La formazione dell'urbanista nel Novecento

 
 

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T. J. Kent Jr., L’insegnamento dell’urbanistica alla University of California, Berkeley (TPR aprile 1950)

Per cominciare, voglio esprimere l’apprezzamento del corpo docente del Dipartimento di City and Regional Planning della University of California alla Town Planning Review, per l’opportunità di presentare il seguente rapporto sui programmi del Dipartimento ad un pubblico professionale internazionale. Noi auspichiamo in vivo scambio di vedute man mano questa serie di articoli sulla Rivista si incrementa attraverso i rapporti da altri centri di formazione e ricerca in urbanistica situati nel mondo. Le politiche e i programmi qui descritti, sono stati sviluppati per andare incontro ai bisogni in primo luogo della California e degli Stati Uniti Occidentali. Sarà interessante e di valore, per noi, capire se l’esperienza altrui si è risolta in politiche e programmi simili, oppure se i valori culturali e sociali in diverse parti del mondo sono così vari che un approccio comune alle questioni dell’istruzione urbanistica non è possibile, e forse neppure desiderabile, al giorno d’oggi.
Per aiutare il lettore che non ha familiarità con le condizioni che hanno reso possibile in California l’attivazione del programma universitario di pianificazione urbana e regionale nel 1948, si è tentato di costruire le prime due sezioni del rapporto in modo tale da fornire sufficiente informazione preventiva, così che il programma possa essere visto in una prospettiva storica.

L’urbanizzazione della California, 1850-1950
Durante gli ultimi cento anni la California, che ha più o meno le dimensioni e la forma della Svezia, si è trasformata da un insieme di insediamenti di frontiera – alcuni Spagnoli, altri Indiani, alcuni molto recenti di cittadini degli Stati Uniti a seguito della “corsa all’oro” – in uno stato urbano e agricolo molto moderno e sviluppato. La popolazione è aumentata da 92.597 nel 1850 a una stima di 10.800.000 abitanti nel 1950. Più di 3.890.000 persone sul totale del 1950 sono venute nello stato negli ultimi dieci anni, e il tasso corrente di crescita continua ad essere alto.
Per scopi di governo locale la California è divisa in 58 contee, all’interno delle quali sono situate 304 municipalità. Dodici delle contee e 124 delle città, sono collocate nelle due maggiori regioni metropolitane dello stato, l’area della Baia di San Francisco e quella di Los Angeles. Si stima che queste due regioni da sole contengano più di 7.000.000 di persone, o il 64% della popolazione totale dello stato. Le altre città, parecchie delle quali hanno più di 100.000 abitanti, contano per un altro nove per cento della popolazione, lasciando solo un 27 per cento che vive al di fuori dei centri urbani.
L’economia dello stato, nonostante dipenda principalmente dall’agricoltura, attività estrattive, manifatture e turismo, è caratterizzata da un eccezionalmente alta proporzione di lavoratori occupati in attività di distribuzione, commercio e servizio nelle aree urbane. I leaders dei gruppi economici, politici, sindacali, culturali sembrano generalmente d’accordo sul fatto che la prosecuzione di crescita ed espansione dipenda dall’abilità dei Californiani di sviluppare ulteriormente la propria economia urbana e stile urbano di vita. Migliaia di singole proprietà nelle città più antiche, parti delle quali sembrano ancora centri minerari temporanei, si stanno modernizzando, e vaste nuove aree, adiacenti ai centri urbani esistenti, sono in corso di edificazione. Così, dal punto di vista della pianificazione urbana, il bisogno di lavoro in urbanistica, in California, è evidente, e le opportunità di intraprendere una attività concreta sono abbondanti.

Crescita dell’attività di pianificazione urbana e regionale, 1920-1950 (torna all'inizio)
Il rapido incremento della popolazione ha spinto i governi municipali e di contea dello stato a preoccuparsi continuamente, sin dalla loro attivazione, di politiche pubbliche legate allo sviluppo su vasta scala. Per decenni i consigli di città e contea si sono misurati con questi problemi meglio che hanno potuto, senza l’assistenza di uffici urbanistici o personale tecnico. C’erano, tuttavia, parecchi studi speciali e piani redatti nei primi anni da eminenti professionisti, come Frederick Law Olmsted, Daniel Burnham e Werner Hegemann, incaricati di solito da comitati civici privati. Il primo ufficio urbanistico pubblico istituito su base permanente non si ebbe sin dopo il 1920.
Fra il 1920 e il 1930 l’interesse dei governi locali per l’attività di pianificazione a vasto raggio e comprensiva, crebbe molto rapidamente. Furono istituiti molti nuovi uffici urbanistici e la California divenne uno dei più importanti centri di impiego negli Stati Uniti, per personale interessato al lavoro professionale di pianificazione. I principali problemi che ricevettero attenzione in questo periodo comprendevano lo zoning, il controllo di lottizzazione, la localizzazione stradale, la protezione e sviluppo di aree costiere e per il tempo libero. Nel 1929 lo stato approvò il Local Planning Enabling Act che, nonostante si stato emendato parecchie volte, è ancora la legge fondamentale per la pianificazione locale dello stato. Il concetto di commissione consultiva cittadina, nominata dal corpo legislativo per realizzare una pianificazione di lungo periodo dello sviluppo fisico, non è cambiato significativamente in ventun anni. Dalla depressione degli anni ’30 lo scopo delle attività dell’ufficio urbanistico si è ampliato man mano i problemi delle città e delle aree di contea esterne ai municipi sono diventati più complessi. I programmi di piano oggi concernono la ricostruzione di parti di città, le case popolari, il decentramento, e il trasporto di massa, in aggiunta a quelli menzionati sopra. In parecchie comunità gli uffici urbanistici sono chiamati annualmente a partecipare ai programmi di previsione della spesa, così che i servizi pubblici realizzati dal governo locale siano più strettamente conformi ai piani di sviluppo di lungo termine raccomandati dagli uffici. In più, c’è crescente consapevolezza da parte degli stessi urbanisti delle implicazioni economiche e sociali del proprio lavoro.
Ci sono, oggi, più di 246 agenzie urbanistiche locali di municipio o contea nello stato. Molti di questi uffici hanno uno staff professionale ampio, permanente, ben equilibrato, e sono saldamente inseriti nella cornice generale del governo locale. Altri, comunque, sono ancora nella fase organizzativa. Il lavoro svolto dai consulenti urbanistici privati e dai loro collaboratori copre un ampio ventaglio di problemi tecnici e generali, ed esiste una domanda particolare di urbanisti che si sta creando dai programmi in espansione delle autorità locali per le case popolari, le nuove redevelopment agencies, e alcuni organi federali, statali, e organizzazioni private di affari e ricerca. Così il tipo di lavoro svolto dai 189 urbanisti professionisti membri della sezione californiana dello American Institute of Planners, e che costituiscono più di un quarto dell’intera componente nazionale dell’Istituto, spazia dalla “professione generica” a quella degli “specialisti”.

Istituzione del Dipartimento di pianificazione urbana e regionale, 1948 (torna all'inizio)
Come risultato della crescita costante dell’attività urbanistica locale, e della crescente consapevolezza dei problemi delle comunità urbane dello stato come luoghi di vita e lavoro, fu istituito nel luglio del 1948 il Department of City and Regional Planning, nella Graduate Division della University of California. I due obiettivi primari dell’Università nell’intraprendere questa azione furono: primo, di offrire formazione a studenti specializzandi provenienti da studi inferiori correlati, che desiderassero intraprendere la professione urbanistica; secondo, di intraprendere ricerche sui fondamentali problemi della crescita e sviluppo urbano.
Le politiche e i programmi del Dipartimento che, si spera, metteranno in grado l’Università di muoversi verso gli obiettivi esposti sopra, sono stati definiti dal Gruppo docente in Pianificazione urbana e regionale, sulla base delle politiche generali stese dal Consiglio dell’Università. Il Gruppo di nove persone è composto dal presidente di dipartimento, che svolge anche funzioni di presidente del Gruppo, e membri di altri dipartimenti i cui interessi e attività hanno portato in contatto con la pianificazione urbana e regionale. I dipartimenti rappresentati nel Gruppo comprendono economia, diritto, progettazione del paesaggio, architettura, ingegneria civile, arte, business administration, e filosofia. Ci sono, naturalmente, molti membri dell’Università di altri dipartimenti, come scienze politiche o sociologia, che sono interessati in questo nuovo campo, e che lavorano con il gruppo dipartimentale su materie di comune interesse.
L’istituzione del dipartimento nel 1948, e la nomina del Faculty Group da parte del Decano della Graduate Division nel marzo 1949, erano state precedute da più di dieci anni di discussione e dibattito, e da sforzi da parte dei dipartimenti interessati e singoli docenti in materie correlate, per organizzare corsi introduttivi all’urbanistica per studenti del primo livello. Parecchi di questi corsi furono sviluppati con successo nel periodo, e sono tuttora attivi. Ad ogni modo, i docenti interessati non ebbero successo negli sforzi di ampliare l’impegno dell’Università in questo nuovo campo, fin quando fu presentata una proposta che riconosceva il fatto che la pratica urbanistica era un ambito professionale distinto, e non poteva essere servito adeguatamente “a pezzi”, da molti dipartimenti universitari in rappresentanza di materie correlate. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, il Presidente dell’Università nominò un Comitato Consultivo che lavorasse con lui a sviluppare le raccomandazioni presentate in un rapporto redatto dal Comitato Generale sulle Politiche Educative. Queste raccomandazioni, che furono proposte nel 1946 e sono ora alla base del nuovo dipartimento, chiedevano l’istituzione di una struttura indipendente al livello di corso di specializzazione, e lo sviluppo di un curriculum di due anni che portasse al titolo di Master of City Planning.
Nel corso dell’anno accademico 1948-49, fu preparata dal personale del dipartimento una memoria che descriveva in dettaglio il proposto percorso di studi biennale che intendeva portare al nuovo titolo professionale. Il curriculum proposto e la richiesta di istituire il titolo furono formalmente approvati nella primavera del 1949, e in autunno tredici studenti con una laurea di primo grado, da sei università, rappresentanti nove diversi ambiti di studi, iniziarono il lavoro nel nuovo dipartimento.

Formazione: il corso biennale di specializzazione in urbanistica (torna all'inizio)
Il curriculum di specializzazione in campo urbanistico, è progettato per fornire corsi di formazione che mettano in grado gli studenti di sviluppare e combinare una vasta comprensione degli aspetti fisici, sociali, economici della pianificazione urbana, ad un livello di abilità tecnica tale da qualificarli per le posizioni professionali all’interno degli uffici di municipio, contea, o agenzie di piano urbano o regionale, oppure negli studi di consulenza privati. Il programma richiede un periodo di almeno due anni di studio, incluso un periodo di tre mesi di tirocinio in un ufficio di piano, preferibilmente da svolgersi durante l’estate fra i due anni di corso. Il primo anno di studi include corsi in storia, teorie, principi e pratica dell’urbanistica, delle scienze sociali, di progetto. Il secondo anno di specializzazione consiste di seminari e laboratori che affrontano leggi urbanistiche e amministrazione, problemi pratici di piano, e teoria urbanistica avanzata. Normalmente, gli studenti frequentano corso aggiuntivi di materie correlate durante il secondo anno.
L’esperienza ha dimostrato che gli studenti maturi che desiderano intraprendere la professione di urbanista sono in grado nel corso dei due anni di apprendere i principi e tecniche urbanistiche, e di sviluppare, nello stesso tempo, una soddisfacente comprensione dei concetti base delle arti e scienze del progetto e delle scienze sociali, in particolare economia, scienze politiche, e sociologia. Un solido programma educativo per formare urbanisti richiede una ampia base in questi campi. È riconosciuto che la società moderna e, conseguentemente, i moderni programmi educativi generali, incoraggino la definizione di specialisti interessati solo ad una piccola parte di un campo. Nonostante questa tendenza dominante, il curriculum in urbanistica proposto è orientato in senso opposto: mira allo sviluppo della capacità da parte dello studente di sintetizzare, correlare, coordinare. Gli ostacoli che si frappongono al successo di questo percorso di studi non vengono ignorati:
· “Dal punto di vista della sola quantità, la formazione base di cui necessita l’urbanista presenta ovvie difficoltà. L’elenco dei campi di conoscenza in cui dovrebbe sentirsi a suo agio ha spesso portato alla conclusione che si tratta di un compito impossibile; e pure deve essere chiaro che una conclusione del genere non può essere accettata.
· “Una cosa è certa: non possiamo trattare tutti i campi di conoscenza che hanno interesse per l’urbanista, come se gli si chiedesse di essere uno specialista in quei campi. Fare questo è confondere la funzione essenziale del pianificatore; e quindi deviare il processo formativo che gli si addice. Allo stesso tempo, egli deve conoscere abbastanza dei vari argomenti con cui si trova coinvolto, in modo da essere in grado di coordinare i diversi elementi di un programma di piano, e saprà quando richiedere più consulenza specializzata, e come utilizzarla” .
I requisiti per l’ammissione alla Graduate Division, Northern Section, della University of California, con lo scopo di intraprendere il lavoro che porterà al titolo di Master of City Planning, sono i seguenti: (1) Un titolo di Bachelor rilasciato da una università o college riconosciuto, in un ramo connesso all’urbanistica, insieme ad un attestato del percorso di studi considerato soddisfacente come preparazione a studi specializzati in campo urbanistico; e (2) aver completato almeno un anno di corso, o suo equivalente, in ciascuno dei seguenti cinque campi: economia, scienze politiche, fisica, lingua Inglese, e matematica, inclusa introduzione al calcolo.
Ci si aspetta che la maggior parte degli studenti che faranno richiesta di ammissione a questo ambito di studi abbiano fatto nel corso di primo livello lavori sia in architettura, che in progettazione del paesaggio, o ingegneria, o scienze sociali, con un certo numero di annualità in campi come sociologia, economia, o scienze politiche. Il curriculum biennale è stato progettato tenendo in mente questo scenario. Possono chiedere di essere ammessi studenti che hanno seguito corsi di general liberal arts negli anni del primo livello, ma normalmente ad essi verrà richiesto di seguire un programma che richiederà più di due anni. L’esperienza ha dimostrato, comunque, che per questi studenti si possono sviluppare programmi soddisfacenti,e che quelli formati in questo modo sono stati in grado di entrare con successo nel mondo professionale. Il piano di studi di ogni studente è valutato in modo individuale, e il revisore generale raccomanda un curriculum definito, inclusi gli opzionali, basato sulla valutazione della formazione di primo livello, e sull’esperienza pratica.
Ci sono tre gruppi di corsi su cui ci si basa per definire organizzativamente i programmi dei singoli studenti: corsi obbligatori in urbanistica; corsi in materie correlate che possono essere obbligatori; e corsi opzionali in urbanistica e materie correlate. I corsi obbligatori in urbanistica consistono in quattro seminari e quattro laboratori, tutti offerti dal Dipartimento di pianificazione urbana e regionale. I seminari sono sulla storia e teoria, legislazione e amministrazione, principi, metodi e tecniche dell’urbanistica; i laboratori offrono esperienza accademica nell’applicazione di principi urbanistici, metodi, tecniche studiati nei seminari, a problemi teorici e pratici di pianificazione urbana. L’obiettivo di questi ultimi è di familiarizzare gli studenti con la dimensione e tipo di problemi che caratterizzano il lavoro contemporaneo in urbanistica, per metterli in grado di sviluppare capacità in metodi e tecniche, e offrire l’opportunità di apprendere come lavorare in quanto membri di un gruppo tecnico cooperativo.
I corsi in materie correlate che possono essere obbligatori consistono di sei corsi in scienze sociali e cinque corsi nei settori del progetto e ingegneria. Il gruppo delle scienze sociali comprende corsi offerti dagli esistenti dipartimenti di sociologia urbana, principi di pubblica amministrazione, filosofia sociale, economia urbana, statistica, finanza pubblica e fisco. I corsi nei campi progettazione e ingegneria sono: ingegneria municipale, introduzione alla progettazione del paesaggio, site planning, arte, introduzione all’architettura. Il retroterra culturale di ciascuno studente sarà il fattore determinante nel decidere quali di questi undici corsi saranno richiesti. Può essere effettuata una sostituzione di alcuni dei corsi elencati sopra con altri, come geografia economica, o psicologia sociale.
I corsi opzionali in urbanistica e materie correlate consistono in corsi di primo livello o specialistici di particolare interesse per i singoli studenti, che sono offerti dai numerosi dipartimenti universitari. L’Università offre una ampia varietà di attività generali e specializzate sia nel campo culturale che tecnico degli studi, e ha un ampio numero di dipartimenti impegnati in lavori di diretto interesse e importanza per uno studente di urbanistica. Anche il Dipartimento di City and Regional Planning stesso, offre alcuni corsi opzionali come risposta al bisogno di attività specializzate in ambiti quali la ricostruzione urbana, le case popolari, la progettazione urbana su larga scala.

Ricerca: il Comitato Interdipartimentale di Studi Urbani (torna all'inizio)
L’attività di ricerca continua sui problemi delle aree urbane è essenziale per l’avanzamento degli studi urbanistici, e la partecipazione a queste ricerche è una aggiunta importante all’istruzione specializzata. Istituendo il nuovo Dipartimento si capì chiaramente che, per questi motivi, avrebbe dovuto essere sviluppato un ampio e continuativo programma di ricerca.
Parecchi dei vecchi dipartimenti dell’Università hanno un interesse diretto nello sviluppare una teoria comprensiva e integrata della struttura e  crescita urbana, tanto quanto il Dipartimento di pianificazione urbana e regionale. Come risultato di questo interesse comune, si è creato nel corso degli anni un informale comitato interdipartimentale di studi urbani, che tenta di rafforzare i singoli programmi dipartimentali assistendo alla formulazione di programmi essenziali di ricerca collaborativa. I dipartimenti e uffici che partecipano a questo lavoro comprendono economia, business administration, sociologia, pubblica amministrazione, scienze politiche, assistenza sociale, pianificazione urbana e regionale, ingegneria dei trasporti e del traffico. Ci si aspetta che il comitato si amplierà gradualmente, a includere rappresentanti dai dipartimenti di architettura, progettazione del paesaggio, ingegneria, antropologia, psicologia, giurisprudenza, geografia e sanità pubblica. Lo sviluppo di un programma di ricerca interdipartimentale in questo ampio campo occuperà tempo, ma il bisogno di aumentare il numero dei singoli studi condotti, per un programma del genere, è riconosciuto. La University of California avrà, si spera, qualcosa in più da riferire su questa impresa, entro qualche anno.
Con la creazione nel 1949 della divisione ricerca presso la “Housing and Home Finance Agency” del governo federale, è possibile che finalmente ci possa essere uno sforzo efficace e continuativo a livello nazionale, simile a quello sopra descritto della University of California. Parecchie altre università hanno recentemente ampliato le proprie attività di ricerca connesse alla crescita e sviluppo urbano, e sono interessate a trovare strumenti migliori di quelli attuali per facilitare gli scambi di informazioni e la programmazione del lavoro di ricerca. Membri del corpo docente della Columbia, del Massachusetts Institute of Technology, di Harvard, North Carolina, Chicago e la University of California hanno tenuto discussioni preliminari informali su questi argomenti e, nella primavera del 1949, hanno collaborato in quanto membri dell’American Institute of Planners nella preparazione di un documento che delineava un programma comprensivo di ricerca sull’ambiente urbano. L’ampiezza e varietà degli studi necessari ovviamente è tanto grande che l’intero programma andrebbe oltre le capacità di ogni singola istituzione. È intenzione del Dipartimento di City and Regional Planning della University of California, di cooperare con le fondazioni interessate a sostenere le ricerche in questo campo e con altre istituzioni di formazione superiore, in particolare con quelle che hanno scuole di pianificazione e istituti di ricerca, nello sviluppo di questo programma.
In aggiunta alla partecipazione agli sforzi organizzativi descritti sopra, il dipartimento durante l’anno passato ha intrapreso due progetti di propria iniziativa. In entrambi i casi è stata usata come laboratorio l’area metropolitana della San Francisco Bay. Il primo progetto affronta il problema della pianificazione di un sistema di aeroporti e servizi connessi in area metropolitana, per rispondere ai bisogni presenti e futuri del trasporto aereo commerciale e privato; il secondo riguarda le relazione fra il quadro degli esistenti usi industriali del suolo nell’area metropolitana, e l’azzonamento creato dalle 69 municipalità e nove contee dell’area che agiscono indipendentemente. Entrambi questo studi sono stati intrapresi in collaborazione con gruppi rappresentanti gli uffici urbanistici locali e altri interessi, e ci si aspetta che i risultati di questi lavori, oltre ad aumentare il quadro generale delle conoscenze e fornire una sperimentazione delle nuove tecniche e standards operativi, saranno di utilità pratica per i gruppi che hanno partecipato. Si spera che un terzo progetto, che affronta la natura della funzione urbanistica delle autorità locali, possa partire rapidamente. Durante gli ultimi quindici anni, la rapida espansione delle agenzie di piano municipali e di contea in California ha prodotto una quantità di esperienze nell’applicazione dei concetti urbanistici nel governo locale, così come definiti dallo State Local Planning Enabling Act del 1929. In più, città e contee dotate di normative proprie hanno definito da sole questa funzione e, in particolare negli anni recenti, hanno modificato le previsioni dei proprie norme per allargare le competenze dell’agenzia urbanistica. Certi punti di vista divergenti su quali debbano essere le funzioni di piano, stanno diventando espliciti, e c’è bisogno di una profonda revisione e analisi delle esperienze operative delle 246 agenzie cittadine e di contea dello stato, così le che importanti questioni coinvolte, che condizionano in modo vitale l’intera struttura del governo locale, possano essere comprese chiaramente prima che vengano fatte ulteriori trasformazioni.

Il futuro (torna all'inizio)
Mentre la pianificazione di vasto raggio comprensiva per lo sviluppo fisico delle nostre aree urbane diventa sempre più largamente accettata dalle amministrazioni locali come obiettivo essenziale di governo, mentre le sezioni urbanistiche delle città e contee già istituite diventano sempre più solide e capaci di svolgere lavoro più efficace e creativo, probabilmente si sviluppano particolari bisogni di personale che al momento non sono chiaramente individuati. Così, si anticipa che in qualche momento futuro potrà essere necessario offrire una formazione speciale per fasi particolari del lavoro di pianificazione. Certamente l’ammontare del lavoro di ricerca originale eseguito negli uffici di piano locali sarà grandemente accresciuto, e si richiederà un grado di abilità di gran lunga superiore sia nelle fasi amministrative che in quelle di progetto tecnico dei piani urbani e di contea, via via che i progetti di ricostruzione, reti di trasporto, case popolari, e altri enormi programmi che cambieranno la forma delle nostre aree urbane verranno attuati.
Ci si aspetta anche che il dipartimento sarà chiamato a partecipare allo sviluppo di un corso di specializzazione inerente la pianificazione regionale nazionale di larga scala. Il termine regional planning, è usato generalmente per descrivere due diversi tipi di attività: si riferisce al tipo di piani, simili a quelli urbani, che si fanno per le regioni metropolitane o le zone urbanizzate uniche composte di parecchie città e contee; ma p anche usato per descrivere di tipo di pianificazione che si fa su vaste regioni nazionali, come la Tennessee Valley negli Stati Uniti sudoccidentali, e la Central Valley in California. Il dipartimento offre già lavoro accademico a coprire il campo della pianificazione regionale metropolitana, come parte del curriculum biennale in urbanistica. Ad ogni modo, a causa della mancanza di chiarezza nei bisogni effettivi al momento attuale, di personale qualificato particolarmente per il lavoro di pianificazione regionale nazionale, nessun dipartimento dell’Università offre un percorso di studi in questo specifico campo. Parecchi dipartimenti hanno interessi attivi in questa materia, e indubbiamente si farà uno sforzo collaborativo da parte dei membri del corpo docente interessati provenienti dalle aree correlate, per definire più chiaramente gli scopi, e il tipo o tipi di programmi formativi che sarebbero di maggior beneficio per studenti desiderosi di intraprendere questo tipo di lavoro.
In conclusione, deve essere sottolineato che il programma del dipartimento è stato fortemente influenzato dal fatto di essere stato attivato al campus Berkley della University of California. Fu riconosciuto in partenza che, nonostante si fossero offerti programmi in pianificazione urbana e regionale a Harvard e al Massachusetts Institute of Technology per circa venti anni, e nonostante nuovi curricula fossero stati attivati negli ultimi anni presso parecchie altre università negli Stati Uniti, l’opportunità di questo Istituto di dare un contributo significativo al campo della pianificazione urbana e regionale è unica. Molto poche altre istituzioni hanno una tale, inusuale combinazione di fattori; la University of California è una università statale, e quindi ha un vasto corpo studentesco nei corsi di primo livello su cui contare, e relazioni dirette con il governo statale e locale; è una delle università più antiche, con una divisione di lauree specialistiche ben sviluppata, e dipartimenti solidi in tutti i campi correlati di studio, e dunque ha consapevolezza e interesse riguardo alle implicazioni vitali sociali ed economiche dell’urbanistica, in aggiunta agli aspetti ingegneristici e di progetto; infine, è collocata in una zona dello stato, la San Francisco Bay Metropolitan Area, che ha una popolazione tradizionalmente cosmopolita, il che significa che gli studenti saranno incoraggiati a mantenere vivace e serio interesse sia negli obiettivi e mete, sia nei principi e metodi della pianificazione.

(traduzione di Fabrizio Bottini)