Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 14 Novembre 2001: <<PORTO TOLLE. Vertice sulla centrale. Comune e Provincia attaccano la Regione. Ancora assente all’incontro a Roma>>

«L'atteggiamento della Regione Veneto ha fatto in modo che mai incontro al Ministero abbia avuto un esito più negativo». Gianni Vidali, vicesindaco e assessore del comune di Porto Tolle, non usa mezzi termini per descrivere l'andamento del confronto sulla centrale di Polesine Camerini tenutosi a Roma con il sottosegretario on. Dell'Elce.

«Nell'occasione in cui si poteva discutere del miglioramento del progetto di ambientalizzazione presentato ad agosto, la Regione Veneto - precisa Vidali - ha inviato solo un tecnico, l'ingegner Morandi che non aveva deleghe di natura "politica", ma soltanto di carattere tecnico. La Regione aveva deciso di non partecipare per effetto della previsione di modifica della legge regionale e della valutazione d'impatto ambientale. Il sottosegretario alle attività produttive è rimasto profondamente deluso dell'atteggiamento della Regione Veneto e si è impegnato a farsi carico di un rapporto diretto con il presidente Galan e con l'assessore Chisso, che doveva essere presente a Roma, perchè la Regione Veneto si assuma le proprie responsabilità in ordine all'ambientalizzazione della Centrale».

Nel corso del vertice (al quale ha partecipato anche l'onorevole Franco Grotto) è stato preso in esame il nuovo progetto dell'Enel che prevede una sensibile diminuzione delle emissioni in atmosfera. Un progetto migliorativo, dunque, che ha trovato l'appoggio della Provincia.

«È un progetto complesso - dice il presidente della Provincia Federico Saccardin - ma ora bisogna intervenire in fretta anche per rispondere alle richieste dei cittadini. L'atteggiamento della Regione è davvero incomprensibile, il Governo vuole chiedere chiarimenti a Venezia. Se la giunta regionale vuole chiudere l'impianto di Polesine Camerini lo deve dire chiaramente, noi non ci stiamo. Anche il sottosegretario ha detto che vuole salvare l'impianto e che l'atteggiamento della Regione è di bassa cucina politica».

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