Da "Il Resto del Carlino-cronache di Rovigo" del 09.02.02: <<Porto Tolle. Pescatori in allarme per l'orimulsion>>

Grido di allarme per il progetto dell'Enel riguardante la centrale di Porto Tolle, da parte delle 3 centrali cooperative della Pesca (Lega Pesca, Federcoopesca e Agci pesca). «I pescatori dell'Emilia Romagna, in merito al progetto Enel di riconversione della centrale di Porto Tolle – si legge nel comunicato a firma dei 3 presidenti Giovanni Fucci, Luca Bernardi e Roberto Minguzzi – che prevederebbe l'utilizzo del combustibile orimulsion anziché il ciclo combinato alimentato a gas naturale, come precedentemente sottoscritto e definito e sicuramente meno vantaggioso, esprimono la loro totale contrarietà per il drammatico riscontro che potrebbe verificarsi in mare, sia in termini di scarichi volatili della combustione, sia per l'eventuale transito e scarico del prodotto (un incidente di scarico può determinare la desertificazione dell'alto Adriatico: un litro di orimulsion è capace di distruggere per anni un'area di oltre 10.000 mq). Abbiamo contattato esperti e ricercatori che ci hanno documentato come l'orimulsion sia oggi considerato a livello internazionale come 'combustibile pesante' al alto contenuto di solfuri, alta concentrazione di tracce di metalli e in particolare di vanadio, nichel e mercurio, che lo rendono potenzialmente cancerogeno ed estremamente pericoloso da un punto di vista ambientale. «La logica conseguenza è quindi la constatazione di potenziale impatto di inquinanti, che, liberati nell'aria, ricadono sia sui territori costieri che in mare, con le tragiche conseguenze ambientali che tutti possono valutare. I rischi derivano anche dal trasporto dello stesso, in quanto, in caso di dispersione in mare, gli effetti sulla fauna non si conoscono e un suo recupero sarebbe reso estremamente difficile dal fatto che l'orimulsion non galleggia, ma si presenta a circa 70-80 cm. dal pelo d'acqua sino a depositarsi nei fondali. Invitiamo le istituzioni dell'Emilia Romagna e del Veneto, il Parco del Delta, le associazioni di categoria ad assumersi la responsabilità di pretendere dall'Enel una riconversione della centrale di Porto Tolle in termini ambientali