Compatti a fianco di Luca
Bellotti nel contrastare l'Enel e bloccare l'impiego dell'orimulsion,
favorendo uno sviluppo alternativo nel Delta del Po. In
una conferenza stampa la Casa delle Libertà (Marangon
per Forza Italia, Astolfi per la Lega Nord, Chendi per il
Nuovo Psi e Bellotti per An) ha espresso l'univoco
apprezzamento per l'iniziativa parlamentare dell'onorevole
Luca Bellotti (An) che nel corso del dibattito alla
Camera sul decreto "salvacentrali" ha
presentato e fatto votare un emendamento che inserisce l'impianto
di Polesine Camerini nella riserva energetica nazionale.
«Siamo completamente d'accordo con l'iniziativa di
Bellotti - ha detto Nello Chendi, segretario provinciale
del Nuovo Psi -. È stata un'iniziativa intelligente con
l'atteggiamento arrogante dell'Enel e la posizione supina
che mantiene il centrosinistra. Bisogna rendersi conto
che la situazione è cambiata e lo scenario non è più
quello di 30 anni fa. L'Enel continua a fare i propri
interessi e tenta in ogni modo di aggirare leggi e
disposizioni, nazionali e regionali. Ora non può far più
finta di nulla ed è importante che Polesine Camerini sia
stato inserito nella riserva energetica. Questo potrebbe
sbarrare il campo all'impiego dell'orimulsion perchè non
crediamo che l'Enel affronti un investimento di 1000
miliardi se poi dovrà chiudere la centrale entro il 2015.
Oltretutto, noi ci siamo sempre battuti per la
riconversione a metano e questa è la strada da seguire».
Sulla stessa lunghezza d'onda il segretario provinciale
della Lega Nord Andrea Astolfi. «È necessario fare
chiarezza su quanto è successo e sottolineare la
coerenza della Casa della Libertà con quanto è sempre
stato sostenuto davanti ai cittadini bassopolesani:
contro l'orimulsion e ottenere un termine certo per la
dismissione della centrale. L'emendamento è stato
volutamente provocatorio ed ha messo in luce le
contraddizioni del sistema e della grande lobby che fa
capo all'Enel. L'ente ora è disincentivato a procedere
all'ambientalizzazione ad orimulsion e quindi, tenendo
conto delle esigenze energetiche nazionali, bisogna
prendere decisioni diverse, anche da parte del Governo
che deve tenere conto, e lo sta facendo, delle nostre
richieste. Non bisogna essere supini all'Enel». Quindi
Luca Bellotti. «Sono fiducioso sull'approvazione
definitiva dell'emendamento (il decreto dovrà essere
convertito in legge entro il 23 febbraio e quindi
difficilmente al Senato sarà modificato pena un ritorno
alla Camera, ndr.) che delinea uno scenario diverso
rispetto al passato. Basta con le promesse in Polesine da
parte del centrosinistra che poi a Roma faceva il
contrario. Addirittura ora cercando di appropriarsi del
successo ottenuto in Parlamento. Incredibile. Bisogna
agire a favore dei cittadini e l'Enel si sta rendendo
conto che il vento è cambiato. Ambiente, sviluppo e
occupazione ora hanno una diversa valenza e bisogna
pensare a un nuovo modello economico armonico, sensato e
rispettoso delle esigenze dei cittadini». |