La formazione dell'urbanista nel Novecento

 
 

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J. S. Allen, L’insegnamento dell’urbanistica alla Durham University (TPR ottobre 1950)

Il Dipartimento di Town and Country Planning è collocato al King’s College di Newcastle upon Tyne. Per chi non conosce la struttura dell’Università, si può dire che si tratta di una università federata, con una divisione – i Durham Colleges – che occupa il Castello e altri edifici che circondano Palace Green nella città, nota per la cattedrale medievale, di Durham, e l’altra divisione – il King’s College – si tuata nella moderna città industriale di Newcastle upon Tyne, che occupa il sito di un insediamento Romano sul Vallo di Adriano. Il Dipartimento è ospitato in un edificio che confina con Town Moor, una vasta zona aperta di prati a un tiro di sasso dal centro città.
L’Università è in un’area di considerevole interesse dal punto di vista dello studente di urbanistica. Newcastle è la capitale regionale del Tyneside, famosa per i suoi cantieri navali e industrie correlate, e il bacino carbonifero del Durham e Northumberland è il più vasto di Inghilterra. Al centro di una Area di Sviluppo Industriale, Tyneside offre opportunità per studiare la distribuzione delle industrie e della popolazione. La Team Valley e altri insediamenti industriali pianificati sono nella conurbazione di Tyneside, e Newton Aycliffe e Peterlee – due città in corso di realizzazione ai sensi del New Town Act 1946 – sono facilmente raggiungibili. In più, visto che le campagne circostanti si trovano in una regione agricola di grande diversità, si offre allo studio un vasto raggio di problemi di pianificazione rurale. La zona comprende piccole a grandi aziende agricole di molti tipi, il più grande progetto di rimboschimento in Inghilterra, la Northumberland Coast con le su riserve naturali e il Lake District National Park. Dunque, dentro questa regione di Inghilterra ai confini con la Scozia, sta un’area di drammatici contrasti fra le alte densità di popolazione di una conurbazione industriale e una campagna popolata in modo sparso. In più, come già indicato, la zona è di non comune interesse dal punto di vista storico. Comprende nei suoi confini non solo i superbamente collocati edifici del Castello e Cattedrale di Durham, e il Vallo di Adriano, ma altri monumenti storici come il Corstopitum Romano, e molte sopravvivenze del confine medievale fra Inghilterra e Scozia, come quelle che si trovano nelle piccole città mercato come Morpeth e Alnwick, solo per menzionarne due, e i borghi di Jedburgh e Kelso sul confine scozzese. Questo per quanto riguarda la collocazione della scuola.
I corsi di formazione in Urbanistica vennero istituiti per la prima volta nel 1933 al Dipartimento di Architettura del King’s College, e i corsi Certificate e Diploma attivati allora sono ancora condotti dal Dipartimento di Town and Country Planning istituito nel 1945. Ma con il rapido sviluppo del concetto e delle pratiche urbanistiche durante gli anni di guerra, si comprese che era venuto il tempo in cui i metodi formativi avrebbero dovuto essere rivisti. La pianificazione di scala regionale e di contea chiedeva una più ampia istruzione di quella necessaria quando il personale tecnico di una autorità urbanistica si occupava principalmente di controllo ingegneristico o architettonico di aree amministrative relativamente piccole. Fino a quando questo mutamento ebbe luogo, era parso sufficiente per il pianificatore fisico dialogare con gli aspetti architettonici, topografici e ingegneristici del problema, combinando tutto questo con la conoscenza della Legge Urbanistica e norme connesse. Quando erano coinvolte questioni più ampie, si trattava spesso solo degli aspetti vincolistici della conservazione di bellezze naturali. Si notò che questo vecchio metodo di formazione aveva parecchi svantaggi. In particolare l’inadeguato tempo che il candidato poteva dedicare allo studio, e il fatto che si avvicinava alla nuova materia con idee preconcette sull’importanza della propria specializzazione, erano grossi pericoli in una attività professionale di così ampia applicazione e profondo significato. Quindi fu proposto un corso di laurea che potesse misurarsi adeguatamente con i vasti campi della pianificazione a dimensione regionale e di contea.
 

Il corso di studi (torna all'inizio)
Come conseguenza, l’Università decise di istituire un corso di studi paragonabile a quelli per altre professioni. Il nuovo percorso, come quello di Architettura, si estende su un periodo di cinque anni di frequenza a tempo pieno, e ai candidati si richiede di immatricolarsi senza possedere qualifiche professionali. Il piano di studi è stato ideato per fornire una ampia e generale formazione in urbanistica così come la si intende oggi e, dato che conduce ad una istruzione altamente tecnica, questo costituisce solo una parte dell’educazione generale dello studente. Così, nei primi anni egli studia Geografia Umana, Geologia e Storia dell’Urbanistica. Storia, come è insegnata oggi, è nei fatti Storia dell’Ambiente ed è molto lontana dai precedenti insegnamenti che si occupavano, forse troppo esclusivamente, con l’aspetto fisico delle piante urbane. Il piano di studi in Geografia si articola su oltre due anni, e si svolge insieme a Storia dell’Architettura, Storia della Pianificazione del Paesaggio e progettazione dei Parchi, e Principi di Composizione Architettonica. Lezioni in Agricoltura e Pianificazione Rurale legano gli studi di Geografia Umana con un approccio ampio a Progettazione del Paesaggio. Lo studente non intraprende lo studio di Teoria e Pratica Urbanistica e Principi di Progettazione Urbana e del Paesaggio prima del terzo anno. Lo stesso anno sono studiati Ingegneria delle Opere Pubbliche (che dura sue anni) e Pubblica Amministrazione, seguite al quarto anno da lezioni di Legislazione Urbanistica, Pratica di Attuazione dei Piani, e Linee di Organizzazione Economica.
Si deve spiegare, comunque, che gli argomenti delle lezioni sono strettamente e continuamente legati al lavoro di studio e sul campo, e il tipo di studi può essere valutato pienamente solo in rapporto a questo lavoro pratico. In altre parole, c’è una felice combinazione degli studi teorici e di base con l’attività creativa del planner, e sin dall’inizio lo studente è incoraggiato a pensare in termini di “progetto”. Il primo anno si conducono esercizi in Cartografia e vengono esposte le tecniche di rappresentazione di mappe e altri disegni, inclusi quelli costruttivi. Lo studente è istruito anche in metodi delle analisi di piano e gli vengono sottoposti semplici problemi urbanistici pratici. Il secondo anno l’attività pratica abbraccia ulteriori esercizi nelle tecniche di analisi, la presentazione di dati analitici di tutti i tipi, e problemi urbanistici di piccola scala. L’enfasi del terzo anno è sulla pianificazione regionale , insieme a forme più avanzate di site planning, come per esempio piani di riorganizzazione di zone centrali e piani per quartieri residenziali. Il lavoro principale del quarto anno riguarda esercizi di pianificazione attuativa, coprendo tecniche di analisi e progetto ai sensi delle circolari e regolamenti del Ministero dell’Urbanistica.

L’esperienza pratica (torna all'inizio)
Vale la pena notare che durante la seconda parte del periodo di cinque anni di frequenza lo studente deve essere impiegato durante una vacanza nel lavoro di pianificazione di una struttura pubblica o studio di consulenza esterno, e in questo modo imparare qualcosa sulle pratiche di ufficio e a rapportarsi con urbanisti professionisti e i loro clienti, fuori dall’Università. Ma, come detto sopra, questo tirocinio di ufficio non è in alcun modo l’unico contatto che lo studente ha con il mondo esterno durante i suoi cinque anni di permanenza nell’Università. Di fatto, praticamente tutti i programmi e esercitazioni sul campo durante il corso implicano stretti contatti con consulenti urbanistici e funzionari del Ministero, sia interni che esterni alla regione. Quando si offre un’occasione adatta, gruppi di studenti lavorano su problemi avanzati dal funzionario urbanista. Questo metodo ha un vantaggio sul vecchio tipo di rapporto insegnamento/apprendimento, nel fatto che gli argomenti scelti per lo studio sono parte di un programma accuratamente preparato e sviluppato, e non esperienze prese casualmente dalla pratica generale. La cooperazione fra i funzionari urbanistici e la scuola è stata felice, e il suo valore non può essere più apprezzato. La durata del corso non solo rende possibile una serie di programmi di pianificazione, alcuni che coprono quasi un anno e integrati come studio comprensivo di un’area e di un grande progetto, ma lascia tempo per una piena cooperazione con altri dipartimenti dell’Università. Questo stretto contatto con altri dipartimenti non era fattibile nei vecchi, più brevi corsi di specializzazione.
Ma il test finale del valore del nuovo corso di laurea è la tesi preparata durante il quinto anno e il lavoro creativo di pianificazione basato su di essa, dove lo studente sceglie il soggetto, che dovrà naturalmente essere correlato ad almeno uno degli aspetti dell’Urbanistica. Questa enfasi sull’abilità creativa dello studente è l’elemento chiave del corso.
I primi cinque anni del nuovo corso di laurea sono stati completati quest’anno, e c’è ogni ragione per capire che l’esperimento è stato un successo. L’abilità dello studente di Urbanistica di prendere una parte non secondaria nelle attività studentesche universitarie e la maturità di vedute dei più anziani è chiara prova che il nuovo corso non è una mera raccolta di un ampio ventaglio di argomenti, che lo studente non è in grado di porre in relazione, ma un nuovo metodo di fornire istruzione di standard universitario, adatta per gli aspiranti a questa nuova professione. Il corso subirà senza dubbio degli aggiustamenti alla luce dell’esperienza, e col passare del tempo potrebbe cambiare un poco le proprie caratteristiche, ma il valore della formazione universitaria completa dell’urbanista è, credo, pienamente confermato nell’andare incontro a un particolare bisogno nel campo urbanistico di oggi. Certamente, il valore unico di un corso a tempo pieno che tiene lo studente in contatto con gli studi seguiti da altri dipartimenti, fornendo allo stesso tempo una formazione disciplinare propria, è inestimabile.

La formazione post-laurea (torna all'inizio)
D’altra parte sta diventando sempre più necessario per l’architetto, l’ingegnere, il topografo, il geografo, il sociologo, l’economista e il consulente legale, dialogare con questo nuovo modo di pianificazione, perché gli obiettivi dell’urbanistica e le sue implicazioni coprono un ampio raggio di interessi professionali e specialistici. A dire il vero, ci sono poche professioni che non si incrociano direttamente o indirettamente con la pianificazione del giorno d’oggi, e la prova di questo è data dalla richiesta di cicli di lezioni per studenti di ingegneria, medicina e arte. Così ci sono due tipi di domande rivolte all’università di oggi e alla sua scuola di urbanistica. Una, è di offrire all’urbanista una vasta e liberale formazione, parallela all’istruzione di laurea per le altre professioni, e metterlo in grado di apprezzare il contributo che proviene da altre discipline; l’altra è di assistere altre professioni nello sviluppare la propria funzione all’interno dell’urbanistica, ed apprezzare il lavoro del planner e del gruppo di pianificazione. Il modo ideale di fare questo, è sicuramente quello di fornire un’educazione preliminare comune, seguita dalla specializzazione per tutte le professioni coinvolte, e può darsi che alla fine questa formazione comune possa diventare una realtà nel paese. Ma al tempo presente, per molte ragioni, non è possibile farlo. Per andare incontro al problema, dunque, le scuole di pianificazione devono prendere una decisione, se: a) continuare il metodo da corso di secondo livello, accogliendo tutti gli aspiranti planners dalle varie specializzazioni professionali; oppure b) intraprendere la più logica formazione dell’urbanista entro un corso di laurea completo, dandogli una vasta istruzione generale in tutti gli aspetti dell’argomento, e nello stesso tempo continuando a provvedere (nel periodo di transizione) per il laureato architetto, ingegnere ecc. mantenendo il vecchio tipo di corso di specializzazione, modificato, per quanto possibile, per adeguarsi ai bisogni d’oggi.
A Newcastle è stata adottata la seconda alternativa. Nonostante la gran parte del lavoro dipartimentale sia connessa al corsi di laurea, e la biblioteca, le lezioni e i programmi strutturati a questo scopo, esiste anche una solida scuola di specializzazione, verso la quale sono attratti numerosi studenti da molti paesi, essendo l’insegnamento dei corsi di Certificate e Diploma considerevolmente rafforzato dall’esperienza del gruppo che conduce il corso di Laurea quinquennale. Questa sezione specialistica della scuola è stata ulteriormente rafforzata dall’inaugurazione quest’anno di un Diploma in Landscape Design, un campo in cui l’urbanista può, giustificatamente, specializzarsi. Ci sono parecchi vantaggi in questa sistemazione, e non c’è vero conflitto fra i percorsi. I vantaggi comprendono un felice interscambio di idee fra laurea e specializzazione, ognuno dei quali porta la di lui o di lei esperienza e reazioni ai problemi di pianificazione e progetto di paesaggio, e una forma particolarmente valida di questo interscambio è fornita dall’attivissima King’s College Planning Society, creata dagli studenti del corso di laurea. L’importanza della ricerca in un dipartimento universitario, impegnato in un campo di studi vasto come quello della pianificazione, non può essere mai sovrastimata. Per questa ragione, sembrò che ci dovesse essere uno strumento per pubblicare le ricerche, e nel 1948 fu lanciato Planning Outlook, il giornale del Dipartimento.

Corsi a tempo pieno e a tempo parziale (torna all'inizio)
La situazione, oggi, è che il Dipartimento di Town and Country Planning del King’s College tiene tre corsi in Planning, vale a dire: a) il Certificate, b) il Diploma, e c) il Corso di laurea. Il Certificate copre due sessioni a tempo parziale o una sessione a tempo pieno, e ai candidati al Diploma si richiede il possesso di questo Certificate, o di un riconosciuto equivalente. È pensato per candidati che hanno già superato gli esami intermedi del Town Planning Institute o hanno raggiunto un certo livello prescritto nella qualificazione professionale per Ingegneria, Architettura o Surveying. Così si offre una formazione a tempo parziale per aspiranti che sono già inseriti nel mercato del lavoro o membri di una delle professioni associate e non possono seguire una formazione a tempo pieno. Insieme al corso di Diploma è al momento in fase di revisione il Certificate, di cui si può dire che abbia svolto una funzione valida fornendo un retroterra culturale non solo ai candidati al Diploma, ma anche ai membri delle professioni associate che non desiderano praticare l’urbanistica come attività separata. Si è dimostrato di interesse non solo per gli ingegneri, architetti e surveyors, ma anche a geografi, periti e membri delle professioni legali.
Il corso di Diploma dura un anno a tempo pieno, e come il corso di Laurea assicura l’esenzione dall’esame finale che porta all’associazione come membro del Town Planning Institute. Il programma di lezioni e lavoro di studio prescritto originariamente per questo corso è troppo limitato per le richieste del giorno d’oggi, e i regolamenti richiederanno adeguamento. A dire il vero, gli studenti del Diploma negli anni recenti hanno sviluppato lavoro e studi oltre quelli richiesti da una interpretazione ristretta dei regolamenti universitari, e qui è corretto sottolineare una questione spesso trascurata riguardo alla formazione universitaria. Nonostante il percorso di studi ufficiale sia inteso come linea di richieste minime per un dato titolo, sia esso Certificate, Diploma, Laurea o superiore, gli studenti all’interno dell’Università possono seguire lezioni su materie diverse da quelle previste dai regolamenti, premesso che esista una collocazione adatta. In pratica, dunque, uno studente di Diploma ora frequenta lezioni che coprono un campo ufficialmente non previsto. Egli può seguire uno o più dei seguenti corsi: Filosofia, Economia, Agricoltura, Geografia Umana, Antropologia, Sociologia, Progettazione del Paesaggio.
Può sembrare da quanto detto sopra che il Dipartimento sia un’organizzazione complessa, gestendo quattro diversi percorsi di studio. In pratica, però l’organizzazione è piuttosto semplice è c’è stretta connessione fra tutti i corsi. Quello che si è evoluto, nei fatti,  negli ultimi cinque anni, è un centro di studi urbanistici dove trovano posto tutti i motivati studiosi di pianificazione.
Visti gli scopi del planning al giorno d’oggi, questo può dimostrarsi il più significativo di tutti gli sviluppi delle nostre università: una crescente considerazione del ruolo dell’università come centro di interscambio per le idee e per l’incoraggiamento della ricerca.

(traduzione di Fabrizio Bottini)