsi di formazione che
mettano
in grado gli studenti di sviluppare e combinare una vasta comprensione
degli aspetti fisici, sociali, economici della pianificazione urbana,
ad
un livello di abilità tecnica tale da qualificarli per le
posizioni
professionali all’interno degli uffici di municipio, contea, o agenzie
di piano urbano o regionale, oppure negli studi di consulenza privati.
Il programma richiede un periodo di almeno due anni di studio, incluso
un periodo di tre mesi di tirocinio in un ufficio di piano,
preferibilmente
da svolgersi durante l’estate fra i due anni di corso. Il primo anno di
studi include corsi in storia, teorie, principi e pratica
dell’urbanistica,
delle scienze sociali, di progetto. Il secondo anno di specializzazione
consiste di seminari e laboratori che affrontano leggi urbanistiche e
amministrazione,
problemi pratici di piano, e teoria urbanistica avanzata. Normalmente,
gli studenti frequentano corso aggiuntivi di materie correlate durante
il secondo anno.
L’esperienza ha dimostrato che gli
studenti
maturi che desiderano intraprendere la professione di urbanista sono in
grado nel corso dei due anni di apprendere i principi e tecniche
urbanistiche,
e di sviluppare, nello stesso tempo, una soddisfacente comprensione dei
concetti base delle arti e scienze del progetto e delle scienze
sociali,
in particolare economia, scienze politiche, e sociologia. Un solido
programma
educativo per formare urbanisti richiede una ampia base in questi
campi.
È riconosciuto che la società moderna e,
conseguentemente,
i moderni programmi educativi generali, incoraggino la definizione di
specialisti
interessati solo ad una piccola parte di un campo. Nonostante questa
tendenza
dominante, il curriculum in urbanistica proposto è orientato in
senso opposto: mira allo sviluppo della capacità da parte dello
studente di sintetizzare, correlare, coordinare. Gli ostacoli che si
frappongono
al successo di questo percorso di studi non vengono ignorati:
· “Dal punto di vista
della
sola quantità, la formazione base di cui necessita l’urbanista
presenta
ovvie difficoltà. L’elenco dei campi di conoscenza in cui
dovrebbe
sentirsi a suo agio ha spesso portato alla conclusione che si tratta di
un compito impossibile; e pure deve essere chiaro che una conclusione
del
genere non può essere accettata.
· “Una cosa è
certa:
non possiamo trattare tutti i campi di conoscenza che hanno interesse
per
l’urbanista, come se gli si chiedesse di essere uno specialista in quei
campi. Fare questo è confondere la funzione essenziale del
pianificatore;
e quindi deviare il processo formativo che gli si addice. Allo stesso
tempo,
egli deve conoscere abbastanza dei vari argomenti con cui si trova
coinvolto,
in modo da essere in grado di coordinare i diversi elementi di un
programma
di piano, e saprà quando richiedere più consulenza
specializzata,
e come utilizzarla” .
I requisiti per l’ammissione alla
Graduate
Division, Northern Section, della University of California, con lo
scopo
di intraprendere il lavoro che porterà al titolo di Master of
City
Planning, sono i seguenti: (1) Un titolo di Bachelor rilasciato da una
università o college riconosciuto, in un ramo connesso
all’urbanistica,
insieme ad un attestato del percorso di studi considerato soddisfacente
come preparazione a studi specializzati in campo urbanistico; e (2)
aver
completato almeno un anno di corso, o suo equivalente, in ciascuno dei
seguenti cinque campi: economia, scienze politiche, fisica, lingua
Inglese,
e matematica, inclusa introduzione al calcolo.
Ci si aspetta che la maggior parte
degli
studenti che faranno richiesta di ammissione a questo ambito di studi
abbiano
fatto nel corso di primo livello lavori sia in architettura, che in
progettazione
del paesaggio, o ingegneria, o scienze sociali, con un certo numero di
annualità in campi come sociologia, economia, o scienze
politiche.
Il curriculum biennale è stato progettato tenendo in mente
questo
scenario. Possono chiedere di essere ammessi studenti che hanno seguito
corsi di general liberal arts negli anni del primo livello, ma
normalmente
ad essi verrà richiesto di seguire un programma che
richiederà
più di due anni. L’esperienza ha dimostrato, comunque, che per
questi
studenti si possono sviluppare programmi soddisfacenti,e che quelli
formati
in questo modo sono stati in grado di entrare con successo nel mondo
professionale.
Il piano di studi di ogni studente è valutato in modo
individuale,
e il revisore generale raccomanda un curriculum definito, inclusi gli
opzionali,
basato sulla valutazione della formazione di primo livello, e
sull’esperienza
pratica.
Ci sono tre gruppi di corsi su cui
ci
si basa per definire organizzativamente i programmi dei singoli
studenti:
corsi obbligatori in urbanistica; corsi in materie correlate che
possono
essere obbligatori; e corsi opzionali in urbanistica e materie
correlate.
I corsi obbligatori in urbanistica consistono in quattro seminari e
quattro
laboratori, tutti offerti dal Dipartimento di pianificazione urbana e
regionale.
I seminari sono sulla storia e teoria, legislazione e amministrazione,
principi, metodi e tecniche dell’urbanistica; i laboratori offrono
esperienza
accademica nell’applicazione di principi urbanistici, metodi, tecniche
studiati nei seminari, a problemi teorici e pratici di pianificazione
urbana.
L’obiettivo di questi ultimi è di familiarizzare gli studenti
con
la dimensione e tipo di problemi che caratterizzano il lavoro
contemporaneo
in urbanistica, per metterli in grado di sviluppare capacità in
metodi e tecniche, e offrire l’opportunità di apprendere come
lavorare
in quanto membri di un gruppo tecnico cooperativo.
I corsi in materie correlate che
possono
essere obbligatori consistono di sei corsi in scienze sociali e cinque
corsi nei settori del progetto e ingegneria. Il gruppo delle scienze
sociali
comprende corsi offerti dagli esistenti dipartimenti di sociologia
urbana,
principi di pubblica amministrazione, filosofia sociale, economia
urbana,
statistica, finanza pubblica e fisco. I corsi nei campi progettazione e
ingegneria sono: ingegneria municipale, introduzione alla progettazione
del paesaggio, site planning, arte, introduzione all’architettura. Il
retroterra
culturale di ciascuno studente sarà il fattore determinante nel
decidere quali di questi undici corsi saranno richiesti. Può
essere
effettuata una sostituzione di alcuni dei corsi elencati sopra con
altri,
come geografia economica, o psicologia sociale.
I corsi opzionali in urbanistica e
materie
correlate consistono in corsi di primo livello o specialistici di
particolare
interesse per i singoli studenti, che sono offerti dai numerosi
dipartimenti
universitari. L’Università offre una ampia varietà di
attività
generali e specializzate sia nel campo culturale che tecnico degli
studi,
e ha un ampio numero di dipartimenti impegnati in lavori di diretto
interesse
e importanza per uno studente di urbanistica. Anche il Dipartimento di
City and Regional Planning stesso, offre alcuni corsi opzionali come
risposta
al bisogno di attività specializzate in ambiti quali la
ricostruzione
urbana, le case popolari, la progettazione urbana su larga scala.
Ricerca:
il Comitato
Interdipartimentale di Studi Urbani (torna
all'inizio)
L’attività di ricerca
continua
sui problemi delle aree urbane è essenziale per l’avanzamento
degli
studi urbanistici, e la partecipazione a queste ricerche è una
aggiunta
importante all’istruzione specializzata. Istituendo il nuovo
Dipartimento
si capì chiaramente che, per questi motivi, avrebbe dovuto
essere
sviluppato un ampio e continuativo programma di ricerca.
Parecchi dei vecchi dipartimenti
dell’Università
hanno un interesse diretto nello sviluppare una teoria comprensiva e
integrata
della struttura e crescita urbana, tanto quanto il Dipartimento
di
pianificazione urbana e regionale. Come risultato di questo interesse
comune,
si è creato nel corso degli anni un informale comitato
interdipartimentale
di studi urbani, che tenta di rafforzare i singoli programmi
dipartimentali
assistendo alla formulazione di programmi essenziali di ricerca
collaborativa.
I dipartimenti e uffici che partecipano a questo lavoro comprendono
economia,
business
administration, sociologia, pubblica amministrazione, scienze
politiche,
assistenza sociale, pianificazione urbana e regionale, ingegneria dei
trasporti
e del traffico. Ci si aspetta che il comitato si amplierà
gradualmente,
a includere rappresentanti dai dipartimenti di architettura,
progettazione
del paesaggio, ingegneria, antropologia, psicologia, giurisprudenza,
geografia
e sanità pubblica. Lo sviluppo di un programma di ricerca
interdipartimentale
in questo ampio campo occuperà tempo, ma il bisogno di aumentare
il numero dei singoli studi condotti, per un programma del genere,
è
riconosciuto. La University of California avrà, si spera,
qualcosa
in più da riferire su questa impresa, entro qualche anno.
Con la creazione nel 1949 della
divisione
ricerca presso la “Housing and Home Finance Agency” del governo
federale,
è possibile che finalmente ci possa essere uno sforzo efficace e
continuativo a livello nazionale, simile a quello sopra descritto della
University of California. Parecchie altre università hanno
recentemente
ampliato le proprie attività di ricerca connesse alla crescita e
sviluppo urbano, e sono interessate a trovare strumenti migliori di
quelli
attuali per facilitare gli scambi di informazioni e la programmazione
del
lavoro di ricerca. Membri del corpo docente della Columbia, del
Massachusetts
Institute of Technology, di Harvard, North Carolina, Chicago e la
University
of California hanno tenuto discussioni preliminari informali su questi
argomenti e, nella primavera del 1949, hanno collaborato in quanto
membri
dell’American Institute of Planners nella preparazione di un documento
che delineava un programma comprensivo di ricerca sull’ambiente urbano.
L’ampiezza e varietà degli studi necessari ovviamente è
tanto
grande che l’intero programma andrebbe oltre le capacità di ogni
singola istituzione. È intenzione del Dipartimento di City
and
Regional Planning della University of California, di cooperare con
le fondazioni interessate a sostenere le ricerche in questo campo e con
altre istituzioni di formazione superiore, in particolare con quelle
che
hanno scuole di pianificazione e istituti di ricerca, nello sviluppo di
questo programma.
In aggiunta alla partecipazione
agli sforzi
organizzativi descritti sopra, il dipartimento durante l’anno passato
ha
intrapreso due progetti di propria iniziativa. In entrambi i casi
è
stata usata come laboratorio l’area metropolitana della San Francisco
Bay.
Il primo progetto affronta il problema della pianificazione di un
sistema
di aeroporti e servizi connessi in area metropolitana, per rispondere
ai
bisogni presenti e futuri del trasporto aereo commerciale e privato; il
secondo riguarda le relazione fra il quadro degli esistenti usi
industriali
del suolo nell’area metropolitana, e l’azzonamento creato dalle 69
municipalità
e nove contee dell’area che agiscono indipendentemente. Entrambi questo
studi sono stati intrapresi in collaborazione con gruppi rappresentanti
gli uffici urbanistici locali e altri interessi, e ci si aspetta che i
risultati di questi lavori, oltre ad aumentare il quadro generale delle
conoscenze e fornire una sperimentazione delle nuove tecniche e
standards
operativi, saranno di utilità pratica per i gruppi che hanno
partecipato.
Si spera che un terzo progetto, che affronta la natura della funzione
urbanistica
delle autorità locali, possa partire rapidamente. Durante gli
ultimi
quindici anni, la rapida espansione delle agenzie di piano municipali e
di contea in California ha prodotto una quantità di esperienze
nell’applicazione
dei concetti urbanistici nel governo locale, così come definiti
dallo State Local Planning Enabling Act del 1929. In più,
città
e contee dotate di normative proprie hanno definito da sole questa
funzione
e, in particolare negli anni recenti, hanno modificato le previsioni
dei
proprie norme per allargare le competenze dell’agenzia urbanistica.
Certi
punti di vista divergenti su quali debbano essere le funzioni di piano,
stanno diventando espliciti, e c’è bisogno di una profonda
revisione
e analisi delle esperienze operative delle 246 agenzie cittadine e di
contea
dello stato, così le che importanti questioni coinvolte, che
condizionano
in modo vitale l’intera struttura del governo locale, possano essere
comprese
chiaramente prima che vengano fatte ulteriori trasformazioni.
Il futuro
(torna
all'inizio)
Mentre la pianificazione di vasto
raggio
comprensiva per lo sviluppo fisico delle nostre aree urbane diventa
sempre
più largamente accettata dalle amministrazioni locali come
obiettivo
essenziale di governo, mentre le sezioni urbanistiche delle
città
e contee già istituite diventano sempre più solide e
capaci
di svolgere lavoro più efficace e creativo, probabilmente si
sviluppano
particolari bisogni di personale che al momento non sono chiaramente
individuati.
Così, si anticipa che in qualche momento futuro potrà
essere
necessario offrire una formazione speciale per fasi particolari del
lavoro
di pianificazione. Certamente l’ammontare del lavoro di ricerca
originale
eseguito negli uffici di piano locali sarà grandemente
accresciuto,
e si richiederà un grado di abilità di gran lunga
superiore
sia nelle fasi amministrative che in quelle di progetto tecnico dei
piani
urbani e di contea, via via che i progetti di ricostruzione, reti di
trasporto,
case popolari, e altri enormi programmi che cambieranno la forma delle
nostre aree urbane verranno attuati.
Ci si aspetta anche che il
dipartimento
sarà chiamato a partecipare allo sviluppo di un corso di
specializzazione
inerente la pianificazione regionale nazionale di larga scala. Il
termine
regional planning, è usato generalmente per descrivere due
diversi
tipi di attività: si riferisce al tipo di piani, simili a quelli
urbani, che si fanno per le regioni metropolitane o le zone urbanizzate
uniche composte di parecchie città e contee; ma p anche usato
per
descrivere di tipo di pianificazione che si fa su vaste regioni
nazionali,
come la Tennessee Valley negli Stati Uniti sudoccidentali, e la Central
Valley in California. Il dipartimento offre già lavoro
accademico
a coprire il campo della pianificazione regionale metropolitana, come
parte
del curriculum biennale in urbanistica. Ad ogni modo, a causa della
mancanza
di chiarezza nei bisogni effettivi al momento attuale, di personale
qualificato
particolarmente per il lavoro di pianificazione regionale nazionale,
nessun
dipartimento dell’Università offre un percorso di studi in
questo
specifico campo. Parecchi dipartimenti hanno interessi attivi in questa
materia, e indubbiamente si farà uno sforzo collaborativo da
parte
dei membri del corpo docente interessati provenienti dalle aree
correlate,
per definire più chiaramente gli scopi, e il tipo o tipi di
programmi
formativi che sarebbero di maggior beneficio per studenti desiderosi di
intraprendere questo tipo di lavoro.
In conclusione, deve essere
sottolineato
che il programma del dipartimento è stato fortemente influenzato
dal fatto di essere stato attivato al campus Berkley della University
of
California. Fu riconosciuto in partenza che, nonostante si fossero
offerti
programmi in pianificazione urbana e regionale a Harvard e al
Massachusetts
Institute of Technology per circa venti anni, e nonostante nuovi
curricula
fossero stati attivati negli ultimi anni presso parecchie altre
università
negli Stati Uniti, l’opportunità di questo Istituto di dare un
contributo
significativo al campo della pianificazione urbana e regionale è
unica. Molto poche altre istituzioni hanno una tale, inusuale
combinazione
di fattori; la University of California è una università
statale, e quindi ha un vasto corpo studentesco nei corsi di primo
livello
su cui contare, e relazioni dirette con il governo statale e locale;
è
una delle università più antiche, con una divisione di
lauree
specialistiche ben sviluppata, e dipartimenti solidi in tutti i campi
correlati
di studio, e dunque ha consapevolezza e interesse riguardo alle
implicazioni
vitali sociali ed economiche dell’urbanistica, in aggiunta agli aspetti
ingegneristici e di progetto; infine, è collocata in una zona
dello
stato, la San Francisco Bay Metropolitan Area, che ha una popolazione
tradizionalmente
cosmopolita, il che significa che gli studenti saranno incoraggiati a
mantenere
vivace e serio interesse sia negli obiettivi e mete, sia nei principi e
metodi della pianificazione.
(traduzione di Fabrizio Bottini)