Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 22 Settembre 2001: <<Centrale ENEL. "Come è possibile che l'unico sistema ...">>.

«Come è possibile che l'unico sistema di controllo sulle emissioni prodotte dalla centrale di Polesine Camerini sia affidato all'Enel?» È una delle tante richieste che l'onorevole Franco Grotto, Sdi, ha inserito nella sua interrogazione ai ministri di Industria, Ambiente e Sanità, affinché al più presto venga ripresa in mano la vicenda dell'ambientalizzazione del sito energetico di Porto Tolle. Grotto chiede che venga convocato un Tavolo specifico con tutti i soggetti interessati che porti ad un protocollo che fissi i tempi di adeguamento della centrale, il coinvolgimento più diretto delle strutture pubbliche sui sistemi di monitoraggio dell'aria e quindi una valutazione dell'impatto sulla salute della popolazione.«L'ultimo incontro su questo tema - ha detto ieri l'onorevole Grotto affiancato dal segretario provinciale del Sdi Gianni Nonnato - risale al marzo scorso, è cambiato il Governo e a Porto Tolle si continua a bruciare combustibile molto inquinante. Non dimentichiamoci che in Basso Polesine c'è un'alta incidenza dei tumori. Vogliamo anche capire a che punto è il piano di investimento di 540 miliardi annunciato dall'Enel. Rispetto a quanto concordato nel marzo scorso l'Enel non ha ancora avviato la manutenzione sull'impianto e il gruppo ambientalizzata non è stato utilizzato. E così la riduzione dei fumi dal camino praticamente non c'è. Insomma, a Polesine Camerini si continua ad usare olio combustibile poco pregiato».Nel precisare che si è ancora in attesa della Via sul piano Enel, Grotto ha anche ricordato un recente articolo del quotidiano "Il sole 24 Ore" nel quale si elencavano tutti i progetti dell'azienda ma stranamente mancava quello di Polesine Camerini. «Su tutta questa vicenda - ha attaccato Grotto - la Regione ha precise responsabilità. Basta andare a Porto Tolle e vedere quanto densi siano i fumi della centrale». L'onorevole Grotto, infine, chiede ai Ministeri se ci sono studi sull'Orimulsion, il combustibile che dovrebbe essere utilizzato a Porto Tolle. «Chiedo se non si ritiene necessario - conclude Grotto - determinare prima di verificare qualsiasi ipotesi di conversione dell'impianto, i limiti di emissioni atmosferiche, in relazione alle specificità territoriali, al di là del tipo di combustibile che si intende utilizzare».

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