Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 12 Febbraio 2003 : <<ROSOLINA. Gli operatori incompresi e soli nella difesa dell'ambiente per il loro settore. Dagli imprenditori del turismo un secco "no" all'inceneritore >>
L'ipotesi di insediamento di un termovalorizzatore (termine più nobile per definire un mero inceneritore di rifiuti), nel Parco del Delta del Po, magari a Porto Tolle visto che in passato la Giunta Broggio, caduta anzitempo, si era dichiarata disposta ad accoglierlo, ha causato un'ondata di "no" nel Polesine orientale. Tra le reazioni più pronte quelle della Giunta Mengoli a Rosolina, particolarmente sensibile all'ambiente vista la sua vocazione turistica. Attendiste sono invece parse quelle espresse dai partiti.Decise e negative, invece, le reazioni del mondo turistico, che nel territorio di Rosolina fattura quasi l'intero ammontare del turismo polesano. In prima fila l'isola di Albarella, in cui Sante Casini, manager cui è affidata la responsabilità della ricettività isolana, dichiara: "L'ipotesi avanzata dal sindaco di Rovigo, Avezzù, di allocare un termovalorizzatore a Porto Tolle, mi fa pensare alle conseguenze, oltre che di impatto visivo, anche in termini di salute per il futuro dell'area. Dal punto di vista turistico il parere non può essere favorevole. Andrebbero trovati siti più adeguati. Non posso affermare di conoscere molto bene la questione, nè di avere idee esatte sulle dimensioni del termovalorizzatore, nè su che cosa produca, ma con un trattamento di rifiuti in atto, immagino che l'area non sarebbe al top della salubrità. Quando promozioniamo le nostre località balneari ai vari saloni turistici ci si "lava la bocca" magnificando l'area del Parco, area che va protetta e che invece viene sempre più spesso aggredita".Ancora più duro il commento di Bruno Cassoli, amministratore della Società che gestisce il Gran Delta Hotel di Rosolina: "Mi sembra che i politici manchino di coerenza. E' stata promulgata dalla Regione Veneto la legge 33, legge quadro per il turismo, che ritengo buona per valorizzare il settore. Poi però si permettono la permanenza nel Parco della Centrale di Polesine Camerini, si destinano 370 ettari a zona portuale, si pensa ad un terminal gasiero di fronte alle nostre coste. E' una situazione avvilente per chi ha fatto e fa investimenti nel turismo, e per l'Europa che ha finanziato parecchi investimenti".Infine Bruno Sacchiero, il "decano" degli agenti immobiliari di Rosolina Mare: "L'Italia è piena di spiagge, ma il Delta è unico. Il turismo è una risorsa incredibile, che porta benessere senza inquinare. Ancora però tanti politici sembrano non essersene resi conto: non siamo mai stati considerati neanche dalla Provincia, che non ha mai avuto attenzione per il turismo. Vorrei vedere se queste proposte venissero avanzate in Alto Adige: là sì hanno capito l'importanza del turismo e lo difendono e lo valorizzano in tutti i modi. Noi invece no. Da ricordare poi che i fumi di Porto Tolle non inquinano solo Porto Tolle, ma tutto il Delta. Siamo pronti però a far sentire la nostra voce: di proteste ne abbiamo fatte anche in passato ed ancora, se necessario, ne faremo!"