Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 24 Febbraio 2002: <<Riceviamo e pubblichiamo la lettera...L'intervento sull'orimulsion dell'esponente portotollese di Rifondazione Comunista di Porto Tolle>>

Riceviamo e pubblicamo la lettera inviata da Luigi Pizzo in riferimento all'articolo apparso sul Gazzettino martedì scorso.

Scrivo questa lettera in riferimento all'articolo di cronaca sulla riunione tenutasi in una trattoria di Polesine Camerini da parte della giunta portotollese sulla "bontà" dell'orimulsion che "dovrebbe" alimentare la centrale Enel.

Leggendo l'articolo traspare che l'uscita della giunta e del sindaco sia stata coronata da successo e che alla fine della riunione tutti i presenti siano rimasti soddisfatti. Si dà il caso che io fossi presente e ho avuto la sincera sensazione che le cose siano andate esattamente al contrario. Tanta è stata la difficoltà in cui il sindaco è incappata che sono dovuti intervenire tutti gli assessori presenti (mancavano Stoppa e Mancin) per fare quadrato, ed il "superassessore" Sissa ha dovuto metterci "del suo" per tentare di riportare la situazione sotto controllo.

Anche un sindacalista della Fnle-Cgil ha tentato di portare acqua al mulino dell'amministrazione, ma questi era probabilmente troppo attento alla difesa dell'Enel, e la cosa non gli è riuscita affatto. Ma quello che più sorprende dell'articolo (sarei curioso di conoscere la vostra fonte, visto che in quell'occasione non si è notata la presenza della stampa) è che non si fa un minimo accenno a quello che invece è stato il filo conduttore di una discussione che è durata più di tre ore, cioè di una sfiducia sempre maggiore verso le istituzioni pubbliche Arpav e Ulss.

Nel contempo c'è stata una critica non tanto velata verso l'amministrazione colpevole di immobilismo o quanto meno di non affrontare certe problematiche dovute alle ricadute di piogge acide. Oltre a questo c'è stata una denuncia forte e precisa, con tanto di nomi e cognomi, da parte di almeno tre agricoltori del luogo nei confronti dell'Enel, e anche in questo caso gli amministratori erano rei di averli lasciati soli. Ma in quell'assemblea non ci sono state solo contestazioni e polemiche, i cittadini hanno dato indicazioni di buon senso, se questa amministrazione ne vuol far tesoro.

Primo. Se è vero come si è sostenuto in quell'occasione che nulla è stato deciso, perché non si predispone un referendum tra la popolazione portotollese?

Secondo. Le numerose inadempienze dell'Enel in tutti questi anni hanno fatto venir meno nei cittadini ogni fiducia verso questo ente oggi privatizzato. Pertanto in qualsiasi futura occasione dove si configuri un qualsivoglia malfunzionamento della centrale, questa amministrazione è disposta a sobbarcarsi ogni denuncia sia politica che giuridica, dando un segnale preciso in difesa della propria cittadinanza?