Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 12 Febbraio 2002: <<Il parere di ASSINDUSTRIA sul terminal>>

«Il terminal della Edison per la lavorazione del gas liquido, in programma in mare al largo delle coste polesane, potrà essere realizzato solo nel rispetto delle regole, quindi nel rispetto delle leggi e degli accordi sottoscritti», è quanto afferma il presidente di Assindustria, Stefano Catozzo (foto). «Immaginare - aggiunge - una scorciatoia è impossibile. D'altra parte non è pensabile per l'economia locale che l'esecuzione di una così importante infrastruttura non generi occasioni di lavoro e di sviluppo per il territorio, utilizzando anche imprese locali nella realizzazione e preparando idonee figure professionali per la gestione e per la manutenzione. Contro il terminal gasiero c'è invece una parte molto attiva che oppone veti dimostrando di sottovalutare i meccanismi previsti di controllo e le potenziali ricadute positive, e disconoscendo l'importanza strategica per il Paese di un simile investimento».

«Il gas naturale - prosegue - alias metano è diventato il combustibile primario sia per l'uso domestico che industriale nonché per la produzione di energia elettrica. Fino ad ora due sono i modi di approvvigionamento: l'estrazione dal sottosuolo e l'acquisto all'estero tramite gasdotti. Il terminal al largo del Delta rappresenta una terza modalità: trasporto via mare allo stato liquido e gasificazione nel terminal, con possibilità di approvvigionamento decisamente più ampia e diversificabile. Questa diversificazione è assolutamente strategica, essendo l'Italia massima importatrice, al fine di assicurare la continuità dell'erogazione del gas e di avere maggior forza contrattuale per non essere strozzati nelle trattative di acquisti all'estero».

Per fronteggiare i rischi di black-out la legge Obiettivo nazionale punta anche sulla realizzazione del terminal al largo di Rovigo. E in merito a ciò Assindustria «si fa carico di esprimere un parere in dissonanza dai criteri di valutazione di altre espressioni del territorio, perché l'interesse generale suggerisce un atteggiamento attento ai dati oggettivi. Le autorizzazioni in merito sono oggi di competenza dello Stato e della Regione Veneto e l'iter è in fase avanzata di perfezionamento. L'Edison ha tuttavia illustrato anche in sedi istituzionali polesane il proprio progetto, accettando di sottoscrivere degli impegni in loco, sia in un protocollo aggiuntivo al Patto territoriale, sia in un protocollo d'intesa con le organizzazioni dei sindacati dei lavoratori. Quest'ultimo documento è stato firmato in sede Assindustria Rovigo, circostanza che rende Assindustria impegnata sia al rispetto degli obblighi a favore dei territori sia al rispetto dei diritti dell'azienda. In queste settimane si sono levate voci contro l'impianto anche da parte di pubblici amministratori, i quali hanno dato da vedere di essere convinti che il sogno della gente sia un ritorno ai tempi di Tarzan nella giungla, quando con un urlo era possibile spostare mandrie di elefanti da un punto all'altro del bosco. Invece ci sono oggi leggi e regole per tutti».