Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 7 Febbraio 2002: <<L'INTERVENTO. La posizione dell'Ascom sul terminal gasifero (e non solo)

L'Edison ha in progetto la costruzione di un mega impianto per il deposito di 250.000 metri cubi di gas metano, sostenuto da una piattaforma marina larga 365 metri per 56.

Tale realizzazione è stata inserita nel Patto Territoriale sottoscritto dalla stessa Edison. L'accordo prevedeva: una ricaduta positiva sull'ambiente, lo sviluppo industriale e l'occupazione; che le condutture siano sottomarine o sotterranee; che l'Edison informasse in maniera trasparente gli Enti locali ed i cittadini; che le modalità di costituzione delle servitù di passaggio, le indennità di espropriazione ed il posizionamento delle condotte avvenissero previo accordo con le Organizzazioni professionali di categoria; finanziamenti e contributi per lo sviluppo socio-economico dell'area; condizioni agevolate di acquisto del metano da parte degli utenti polesani.

Era inoltre previsto che tale investimento servisse a metanizzare la centrale di Polesine Camerini e quindi di abbattere notevolmente l'inquinamento dell'area deltizia.

Il Consiglio Direttivo dell'Ascom Confcommercio di Rovigo ritiene che tali premesse inserite nel Patto Territoriale non vengano rispettate dall'Edison in quanto a causa di tale insediamento si prevedono: pesanti ricadute negative sulle attività turistiche, commerciali e anche dei servizi di Rosolina Mare, Albarella e del Parco Regionale Veneto del Delta del Po; condizionamento di tutte le attività di diporto e di quelle legate alla pesca, con pesanti effetti sugli interventi da poco realizzati e su quelli in realizzazione; minima occupazione nell'impianto per quanto riguarda le risorse umane locali (circa 50 occupati); intasamento del traffico mercantile della zona con notevoli pericoli; inquinamento in quanto il gas metano verrà portato a -160° utilizzando acqua marina che ritornerà nel mare a bassa temperatura e con aggiunta di ipoclorito di sodio. Ciò farà venir meno una delle principali condizioni inserite nell'accordo che prevedeva la "conservazione dell'ambiente naturale". Ulteriore conseguenza negativa potrebbe rivelarsi il danno sia alle coltivazioni dei mitili.

L'Edison ha chiesto la dichiarazione di pubblica utilità al Ministero dei Lavori Pubblici, superando, sia negli aspetti decisionali che informativi, gli Enti Locali ed i cittadini polesani e con ciò non osservando uno degli elementi fondamentali inseriti nel Patto; vale a dire la "trasparenza di informazione" che doveva appunto coinvolgere Enti Locali e cittadini polesani.

Il direttivo dell'Ascom polesana, verificata la similare negativa esperienza dell'insediamento della Centrale termoelettrica di Polesine Camerini ed i pessimi rapporti tra l'Enel e la comunità di Porto Tolle; che nonostante il pubblico impegno dell'Enel per rendere meno inquinante la Centrale, la stessa per un puro calcolo economico, ha deciso di utilizzare un materiale altamente inquinante come l'orimulsion, con ciò incidendo sicuramente sull'andamento crescente delle malattie dell'apparato respiratorio e sull'aumento della mortalità (dati OMS); ritiene ipotizzabile il ripetersi di situazioni negative analoghe anche con l'impianto dell'Edison e pertanto chiede agli Enti Locali, al Consorzio di Sviluppo, alla Regione ed al Governo di rivedere l'ipotesi di realizzazione del Terminal gasiero e di obbligare l'Enel alla metanizzazione della Centrale di Polesine Camerini.