La Camera dei Deputati ha
approvato il decreto "salvacentrali" che
riguarda, tra le altre, la centrale Enel di Porto Tolle.
In sede locale il dibattito e le posizioni delle forze
politiche sono state ampliamente riportate dalla stampa
ed i lavori parlamentari sono agli atti e quindi
verificabili da chiunque. Mi pare importante rilevare che
il decreto in discussione è stato convertito in legge,
con due modifiche e integrazioni sostanziali. La prima:
vengono resi più stringenti i controlli delle emissioni
in atmosfera ed il monitoraggio dell'aria circostante ai
fini di una migliore tutela della salute delle persone e
dell'ambiente. La seconda: per la prima volta è stato
inserito in legge un termine temporale per definire la
durata della nuova centrale ambientalizzata. Non si parla
dell'anno di chiusura ma la legge ribadisce il valore
ambientale del Delta e riconosce l'incoerenza della
ubicazione di una centrale termoelettrica all'interno di
una area protetta quale è il delta del Po. Ora si apre
un'altra pagina che i polesani devono saper scrivere
insieme. Abbiamo detto che l'area oggi utilizzata dalla
centrale va riconvertita per un utilizzo più coerente
con la vocazione ambientale di quel territorio. Ma,
concretamente, cosa vogliamo farne di quell'area tra 10/12
anni, quando l'Enel avrà dismesso la centrale? Questo è
il tema sul quale aprire un grande dibattito e questa è
la sfida che riguarda tutto il Polesine. A tal proposito
penso ad un concorso internazionale di idee da proporre
con due obiettivi chiari: primo, far conoscere il Delta
in Europa e nel mondo, creare relazioni con le università
e con i luoghi della ricerca, entrare in un circuito
largo, liberarci da un certo "provincialismo";
secondo, raccogliere idee, proposte, progetti che
rappresentino il meglio della vivacità, della inventiva,
della coniugazione moderna tra uomo e territorio, tra
produzione e risorse, tra economia e ambiente. L'ambiente
è la prima ricchezza di cui dispone il Polesine e il
nostro modello di sviluppo non può prescindere dalla
tutela dell'ambiente, dalla sua valorizzazione e quindi
da un utilizzo economico ed occupazionale di questo
straordinario fattore. Forse la partita è soltanto all'inizio
e, ancora una volta, occorre lavorare insieme. on.
Gabriele Frigato Margherita |