DISCORSO DEL PORTAVOCE DEGLI "AMICI DEL PARCO DEL DELTA DEL PO" IN OCCASIONE DELLA MANIFESTAZIONE CONTRO IL TERMINAL GASIFERO (E GLI ALTRI PROBLEMI AMBIENTALI CHE METTONO A RISCHIO LA SALUTE DEL DELTA), TENUTASI AD ADRIA IL 23.02.02

<<Buongiorno a tutti, sono uno degli attivisti del coordinamento delle associazioni ambientaliste della provincia di Rovigo che si occupano delle problematiche ambientali dei nove Comuni del Parco del Delta del Po.

L'associazione si chiama Amici del Parco del Delta del Po e raggruppa il WWF di Rovigo, la LIPU di Adria, Legambiente di Rovigo, Italia Nostra di Rovigo, il Gruppo Iniziativa per l'ambiente di Porto Viro e due associazioni di "categoria", strettamente legate, comunque, all'ambiente, ossia l'associazione guide naturalistiche del Parco del Delta e l'associazione apicoltori del Delta.

Sembra paradossale che le associazioni ambientaliste debbano unire le loro forze per salvaguardare il Delta formando un coordinamento proprio quando è nato il Parco, eppure, mai il nostro territorio ha subito tante aggressioni in simultanea come sta accadendo ora.

I problemi si chiamano: terminal gasifero, naturalmente, ma anche  Villaggio Campeggio Discarica in località Forti di Polesine Camerini (un campeggio che dovrebbe sorgere sopra una discarica di due milioni di tonnellate di rifiuti), inceneritore  di rifiuti a Cassella di Porto Tolle, estrazione del metano, e Centrale Enel di Polesine Camerini.

Alcuni problemi sono solo sulla carta perché sono schifezze che si devono ancora realizzare. Altre, però, già esistono, come la Centrale di Polesine Camerini.

I responsabili di WWF, LIPU, Italia Nostra e Legambiente, in questo momento si trovano proprio nel municipio di Porto Tolle dove stanno discutendo la Valutazione di Impatto Ambientale del progetto orimulsion. Noi ambientalisti siamo stati gli unici a proporre le nostre osservazioni, critiche, naturalmente, a tale ennesimo insulto al territorio.

La domanda che mi faccio, che tutti noi qui presenti, credo, ci facciamo è: perché tutti questi progetti assurdi vengono fatti proprio nel Delta?

Queste le risposte che si possono dare:

-Vi è lo strapotere di colossi come Enel, ENI, Edison, capaci di influenzare amministrazioni locali e non solo.

-Vi sono migliaia di miliardi in ballo e grossi investimenti da fare.

-Qualche amministrazione locale può avere venduto il suo consenso alla realizzazione di tali opere in cambio di qualche piccola elargizione: un ponte, un palazzetto dello sport, un centro convegni.

-Si passa poi al grimaldello occupazionale: centinaia di posti di lavoro, benessere per tutti, lotta alla disoccupazione.

-Qualche politico locale, poi, forse, viene anche allettato con altre offerte affinché pérori la causa delle multinazionali, almeno questo si evince dalla cronaca di questi giorni.

-C'è poi la boccata d'ossigeno dell'ICI,  che può rimpinguare alcune casse comunali (per esempio sette sono i miliardi che Porto Tolle riceve dalla Centrale Enel).

La combinazione di tutti questi fattori porta al risultato che ai comuni cittadini tocca subire le conseguenze di tali scelte dissennate.

Abbiamo noi un vantaggio da tutto questo?

La Provincia di Rovigo, è risaputo, è il fanalino di coda del tanto sbandierato nord-est. La nostra industria può competere con quella di altre e ben più rinomate realtà?

Può Rovigo essere messa alla pari di Mestre, Padova, Vicenza, Treviso, sotto questo aspetto?

La risposta è no, ovviamente!

Eppure la nostra Provincia, a causa dell'inquinamento, e questi sono dati forniti dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, vanta il triste primato di avere il 5% di tumori in più rispetto al resto della Regione, rispetto, quindi, a realtà ben più industrializzate della nostra!

Ecco il vantaggio che abbiamo per avere accettato l'insediamento della centrale sul nostro territorio!

Ora, invece di riconvertirla a metano, come la legge prevede, la si vuole far funzionare con uno dei combustibili più pericolosi in circolazione: l'orimulsion, per l'appunto!

Il Polesine, tra l'altro, non beneficia nemmeno dell'energia che produce, ma la distribuisce al resto del paese. Lo stesso dicasi del gas che ci vuole portare l'Edison o quello che ci vuole portare via l'ENI.

Ecco, la vera realtà è che c'è chi ci considera terra di conquista, da depredare o da insozzare, tanto, penseranno i responsabili di tali colossi dell'energia, nel Delta del Po vi è la più bassa densità abitativa d'Italia, pochi sono gli abitanti che, al limite, rischiano la vita o la salute, rispetto ad un quartiere di Milano, per esempio, che da solo ha la stessa popolazione, probabilmente, di mezzo Delta!

E' ora che noi diciamo basta a questa colonizzazione, è ora che noi diciamo no ai conquistadores. Il Delta ha già dato!

E' ora che il Delta raccolga, ma in termini di sviluppo diverso, ecocompatibile, nel rispetto dell'ambiente, in sintonia con un Parco che un po' alla volta inizia a fare dei passi avanti, incentivando il turismo, la pesca, l'agricoltura, attività che fanno parte della nostra storia e delle nostre tradizioni.

Non ci dobbiamo più far illudere da miraggi come sono, invece, questi progetti per i quali oggi siamo qui a lottare!>>