Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 18 Gennaio 2002: <<TURISMO. Illustrato il quadro dei finanziamenti disponibili per lo sviluppo veneto nel settore e questo territorio è in prima fila. Il Delta è la carta in più del Polesine. Entro febbraio dovranno essere presentati i progetti per ottenere i fondi della Comunità europea>>

Polesine, il futuro del turismo è nell'Asse. Precisamente nell'Asse 3, come è stata battezzata dagli euroburocrati di Bruxelles la nuova "linea di credito" comunitaria che fino al 2006 sosterrà le iniziative di valorizzazione del turismo e del patrimonio culturale ed ambientale gestite dalla Regione per conto dell'Unione Europea.

Una partita importante, che per il Veneto mette in gioco la bellezza di 3 mila 700 miliardi di lire di risorse comunitarie destinate ad interventi di recupero ed incentivo dei flussi turistici. «Dopo i tragici fatti di settembre si assiste ad una riscoperta del cosiddetto turismo di prossimità, al rilancio di luoghi ed itinerari vicini», ha osservato ieri mattina a Monselice Nadia Qualarsa, presidente della sesta commissione regionale, illustrando insieme all'assessore veneto al Turismo Floriano Pra i contenuti delle nuove "linee di credito" comunitarie.

Un'opportunità, quella comunitaria, che per il Polesine assume significati del tutto particolari, essendo quella rodigina l'unica provincia veneta quasi per intero coperta dall'ombrello di finanziamenti elargiti da Bruxelles.

«La partita - ha sottolineato Pra - è di quelle che si possono considerare storiche, perché per il turismo l'obiettivo 2 riserva quasi 94 milioni e mezzo di euro di contributi pubblici, accompagnati da quasi 206 milioni di euro di compartecipazione privata. Gli enti locali dovranno partire in fretta con le progettualità, che verranno valutate e approvate direttamente dalla Regione».

Ed è proprio sulla capacità progettuale degli enti pubblici che si giocherà la sfida più importante: già per la fine di febbraio Comuni, Aziende di promozione turistica, comunità montane e consorzi di tutto il Veneto dovranno presentare in Regione i progetti delle opere per le quali intendono ottenere i finanziamenti. Requisiti indispensabili saranno la immediata "cantierabilità" e l'inserimento degli interventi in appositi percorsi di valorizzazione di intere fasce di territorio.

Tra le provvidenze in arrivo dalla Comunità europea ve ne sono di specificamente rivolte al recupero dell'arredo urbano. «Un'occasione irripetibile - ha sottolineato Pra -, che potrà ben essere abbinata alla valorizzazione turistica del territorio».

A facilitare le cose, per il Polesine, contribuirà la presenza del Parco del Delta, che figura tra le aree protette alle quali verranno destinati dei punteggi "di riguardo" nelle graduatorie definitive in base alle quali saranno ripartiti i fondi.