Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 22 Novembre 2001: <<PORTO TOLLE. Centrale Enel. Ambientalizzazione Governo d'accordo. Marzano ha risposto a Grotto>>

Roma

NOSTRA REDAZIONE

C'è «un notevole interesse» del governo per l'adeguamento della centrale termoelettrica di Polesine Camerini, considerata «la sua valenza strategica» nel soddisfacimento della domanda nazionale di energia e per «i riflessi di salvaguardia ambientale e di miglioramento socioeconomico» del territorio. Lo assicura il ministro delle Attività produttive, Antonio Marzano, che ieri, a Montecitorio, ha risposto ad un'interrogazione del deputato socialista Franco Grotto.

La risposta di Marzano riassume la storia recente della centrale di Porto Tolle, già oggetto di un programma di adeguamento ambientale predisposto nel 1994 e realizzato entro il 1999 per due delle quattro sezioni previste. Il 3 agosto 2000, ricorda il ministro, l'Enel produzione ha presentato un nuovo progetto, che consentirebbe all'impianto di essere «più competitivo sotto l'aspetto economico e più affidabile sotto il profilo ambientale». Nel febbraio di quest'anno, il ministero dell'Ambiente ha chiesto la Valutazione di impatto ambientale (Via) e in settembre l'Enel, oltre ad annunciare l'avvio di questa indagine, ha proposto ulteriori modifiche al progetto, «migliorative», per ridurre le emissioni inquinanti fino a livelli «inferiori a quelli previsti dalle norme vigenti». L'ultima data ricordata dal ministro è molto vicina nel tempo: per il 13 novembre, il ministero delle Attività produttive ha convocato una riunione con i rappresentanti di tutti gli enti locali coinvolti, «anche al fine di una conferma della posizione favorevole al progetto di modifica della centrale». Quindi l'interesse dell'esecutivo c'è. Conclude Marzano: «Tutte queste azioni, attraverso un lungo percorso, evidenziano il notevole interesse del governo per la realizzazione del progetto, stante la sua valenza strategica per il soddisfacimento del fabbisogno nazionale di energia elettrica e per i riflessi di salvaguardia ambientale e di miglioramento socio-economico di cui il territorio interessato potrà beneficiare».

Grotto, in sede di replica, prende atto «delle dichiarazioni di impegno da parte del ministro e, quindi, del governo». E ricorda che la Regione Veneto ha assoggettato il territorio del Delta del Po, dove sorge la centrale, «a particolari norme di tutela e salvaguardia ambientale». Tuttavia, «l'impianto continua ad essere alimentato ad olio combustibile denso e da qualche anno l'Enel utilizza combustibile della peggior specie». Infatti, nelle aree circostanti, «si registrano episodi di ricaduta al suolo di residui oleosi con danni alle colture agricole», mentre l'unico sistema di rilevamento della qualità dell'aria «è quello realizzato dall'Enel stessa». Il parlamentare, infine, denuncia «il ritardo» della Regione Veneto, che «non si è neppure presentata al tavolo ministeriale del 13 novembre».

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