Malesco

 

Altitudine: 764 metri

Frazioni: Finero - Zornasco

Superficie: 43,24 Km.q

Abitanti: 1488

Nome antico: Malescun

 

Di origine romana, è il centro più popolato della valle, ricco di bei palazzi e villette. Rivolto a nord, non è illuminato dal sole nei lunghi mesi invernali. Le piazze rompono il dedalo di viuzze creando squarci di luce che sono il luogo preferito dei turisti. Malesco è il regno della pietra ollare e vi si possono ancora vedere i resti delle antiche cave di pietra, usata anticamente per fabbricare suppellettili domestiche. Da Malesco attraverso la Val Loana, si può raggiungere l'area selvaggia più vasta d'Italia, il Parco Nazionale della Val Grande.

La Chiesa parrocchiale è dedicata ai SS. Pietro e Paolo e venna cstruita nella prima metà del XVIII secolo. Gli affreschi del coro e del presbiterio sono opera del milanese P.Molignani, che li realizzò nel 1768. Il coro è stato poi intarsiato da valenti artigiani vigezzini, il più noto dei quali è Antonio Rassiga di Crana. Accanto alla Parrocchiale è collocato l'Oratorio dedicato a San Bernardino, mentre, quasi adagiato sul greto del Melezzo, troviamo l'Oratorio della Madonna del Gabbio, edificato per venerare un' antica immagine dalla Madonna col Bambino affrescata su un pilone a difesa di un passaggio, poi distrutto dall'alluvione del 1978. All'entrata della frazione di Finero il monumento al Partigiano ricorda il ruolo che questo paese e l'intera Valle ebbero nella lotta di Liberazione.