TRAVERSATA DALL'ALPE CORTINO ALL'ALPE SCAREDI

(CON SALITA A LA CIMA, TESTA DEL MATER E CIMA FORNALETTI)
 
 

Questo itinerario è uno dei più remunerativi effettuabile in un solo giorno e si compie impiegando circa 6 ore. Evitando l'ascesa alle 3 cime il tempo di percorrenza può essere ridotto a ore, viceversa è possibile allungarlo di altre 1,5 ore includendo anche l'ascesa alla Cima del Laurasca (2193 m).

Da Malesco si prende la carrozzabile per la Val Loana e la si segue fino a raggiungere la cappelletta di Brei o del Sasso Broglio. Dopo circa 800 metri, sulla sinistra, evidenziata da un grosso cartello giallo, si incontra una grossa mulattiera. Si lascia l'auto e si prende questa mulattiera che attraverso un bosco di faggi, con ampi tornanti, in circa 45 minuti ci porta alla conca dell'Alpe Cortino (1491 m) dove è posto il rifugio Nigritella. Superato il rifugio, un ampio sentiero sale sul dorso della montagna fino a diventare sempre più piccolo. Lo si segue attraversando prati ricchi di mirtilli e rododendri per abbandonarlo quando diviene orizzontale, attaccando direttamente la vetta. In breve tempo si raggiunge La Cima (1810 m) dove è posta una croce in ferro. Da qui si prosegue in cresta verso la Testa del Mater (1846 m) già visibile da La Cima, seguendo tracce di sentiero e grossi blocchi di roccia.

La Cima e la Testa del Mater

Attraverso una larga depressione (detta il Bassetta) si raggiunge dapprima l'antecima e successivamente la cima vera e propria, costituita da un ampio pianoro, senza riferimenti su cui si stenta a capire quale sia il punto più alto. A questo punto il sentiero prosegue in discesa fino al valico della Forcola (1687 m). Qui è posto un quadrivio in quanto oltre al sentiero proveniente dal Mater, si trova sulla destra quello che scende in Val Loana (Le Fornaci e Fondighebbi), sulla sinistra quello che scende alla Valle di Finero e di fronte quello che ci porterà a Scaredi, seguendo l'indicazione Alpe Cortevecchia. Dalla Forcola si segue per un breve tratto il sentiero per l'Alpe Cortevecchia, si risale poi verso sinistra il pendio di erba e rododendri (si trovano anche grossi mirtilli e lamponi) e con tracce esigue si giunge in vetta alla Cima Fornaletti (1903 m).

La Forcola e le 3 cime (La Cima - Mater - Fornaletti)

Discendere a questo punto la dorsale della montagna, facendo attenzione ad eventuali tratti esposti, fino a riprendere il sentiero lasciato in precedenza. Si procede fino ad un bivio segnalato su di una pietra con vernice rossa e si prende la via a sinistra in salita, seguendo il filo di cresta, poi sempre seguendo le tracce a sinistra si intraprende la discesa verso l'Alpe Cortechiuso, percorrendo una traccia che nei punti più pericolosi è attrezzata con alcune corde fisse. In breve si giunge all'Alpe Cortechiuso (1883 m), recentemente ristrutturata ed adibita a rifugio sempre aperto. La presenza di una fontana ne fa un posto ideale per una sosta. Dietro all'alpeggio si segue il sentiero che ci porta ad una pietraia in direzione della Bocchetta di Cortechiuso (2030 m). Si sale su un ripido percorso ben segnato da tracce di vernice sulla pietraia fino alla bocchetta che non è riportata sulle cartine. Si tralascia il sentiero che prosegue in salita alla Cima Marsicce per prendere il sentiero Bove che discende in direzione dell'Alpe Scaredi. Poco sotto il sentiero è d'obbligo una deviazione al laghetto del Marmo, così chiamato perché circondato da calcari cristallini di colore bianco.

L'Alpe Cortechiuso e il laghetto del Marmo

Si prosegue in discesa tra prati e rocce costeggiando un'altro piccolo laghetto posto ai piedi del monte Laurasca, fino ad arrivare all'Alpe di Scaredi (1841 m). Da qui si procede all'Alpe Cortenuovo e si prende la ripida mulattiera che con innumerevoli gradoni ci porta a valle fino al torrente Loana. Dopo averlo attraversato se ne segue il greto fino a raggiungere la località di Fondigebbi (1256 m), dove tramite la carrozzabile è possibile raggiungere l'automobile.

La Cima del Laurasca
 
  

• Torna alla pagina delle escursioni