La formazione dell'urbanista nel Novecento

 
 

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Gordon Stephenson, L’insegnamento dell’urbanistica alla University of Liverpool (TPR aprile 1951)

Quando fu fondato a Liverpool nel 1909, il Department of Civic Design era un caso unico, e non c’erano precedenti da seguire per stendere forma e contenuti dei corsi.
In quei giorni alcuni dipartimenti universitari erano istituiti come per caso, e fra loro quello di Civic Design. C’era stata una Scuola di Architettura per alcuni anni all’Università, che doveva diventare l’unica del paese il cui esame finale era riconosciuto dal Royal Institute of British Architects come qualifica per l’iscrizione. Questa giovane scuola di architettura, che prosperava sotto la vigorosa guida di Charles Reilly, fu un fattore importante nella fondazione di un dipartimento di “Town Planning and Civic Art”. Un altro, fu il fatto che Mr. W. H. Lever (più tardi il primo Lord Leverhulme) si era a lungo interessato di architettura e urbanistica, e stava costruendo la sua grande fabbrica e villaggio modello a Port Sunlight, non lontano da Liverpool.
Quando, per ragioni politiche, la reputazione commerciale di Mr. Lever fu messa in discussione, egli intentò e vinse una famosa causa per diffamazione a mezzo stampa, regalando tutta la grossa somma che gli fu riconosciuta per danni all’Università, con la richiesta che fosse destinata all’insegnamento e ricerca in medicina tropicale e urbanistica. Come industriale con grossi interessi in Africa, era abbastanza ovvio che la prima parte del denaro fosse investita anche con uno sguardo al futuro; come cultore delle arti, dell’architettura e del civic design, sembra ora naturale che egli abbia voluto incoraggiare quest’ultimo con la seconda porzione. Ma gli inizi del moderno movimento urbanistico erano solo apparenti, e a molte persone dell’epoca quello deve essere sembrato solo il tentativo di soddisfare un capriccio. Fortunatamente, le Autorità Universitarie, senza dubbio incoraggiate dal Professor Reilly, accettarono l’idea e la misero in pratica. Più tardi, il Dipartimento fu il primo ad essere pienamente riconosciuto dal Town Planning Institute. L’Università, dunque, aveva l’onore di ospitare la prima scuola di architettura e il primo dipartimento di urbanistica riconosciuti dagli istituti professionali.
Il Department of Civic Design divenne una estensione della School of Architecture. Offriva corsi di specializzazione per architetti e corsi serali per laureati in architettura, ingegneria o topografia che lavoravano negli uffici degli enti locali. Questo stabilì uno schema da seguire per altre Università e Istituti. Nonostante negli ultimi anni si siano istituite nuove scuole che non hanno legami diretti con l’architettura, è ancora pratica comune che i Direttori siano Architetti-Urbanisti.
A Liverpool la connessione con la School of Architecture è più forte che mai nonostante i mutamenti profondi apportati recentemente nei corsi di Civic Design. Che questo accada è naturale. C’è ovviamente una ragione storica e, in aggiunta, il fatto che il flusso principale di studenti sarà da altri dipartimenti della Facoltà di Arti, e in particolare dalla School of Architecture. Ma forse di ancor più grande importanza, è il fatto che l’Università abbia sempre considerato l’urbanistica come un mezzo per conseguire un fine, come un processo anziché uno scopo in sé, con un obiettivo chiaramente definito: un più decoroso e ben progettato ambiente umano. La denominazione del Dipartimento, fu ben scelta.

Un senso di indirizzo (torna all'inizio)
Il primo Atto del Parlamento a riconoscere la necessità di pianificazione fu approvato nel 1909. Il concetto di urbanistica espresso dalla Legge era ristretto: si pensava che una estensione dei controlli normativi avrebbe assicurato uno sviluppo più ordinato e spazioso dei nuovi sobborghi residenziali. Solo poche autorità locali avevano intenzione di usare i poteri che erano loro offerti, e solo con la Legge del 1932 si riconobbe la necessità di pianificazione anche rurale, oltre che urbana. La prima Legge per la Pianificazione Urbana e Rurale veramente comprensiva fu approvata nel 1947.
Il secondo Professore di Civic Design, ora Sir, Patrick Abercrombie, ebbe una grande parte nello sviluppo di un concetto più ampio di urbanistica. Quarantadue anni fa, divenne il primo Direttore della Town Planning Review, e per ventisette anni lavorò a Liverpool come insegnante, scrittore, consulente. I suoi articoli e studi sono numerosi, e alcuni di essi sono stati eminenti contributi di ricerca originale e sperimentazione di nuove tecniche. I suoi studenti del corso di specializzazione erano relativamente pochi, ma la maggior parte di essi ora occupa posizioni di alta responsabilità, e tutti ricorderanno con affetto la mente vivace e i modi affascinanti del loro professore. Si può davvero dire che Abercrombie consolidò definitivamente il Dipartimento di Civic Design, gli diede una filosofia e indirizzo, e spianò la strada verso i nuovi corsi di diploma e specializzazione ora attivi.

I nuovi corsi (torna all'inizio)
L’Università ha recentemente deciso che i vecchi corsi serali debbano essere aboliti e che, in futuro, si debbano tenere solo a livello di specializzazione. La professione di urbanista ha ormai una certa età e la funzione pianificatrice ora è importante nel lavoro dell’amministrazione centrale e locale. A causa di questo, il bisogno di ben istruiti laureati universitari è più grande che mai. Abercrombie e altri, nel loro lavoro, hanno dimostrato che nel gruppo di pianificazione devono essere compresi uomini con mentalità, formazione, esperienze diverse. Nei nuovi corsi, si è tenuto conto di ciò. Quando nel 1932 il Dr. Thomas Adams scrisse un rapporto per l’Università di Harvard delineando i requisiti di un corso di urbanistica, suggerì che fossero tre le categorie di studenti da ammettere, ovvero chi si sarebbe occupato di: 1) la scienza dell’indagine; 2) l’arte del progetto creativo; e 3) il sistema di amministrazione. Questo era molto in linea con il pensiero precedente di Patrick Geddes, e forniva un solido punto di partenza. In più, negli anni recenti è stato dimostrato che i migliori piani sono fatti di una combinazione di mentalità e abilità diverse. Il nuovo Ministero dell’urbanistica e alcune delle nuove autorità di piano lo riconoscono. La loro organizzazione tiene conto delle tre attività funzionali correlate.
Solo nell’Università, gli specialisti possono iniziare adeguatamente a lavorare insieme, e pure anche l’Università moderna è una grande organizzazione, e come le altre grandi organizzazioni di dimensioni simili, tende ad essere una agglomerazione di dipartimenti “indipendenti”. Se si accetta il fatto che il processo di pianificazione include persona da differenti discipline di base – e a Liverpool lo accettiamo – il problema è di metterli insieme a livello di corso di specializzazione, e facendolo portare insieme vari dipartimenti. Questo non si ottiene facilmente se i corsi possono diventare una serie di unità, offerte da vari specialisti a studenti che soprattutto, nella loro vita futura, dovranno sviluppare una filosofia e punti di vista comprensivi. Attraverso la stretta cooperazione di parecchi dipartimenti noi riteniamo che si proceda in qualche modo verso il superamento di questa difficoltà. La principale differenza fra i nuovi corsi e i vecchi è che ora le risorse dell’Università nel suo insieme sono pienamente sfruttate.
Vengono ammessi i laureati di qualunque Facoltà di una Università riconosciuta, architetti formati, o studenti con un Certificate in Scienze Sociali dell’Università di Liverpool. I laureati possono intraprendere il corso che li porta al titolo di Master in Civic Design, e i non laureati il nuovo corsi di Diploma. Ci sono piccole differenze nei corsi ma essi sono, essenzialmente, simili. Entrambi di norma si sviluppano per un periodo di due annualità. Fa eccezione a questa regola il caso dei nostri laureati in Architettura. Questo è possibile a causa della particolare relazione del Dipartimento con la School of Architecture. Nei loro cinque anni di studio, gli studenti di architettura possono acquisire nozioni attraverso lavoro di studio e lezioni teoriche, che li esentano da parte delle attività di specializzazione. Si tratta dei corsi nell’ambito di “Progettazione”, e alcuni di essi sono identici a quelli offerti agli studenti specializzandi in Civic Design.
Nell’insegnamento in urbanistica, l’attività pratica del lavoro di studio è destinata a giocare una parte importante. Nello studio-laboratorio, si esaminano problemi molto simili a quelli che si trovano nella pratica corrente, e se ne cercano le soluzioni. Nell’ambito della scuola, essi possono essere sistemati secondo un ordine logico e, in più, i vari specialisti possono fornire il loro particolare contributo in una atmosfera di osservazione critica, visto che lo stanno sviluppando con studenti e docenti che hanno altri punti di vista. Tutti gli studenti affrontano nei laboratori gli Elementi di Civic Design, i nostri architetti negli anni del primo livello. La serie principale dei problemi di laboratorio inizia con uno studio di scala regionale, dove i geografi hanno un ruolo guida. Poi si prepara un piano regolatore, seguito da uno di ricostruzione per una zona urbana compresa nel piano generale. Tutti gli studenti si cimentano con un progetto per un’area residenziale, gli architetti nel loro quarto anno di laurea. Completa il lavoro pratico uno studio speciale, e in questo caso ci aspettiamo che lo studente sviluppi una tesi individuale che rifletta il suo punto di vista specialistico sull’urbanistica.
I corsi di lezioni sono offerti da tre gruppi docenti dell’Università e da un particolare docente in Progettazione del Paesaggio. Quelli interessati, oltre al Dipartimento di Civic Design, sono Ingegneria Civile, Architettura, Geografia, Scienze Sociali, Economia e Legge. Le lezioni sono in due gruppi. Il primo è il gruppo generale o di base, e comprende Storia del Civic Design, Principi del Civic Design, Principi di Landscape Design, Legislazione urbanistica e sulle case popolari, Principi di Ingegneria Civile, Economia fondiaria, Principi di Analisi Sociale, Principi di Analisi Geografica, Elementi di Statistica. Per quanto possibile esiste una correlazione fra questi corsi di lezioni e l’attività di laboratorio, e ai vari docenti può essere richiesto di fungere da consulenti esperti su problemi di laboratorio.
Vengono fornite lezioni avanzate sui seguenti soggetti: Teoria del Civic Design, Economia fondiaria, Scienze Sociali, Geografia, Statistica, Analisi del territorio. Gli studenti devono sostenere esami in due di queste materie, e l’intenzione è che i corsi debbano essere su base “tutoriale”, con la scelta della materia dipendente dal percorso di studi precedente. Per questo motivo, può essere presentata un’altra materia, anche non elencata sopra, se approvata dal corpo docente.
Il nuovo corso è attivo da due cicli, ed è un po’ presto per trarre conclusioni. Ma almeno questo va detto: l’interesse e entusiasmo degli studenti è molto aumentato e, se confrontato con quello degli altri anni, il lavoro è migliorato sia in qualità che in intensità. Dalla prossima sessione ci sposteremo in un nuovo edificio, che è probabilmente il primo ad essere progettato per l’insegnamento dell’urbanistica. Il massimo numero degli studenti frequentanti, sarà di quaranta. Di questi, la maggioranza sarà quasi certamente di laureati in architettura, con i geografi, forse, come secondo gruppo in ordine di importanza.
Quando in nuovo corsi si saranno consolidati sarà possibile intraprendere ricerca congiunta con gli altri dipartimenti, ammesso che siano resi disponibili fondi aggiuntivi. È in discussione un programma di ricerca nel campo delle case popolari. Le case popolari sono il più grande e difficile problema urbanistico in ogni paese. Noi vogliamo studiarlo da tre angolazioni: quella sociale, quella economica, quella fisica. Saranno coinvolti i Dipartimenti di Scienze Sociali, di economia e Civic Design.
In conclusione, deve essere ricordato che la Town Planning Review continuerà ad essere pubblicata dal Dipartimento di Civic Design, e la sua pubblicazione è una delle nostre funzioni più importanti.

(traduzione di Fabrizio Bottini)