Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 28 Ottobre 2001: <<CARABINIERI. L’operazione di tutela dell’ambiente è scattata a Papozze al termine di una lunga serie di appostamenti e pedinamenti. L’area posta sotto sequestro. Estrazione abusiva, due arresti. In manette gli operai di una ditta che commercia ghiaia. In serata incendio ad una pala meccanica>>.

Estraevano ghiaia da una golena del Po. Dietro le sbarre sono finiti due operai, Luigi Trappella, trentenne di Taglio di Po, e Luca Cipriani, diciannovenne di Adria. Gli arresti sono stati eseguiti dai carabinieri della stazione di Papozze, del Nucleo operativo radiomobile di Adria e del Nucleo tutela dell'ambiente di Venezia.I militari dell'Arma, che stavano svolgendo da tempo le indagini coordinate dal pubblico ministero Sabrina Duò, hanno sorpreso uno dei due mentre stava scavando con una pala meccanica, l'altro invece alla guida di un camion dove veniva caricata la sabbia. I due sono dipendenti di una ditta della zona addetta alla lavorazione, commercio e trasporto di materiale ghiaioso, nei confronti della quale sono in corso accertamenti. Il legale rappresentante, un trevigiano, è stato comunque denunciato a piede libero per concorso in furto e danneggiamento, e deturpamento dell'area protetta. Il danno ambientale è ingente. Gli investigatori hanno rilevato che sono state prelevate numerose migliaia di metri cubi di ghiaia e che il furto nell'area, ora posta sotto sequestro, avveniva da tempo. Secondo i militari dell'Arma lo scavo abusivo in quella determinata zona potrebbe provocare, in un momento di piena del fiume Po, l'indebolimento degli argini che potrebbero così tracimare. Per questo i carabinieri avevano avviato un'indagine appena avevano avuto le prime segnalazioni di quel che stava accadendo. Gli investigatori hanno iniziato un'attività di appostamenti e pedinamenti, quindi, venerdì pomeriggio, hanno deciso di far scattare il blitz. I due operai sono stati bloccati, accompagnati in caserma per l'identificazione e poi associati alla casa circondariale di Rovigo a disposizione dell'autorità giudiziaria. Per gli inquirenti, queste escavazioni avrebbero potuto provocare uno squilibrio idraulico del Po non indifferente e un deturpamento consistente in una zona che si trova all'interno del Parco del Delta.

In serata i Vigili del fuoco sono dovuti intervenire, sempre vicino all'area posta sotto sequestro,per un principio d'incendio ad una pala meccanica. I danni sembrano limitati, ma pare che si tratti di un incendio doloso. Sul fatto indagano i carabinieri.

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