Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 25 Aprile 2002: <<PORTO VIRO.Su Ca’ Cappello la commissione regionale preferisce aspettare ancora. Rinvio sull'area portuale. Il vicesindaco Geremia Gennari non vuole commentare la vicenda>>

E' sfumata nel nulla la lunga attesa degli amministratori portoviresi, in particolare del vicesindaco ed assessore all'Urbanistica ed all'Industria, Geremia Gennari, che ha caratterizzato la giornata di ieri.

La Commissione tecnica regionale, riunita in Venezia, che aveva all'ordine del giorno, fra altri argomenti, anche l'esame della Variante al Prg di Donada, relativa Piano di settore dell'area portuale di Cā Cappello, in Comune di Porto Viro, non č infatti riuscita ad esaurire detto ordine del giorno e l'importante questione portovirese, non č stata trattata. Rinviata quindi, a data da destinarsi, la discussione sulla copiosa documentazione inviata al Dipartimento Urbanistico della Regione Veneto dal Comune di Porto Viro, giā nel mese di agosto dello scorso anno. La pratica era stata licenziata con voto unanime dei presenti al consiglio comunale, in quanto la minoranza di "Nuova cittā" aveva rifiutato di partecipare alla votazione, motivando questa sua scelta con questioni procedurali. La Variante, se approvata dalla Ctr, dovrebbe passare poi, per l'approvazione definitiva, all'esame della Giunta Regionale ed essere quindi finalmente pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione.

L'attesa per questo passaggio del progetto in Commissione tecnica, č molto avvertita a Porto Viro. La sua approvazione porterebbe, infatti, alla realizzazione di un sogno a lungo accarezzato dal Comune di Donada prima, ed ora da quello di Porto Viro: poter disporre di un'area portuale di ben 370 ettari, localizzata in un luogo giā deputato per vocazione ad essere area portuale, se č vero che, come rilevato dall'assessore all'Urbanistica, Gennari, ben prima del decreto del Presidente della Giunta Regionale Veneto, Giancarlo Galan, che la riconosceva ufficialmente zona portuale, lungo l'asta navigabile del Po di Levante, si erano insediate industrie su circa 100 ettari. L'ampliamento effettivo, quindi, come pių volte dichiarato dalla stesso vicesindaco, riguarderebbe circa 270 ettari. L'iter del progetto, predisposto dagli architetti Marietto Laurenti ed Elisabetta Callegaro, prima di approdare in Consiglio comunale, era passato attraverso un'apposita riunione, quasi una "conferenza dei servizi" tenutasi il 19 giugno 2001. Ad essa avevano partecipato ben 9 rappresentanti di Enti ed Istituzioni, ed il parere sul Piano di settore dell'Area portuale, come riferito a suo tempo dal vicesindaco Gennari, era stato "un parere sostanzialmente positivo con raccomandazioni soprattutto relative alla compatibilitā tra gli insediamenti portuali e industriali e l'ambiente". Non va sottaciuta, d'altra parte, la contrarietā alla Variante degli ambientalisti di Legambiente, Wwf e Amici del Parco, che si oppongono alla sua approvazione.Al ritorno da Venezia, dopo un lungo pomeriggio di inutile attesa, infine, nessun commento č venuto da parte del vicesindaco Gennari.