Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 2 Gennaio 2002: <<ROSOLINA. Il capogruppo di minoranza Mazzucco. "Il Piano particolareggiato non rispetta la legge 63". La normativa prevede recuperi, non nuove costruzioni>>

Prisca Mazzucco, capogruppo della lista di centrosinistra "Governare per Rosolina", approfondisce le ragioni che hanno portato lei e Antonio Bertaglia ad abbandonare l'aula consiliare, per non partecipare alla votazione dell'ordine del giorno relativo alla dichiarazione di interesse pubblico del Piano Particolareggiato della ditta Rosinvest srl, da attuarsi in Rosolina Mare.

Mazzucco è ferma nei suoi dubbi sulla legittimità dell'operazione, per lei in contrasto con la norma, e afferma testualmente: "Il tipo di intervento proposto è in Variante non solo al Piano Regolatore di Rosolina, ma anche al Piano d'Area, che è di livello superiore. Dubbi di legittimità - ribadisce - ce ne sono, ed anche motivi per esprimere voto contrario".

L'abbandono dell'aula, era stato stigmatizzato con estrema durezza dall'assessore all'Urbanistica, Giancarlo Degrandis, che aveva preso la parola "semplicemente per definire incomprensibile l'atteggiamento dei rappresentanti di Governare per Rosolina".

Prisca Mazzucco sulla "questione interesse pubblico" della ditta Rosinvest srl, afferma: "Nulla da dire sul tipo di intervento, che va a dotare l'area di attrezzature sportive e ricreative. E' un intervento senza dubbio studiato e pensato. Ma qui - precisa - si tratta di chiedere l'interesse pubblico ai sensi della Legge 23/1999, che, all'articolo 1, parla di riqualificazione urbanistica ed edilizia, di riordino di insediamenti esistenti, che lì mancano. La Legge parla poi di riuso di aree dismesse, e neppure questo è il caso in questione. Queste invece, che sono oggetto del Piano Particolareggiato presentato dalla ditta Rosinvest srl - precisa- sono aree di ambito delle dune consolidate boscate, quindi area di pregio e tutela ambientale".

Poi la capogruppo di "Governare per Rosolina", afferma che la richiesta della Rosinvest "appare in contrasto con l'oggetto della Legge 23, che non parla di aree di quel tipo, ma di aree già edificate o agricole in via residuale. Pertanto nell'applicazione della predetta Legge al Piano Particolareggiato presentato vediamo una grande forzatura della Legge stessa".

Dopo aver parlato della necessità di una verifica preventiva, Mazzucco prosegue: "La Legge 23, poi, prevede una edificazione molto limitata, mentre invece il progetto della Rosinvest prevede un fabbricato a ristorante, uno a bar, servizi igienici, spogliatoi, biglietteria, Ufficio informazioni, Pronto soccorso, oltre a una piscina piccola e ad una grande, campi da bocce, da tennis e parcheggio, il tutto nella zona posta fra via delle Petunie e via dei Lauri a Rosolina Mare".

Le conclusioni di Mazzucco: "Il tipo di intervento - ribadisco - è in Variante non solo al Piano Regolatore di Rosolina, ma anche al Piano d'Area, che è di livello superiore. Fondati dubbi di legittimità quindi. Secondo noi - conclude - è necessario rivedere preventivamente il Piano d'Area. D'altro canto -continua - scorgiamo pure la necessità di rivedere anche il nostro Strumento Urbanistico, che non prevede spazi adeguati per alcuni impianti sportivi e ricreativi, e ciò proprio per dare fiato alla zona".

Infine critiche vengono da Mazzucco anche alla convenzione (di cui si chiede: "Per quanto tempo è valida?"), che avrebbe dovuto prevedere dettagli più precisi sull'uso degli impianti, non solo da parte delle Istituzioni scolastiche, ma anche delle Associazioni sportive e culturali o altre, operanti nel territorio comunale.

Trattasi, insomma, dell'ennesima cementificazione in zona protetta (nota degli Amici del Parco)