Itinerario nr. 23: la parte nord di Sacca Scardovar

(tempo previsto: mezza giornata)

Descrizione paesaggistico-naturalistica.

Sacca Scardovari è il più grande specchio acqueo del Delta veneto (3.800 Ha).

Situata nell'Isola della Donzella, è conterminata a sud dalla foce del Po di Gnocca, a N-E da quella del Po di Tolle-"Busa di Barricata" e ad Ovest da un argine con difesa in roccia, sopra il quale corre la bella strada panoramica di Sacca Scardovari (che, dopo la gita in canoa, vi consiglio di percorrere quanto prima).

Vi sono due grandi scanni, uno a nord (nei pressi della foce del Po di Tolle) ed uno a sud (nelle vicinanze della foce del Po di Gnocca) che la separano dall'Adriatico, con il quale comunica, comunque, mediante due bocche: una scavata recentemente a ridosso della foce del Po di Tolle (ricavata dal taglio dello Scanno nord di Sacca Scardovari) e l'altra delimitata dalle parti adiacenti i due scanni sopramenzionati.

E' in collegamento, inoltre, mediante un paradelo, con la riva sinistra del Po di Gnocca.

Sacca Scardovari è caratterizzata da acque molto pulite, che favoriscono la molluschicoltura. E' infatti una delle zone maggiormente battute dai vongolari; inoltre vi sono molti vivai con i tipici trespoli per mitili.

In alcuni punti vi sono anche diversi metri di profondità, per cui non c'è il rischio di finire in secca.

Non vi sono nemmeno significative barene; anche per questo assomiglia molto ad un grande lago.

Tenute presenti queste caratteristiche, essa è frequentata da anatre tuffatrici (le anatre tuffatrici sono quelle proprie delle acque aperte e marine; si differenziano dalle altre anatre, di superficie, per il fatto che corrono sulla superficie delle acque prima di spiccare il volo, mentre le seconde si levano direttamente in volo fuori dall'acqua), tra le quali menziono: morette, moriglioni e, quando fa freddo, anche quattrocchi. Vi sono anche "anatre con il becco a sega" (smerghi, durante gli inverni rigidi), svassi, tuffetti, Sterne e gabbiani. Tra questi ultimi segnalo i gabbiani corallini (il gabbiano coral­lino, Larus melanocephalus, è più grande e massiccio del Gabbiano comune, dal quale si differenzia per le zampe ed il becco rosso brillante, simile al colore del corallo, da cui il nome; capo nero con cappuccio che si estende sino alla nuca ed evidente cerchio orbitale bianco ininterrotto. Specie abbastanza rara nel resto d'Italia).Nei retroscanni, dove l'acqua è più bassa, si incontrano anche i limicoli. La Sacca di Scardovari ricade in Comune di Porto Tolle.

Percorso in auto.

Imbarco-sbarco.

Percorso ad anello, per cui imbarco e sbarco coincidono. Per raggiungere lo scivolo seguite le indicazioni sotto ripor­tate.

Giunti al termine della S.P.38, (vedasi itinerario nr. 17), proseguite, a destra, sulla strada arginale di Sacca Scardovari. Dopo circa un chilometro, sulla sinistra, noterete l'imbarco (vedasi foto nr. 280).

Percorso in canoa.

Sarebbe possibile "esplorare" la Sacca in diversi modi. Si potrebbe, per esempio, costeggiarne l'argine da nord a sud (dall'imbarco di questa escursione a quello dell'itinerario successivo); sarebbero 21 km. circa, però non varrebbe la pena fare tanta fatica, perché la parte più bella è quella dei retroscanni. Inoltre, la Sacca non è molto riparata dal vento e girarla in lungo ed in largo sarebbe poco agevole a causa del moto ondoso. Per questo motivo, quindi, ho ritenuto opportuno scegliere questi due percorsi, sufficientemente riparati dal vento e vicini agli scanni (più interessanti da un punto di vista naturalistico).

Ritornando all'itinerario in questione, dall'imbarco costeggiate la parte nord di Sacca Scardovari (mantenendola alla vostra sinistra). Incontrerete prima una specie di pontile, poi la bocca a mare recentemente scavata per favorire un maggior apporto di acqua marina all'interno della Sacca (vedasi foto nr. 281; sulla destra si può notare lo scanno).

Successivamente di fronte a voi vedrete lo Scanno nord di Sacca Scardovari ed alla vostra sinistra, dopo la difesa in roccia, una spiaggia che si continua sino alla foce di "Busa di Barricata" (vedasi foto nr. 282).

Puntate verso lo scanno (attraversate, quindi, la bocca a mare) e, raggiuntolo, pagaiate verso sud rasentando il retroscanno.Giunti nell'altra bocca a mare, sbarcate sullo scanno che avete appena affiancato; fate il bagno ed una passeggiata.

Per tornare alla scivolo di partenza rifate il percorso a ritroso.

visualizza foto foto nr. 278. Itinerario nr. 23: Sacca Scardovari, veduta dalla strada panoramica

 

visualizza foto foto nr. 279. Itinerario nr. 23: Sacca Scardovari, veduta dalla strada panoramica. Casa sommersa a causa della subsidenza

 

visualizza foto foto nr. 280. Itinerario nr. 23: la parte settentrionale di Sacca Scardovari, 'imbarco

 

visualizza foto foto nr. 281. Itinerario nr. 23: la parte settentrionale di Sacca Scardovari, la bocca a mare

 

visualizza foto foto nr. 282. Itinerario nr. 23: la parte settentrionale di Sacca Scardovari, la spiaggia tra la bocca a mare e la foce di "Busa Barricata"

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