Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 10 Gennaio 2002: <<Centrale Enel di Polesine Camerini. Prima si farà la valutazione di ...>>

Prima si farà la valutazione di impatto ambientale e poi i soggetti interessati alla centrale di Polesine Camerini si riuniranno per analizzarla. È questo il risultato del vertice di ieri in Regione, alla presenza dell'assessore regionale all'ambiente Renato Chisso, che è servito per fare il punto sul progetto di ambientalizzazione della centrale Enel ad orimulsion. Oltre a Chisso erano presenti i rappresentanti del Comune di Porto Tolle, della Provincia, dei sindacati Cgil, Cisl e Uil, i consiglieri regionali polesani e l'amministratore delegato dell'Enel Antonino Craparotta. «Il problema della centrale - ha spiegato Chisso affiancato dalla collega Isi Coppola - va risolto mantenendo i livelli occupazionali e facendo in modo che il processo di verifica di una presenza così importante all'interno del Parco del Delta porti ad un equilibrio di carattere ambientale che non sia solo formale ma anche culturale e concreto. Intendiamo supportare una Valutazione di impatto ambientale che deve essere puntuale sul piano tecnico, ma scevra da vincoli amministrativi che dipendono da disposizioni che possono essere modificate». L'Enel ha ribadito che il metano non può essere utilizzato e che i lavori dell'ambientalizzazione potranno concludersi a metà del 2004, in modo tale da produrre nel 2007 energia ai valori attuali, ma con emissioni molto più basse (da meno 65 a meno 88 per cento degli attuali) e inferiori ai limiti che entreranno in vigore dal prossimo anno. L'investimento è di 361 milioni di euro. L'Enel in Veneto produce 4591 megawatt (il 15 per cento del totale nazionale) dei quali 2640 a Polesine Camerini, 841 con gli impianti idroelettrici e il resto con le centrali di Fusina e Marghera. «Attendiamo la valutazione di impatto ambientale dalla Regione sull'orimulsion - precisa Giampietro Gregnanin, segretario provinciale della Uil - Nel 2003 entreranno già in vigore le nuove direttive europee in materia di inquinamento. Aspettiamo la valutazione tecnica e poi vedremo. Quello che è emerso è che il nuovo combustibile, secondo l'Enel, ridurrà fortemente le emissioni». I rappresentati dei lavoratori tornano a segnalare l'importanza di mantenere anche i livelli occupazionali.

«Ci è stato detto che la centrale non può essere riconvertita a metano - dice Luciano Milan, segretario provinciale della Cgil - Il progetto offre garanzie dal punto di vista ambientale. Ora aspettiamo la valutazione di impatto ambientale, poi ci sarà il tavolo specifico. È iniziato il percorso con tutti i soggetti interessati per garantire lavoro e ambiente».