Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 17.02.03: <<ADRIA. SABATO 23 FEBBRAIO. Maggioranza contro il terminal. I partiti della coalizione al governo aderiscono ufficialmente alla manifestazione>>

Conferenza stampa anomala dei capogruppo di maggioranza nell'ufficio del primo cittadino di Adria, Sandro Gino Spinello.

"Mi rendo conto che la cosa è strana ma, il momento, lo richiede. Vi comunico che aderiremo alla manifestazione di sabato prossimo contro il terminal. Una decisione non della giunta ma della intera maggioranza, con valenza politica ben precisa. La nostra è una scelta di coerenza. Alcuni di quelli che prima erano con noi ora hanno abbassato la guardia. Sono pronti a scendere a trattative. Noi rifiutiamo questa logica. Significa che 30 anni di estrazioni incontrollate non ci hanno insegnato niente. La nostra vuole essere un'iniziativa politica forte. Basti ricordare quello che è accaduto a Monfalcone. I cittadini riuscirono a far valere i loro diritti. Se questo terminal ha peregrinato lungo tutta la dorsale adriatica, da nord a sud, sino a giungere da noi, se nessuno l'ha voluto ci deve essere un motivo".

Per Dante Bordin "la questione è molto semplice. Molti hanno cambiato parere, cosa gravissima. Visto che il progetto non è stato modificato, cosa può essere mutato. Forse si sono convinti che l'Edison ha ragione. Ma la maggioranza del Comune di Adria su questa scottante questione è coerente. Non so perché gli altri abbiano cambiato parere".

Per Roberto Giolo di Rifondazione Comunista "le prospettive future del nostro territorio non sono legate agli insediamenti di grossi nuclei industriali ma alla valorizzazione del turismo, dell'ambiente, dell'agricoltura e della pesca. Questa struttura è in contrasto con tali prospettive. E' una vera e propria bomba".

Per Claudio Albertin dei Ds "siamo qui a difendere il nostro territorio. Tutti usano dei toni troppo morbidi. Anche la stessa Provincia. Ci parlano di futura ricchezza. Ma se nessuno ha voluto finora tale struttura un motivo ci deve pur essere. Perché non costruirlo vicino a Rovigo o in alternativa nelle vicinanze delle coste romagnole visto che li arriverà il gas".

Livio Crepaldi, Ppi, ritiene opportuno puntualizzare che "la nostra è un lotta a favore della popolazione. I cittadini devono essere ulteriormente informati. Deve essere chiesta una riunione straordinaria del consiglio Provinciale dove la verità venga finalmente a galla. Ognuno si deve assumere le proprie responsabilità". Per Aldo Varolo infine "bisogna dare delle risposte ai cittadini. Si sta decidendo il destino del nostro territorio. Non siamo sudditi di nessuno".