Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 15 Febbraio 2002: <<ENERGIA. L’amministratore delegato di Edison gas illustra il progetto del terminal . "Ecco i vantaggi per il territorio". Dieci miliardi di lire per lo sviluppo e agevolazioni a residenti e imprese>>

Il Polesine avrà anche dei vantaggi dalla realizzazione del terminal a Porto Levante. Lo ribadisce l'amministratore delegato di Edison Gas Giulio Paini. «L'associazione temporanea d'impresa che realizzerà l'impianto sta già lavorando alla preparazione del cantiere - assicura il dirigente - Questo progetto è frutto di approfonditi studi e ricerche che hanno già comportato decine di migliaia di ore di lavoro. Abbiamo chiesto al presidente del Consorzio di Sviluppo di avviare le procedure previste dal Protocollo aggiuntivo firmato nel 1999 tra Edison e il Consorzio in qualità di soggetto responsabile del Patto territoriale. Quest'ultimo è stato sottoscritto da circa 160 tra enti locali, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali e imprese».

Il progetto del terminal è stato incluso nel Patto con la motivazione che "l'impianto rappresenta una notevole occasione per lo sviluppo dell'area polesana, in linea con gli obiettivi di crescita produttiva ecocompatibile e di incremento dell'occupazione".

«Edison - spiega Paini - ha firmato un protocollo aggiuntivo che prevede innanzitutto tutte le garanzie di informazione, sicurezza e rispetto ambientale. Oltre ai consueti strumenti istituzionali, sono previsti l'istituzione di un osservatorio per monitorare le fasi di realizzazione del progetto e forme di cooperazione con le associazioni di categoria e i sindacati. Ma la parte più qualificante riguarda la gestione delle ricadute economiche sul territorio. Infatti il protocollo prevede condizioni di miglior favore nell'acquisto del gas per gli utenti del territorio della provincia di Rovigo; un diritto di prelazione nell'acquisto del metano rigassificato nel terminale per i distretti industriali del Veneto; la disponibilità della Edison Gas a collaborare con le amministrazioni locali nell'attività di commercializzazione e distribuzione del gas e l'impegno ad assicurare la promozione del territorio polesano, mediante contributi e finanziamenti ad iniziative per lo sviluppo socio economico dell'area, nonché per l'aggiornamento tecnologico delle imprese locali, per un importo di 10 miliardi di lire».

L'Edison ribadisce poi la sua attenzione al mondo produttivo polesano.

«La nostra attenzione alle imprese locali è massima - aggiunge Paini - e non solo per la partecipazione ai lavori. Tutte le imprese locali, infatti, potranno godere i vantaggi di disporre di energia competitiva, e ciò consentirà di creare ulteriore sviluppo ed occupazione. Per quanto riguarda il turismo, va ribadito che l'impianto da terra non si vede. Si colloca ad oltre 15 chilometri dalla costa, alla quale sarà collegato da un gasdotto che correrà sotto il fondo del mare e quindi sarà altrettanto invisibile. Non produrrà nessuna emissione, non provocherà alcuna forma di inquinamento delle acque, perché mai dovrebbe avere un impatto sul turismo e sulle altre attività economiche della zona?».

Edison, che per il gasdotto del terminal attende solo il decreto di pubblica utilità, interviene anche sui progetti per l'estrazione del gas dai giacimenti in Alto Adriatico.

«Questo progetto - conclude Paini - non potrà realizzarsi se non disporrà di tecnologie e di sistemi di controlli tali da dare le più assolute garanzie di avere impatto zero sull'ambiente».