Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 14 Febbraio 2002:<<ARIANO POLESINE. Sottoscritto il contratto con la Binnie Black per lo strumento di tutela dell’area protetta .Piano per gestire il Parco .Regolamentazione per lo sviluppo delle varie zone senza introdurre altri vincoli>>

È stato sottoscritto nella sede dell'Ente parco regionale Veneto Delta del Po, ad Ariano Polesine, il contratto per la realizzazione da parte della Binnie Black & Veatch di Londra (vincitrice della gara comunitaria e dotata dell'esperienza sul Delta del Danubio, patrimonio dell'unmanità secondo l'Unesco) in 10 mesi del Piano del Parco, strumento indispensabile per tutelare l'area protetta del Delta, garantendo nello stesso tempo uno sviluppo razionale, ordinato, ecocompatibile di tutto il territorio in sintonia con il Ptrc senza introdurre vincoli superiori a quelli già esistenti e accettati nel vigente Piano d'area.

Il contratto, che prevede una spesa di 392.502,24 euro è stato sottoscritto dall'avv. Stefano Danieli e dal prof. Graham Thompson: esso contiene gli obiettivi che si intendono raggiungere con il Piano del Parco e i tempi della sua attuazione. "Il primo e più importante obiettivo - ha detto Stefano Danieli - riguarda la perimetrazione definitiva dell'area del Parco, devo poi aggiungere la zonizzazione e l'articolazione delle superfici comprese nel perimetro in aree di salvaguardia e di sviluppo, i perimetri delle zone archeologiche, la distinzione tra biotopi a seconda che debbano essere lasciati prevalentemente all'evoluzione naturale ovvero che possano essere soggetti a trasformazioni orientate o ancora a gestione conservativa".

Sono inserite particolari citazioni riguardanti le aree che devono accogliere attrezzature o infrastrutture per utilizzazioni collettive dei beni; gli edifici esistenti e le aree da destinare a sede delle attività dell'Ente Parco o ad altri usi pubblici, conseguenti con le finalità del Parco; il censimento di tutti gli edifici di pregio ambientale-storico-artistico e relative categorie di intervento; interventi di conservazione, riqualificazione, restauro e recupero da operarsi; le specifiche misure di tutela e risanamento dei corpi idrici.

La Società inglese sarà impegnata anche a realizzare un Sistema informativo geografico (Gis) del territorio che sarà utilizzato dall'Ente Parco come strumento dinamico per la gestione dell'area e degli interventi oltrechè per la formazione ed informazione del pubblico.

I risultati delle varie fasi del lavoro saranno analizzati dai Responsabili dell'Ente parco i quali potranno dare consigli, presentare osservazioni, indicare soluzioni ai vari problemi dell'area". L'Ente Parco consulterà le istituzioni, le sssociazioni, gli enti che sono interessati alla salvaguardia del Delta del Po in un quadro di sviluppo che rispetti le caratteristiche del territorio. "Non sarà quindi un piano calato dall'alto - ha detto Danieli - ma sarà il risultato delle più profonde conoscenze di quanti operano, soprattutto a livello locale, per un futuro di crescita di tutto il Delta del Po".