Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 20.9.2000: <<Porto Tolle. In vista un "termovalorizzatore" a Cassella. Stoppa: "Basta a questi ambientalisti che con firme, proteste e quant'altro, bloccano tutto>>.

A due anni dalla bocciatura del termovalorizzatore di pneumatici, l'Amministrazione comunale sta seriamente valutando la possibilità di installare un nuovo e diverso termovalorizzatore a Cassella.

La notizia, in qualche modo, era già stata anticipata dall'assessore Danilo Stoppa in occasione della discussione della convenzione per il villaggio turistico di Forti. Fustigando quanti <<per mesi hanno sostenuto che il terrazzamento era un'iniziativa contro l'ambiente>>.

Stoppa aveva allargato il discorso all'intero mondo ambientalista perché <<siamo al punto che ogni iniziativa viene bloccata in nome dell'ambiente e della salute: bisogna smetterla con questi personaggi>> (no comment! Nota degli Amici del Parco) per poi entrare in tema: <<Da anni si lavora per riciclare i rifiuti (con una raccolta differenziata che nel 1999 ha toccato il 3,13%, Porto Tolle è però agli ultimi posti provinciali ndr) e chiudere le discariche, ma il Polesine non è ancora riuscito a dotarsi di un inceneritore.

Bisogna dire basta a questi ambientalisti che, con firme, proteste e quant'altro bloccano tutto. Nel Delta ci sono ambientalisti da strapazzo (no comment! Nota degli Amici del Parco), che vogliono il Parco del Delta mentre ci sono troppi disoccupati e gente che va a lavorare fuori comune. Per questo l'Amministrazione comunale non si sottrarrà alle sue responsabilità per cercare uno sviluppo>>.

A quanto è dato sapere, una delegazione comunale accompagnata dagli imprenditori interessati all'iniziativa, si sarebbe recata a Riccione dove, <<a 200 metri dall'Acquafan>>, ci sarebbe un termovalorizzatore simile a quello che si vorrebbe installare in un'azienda agricola a Cassella.

Visita a parte, mancano per ora conferme istituzionali, ma Andrea Siviero, uno dei titolari dell'azienda agricola interessata all'iniziativa, ci ha dato per certi i seguenti elementi: il termovalorizzatore, che con la sua capacità di 50 mila tonnellate sarebbe di modeste dimensioni, utilizzerebbe la frazione umida (scarti alimentari, sfalci d'erba, ecc.) proveniente dalla raccolta differenziata per produrre elettricità ed acqua ad alta temperatura che verrebbe dirottata verso un impianto florovivaistico per dar la possibilità di far crescere un indotto.

Le due attività assieme, così, darebbero un centinaio di posti di lavoro mentre viene escluso qualsiasi problema per l'ambiente sia in termini di ricadute che di odori (figurarsi! Nota degli Amici del Parco).

I vantaggi per il Comune, detto dell'occupazione, sarebbero poi in termini di maggiori entrare Ici, di una <<responsabilizzazione>> verso il problema dei rifiuti perché, viceversa, l'impianto potrebbe finire nei comuni limitrofi.

Insomma, c'è una gara per accaparrarsi un impianto cui, smentite le voci di paese secondo cui si sarebbe trattato di un puro e semplice inceneritore di rifiuti, al momento Porto Tolle non sarebbe in grado di fornire neppure un chilogrammo di combustibile.

(Ottima osservazione! Nota degli Amici del Parco)

Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 22.9.2000: <<Porto Tolle. Replica all'assessore Stoppa. "Ambientalisti colpevoli di pensare alla salute". Mancone boccia l'ipotesi del termovalorizzatore e indica la strada pulita per lo sviluppo>>.

Alle dichiarazioni dell'assessore comunale di Porto Tolle Danilo Stoppa, riportate mercoledì scorso, replica Angelo Mancone della Legambiente Veneto.

<<Quando si dice: sparare nel mucchio! L'assessore di Porto Tolle, Danilo Stoppa per sostenere una sua tesi, se la prende con "certi ambientalisti". Che modo di far politica è questo che addita nemici vaghi e alimenta confusione, senza fare alcun passo per avviare un confronto fra tesi diverse per capire qual'è il vantaggio per la comunità locale? Stoppa sta forse invitando all'intolleranza verso chi sostiene le tesi ambientaliste con quel suo "bisogna smetterla"? E con chi si dovrebbe smetterla poi? Con chi agisce in nome di "ambiente e salute"? Cose da nulla, a quanto pare, per Stoppa. E passi per l'ambiente, ma non credo che ai cittadini di Porto Tolle non stia a cuore la propria salute.Molto più fruttuoso sarebbe avviare un confronto sui contenuti delle proposte.

Quella del termovalorizzatore, come si dice pudicamente adesso, è una proposta che molte imprese vanno facendo da tempo in tanti Comuni del Veneto, approfittando di una tendenza degli amministratori a privilegiare la fase finale dello smaltimento, piuttosto che le priorità indicate dal Decreto 22/97 (il decreto legislativo "Ronchi" sui rifiuti; nota degli Amici del Parco).

Attratti da qualche lira (sempre più benvenuta in tempi di scarse finanze) molti Comuni si stanno candidando, le imprese di fronte a tante offerte avranno buon gioco ad abbassare i risarcimenti ai Comuni, che si troveranno un impianto su cui i controlli rischiano di essere scarsi o nulli e un piatto di lenticchie.

Gli impianti di incenerimento non vanno demonizzati, poiché una frazione di rifiuti non selezionati rimarrà anche dopo la migliore raccolta differenziata. Il problema è fare la raccolta differenziata: Porto Tolle ha raggiunto il 3%, l'assessore Stoppa sa che oggi decine di Comuni del Veneto hanno già superato il 50% (con punte del 70%) e dopo un anno di applicazione hanno già contenuto i costi al di sotto di quelli praticati finora con i cassonetti? L'assessore Stoppa ricorderà che i limiti progressivi del Decreto 22 sono il 15% e poi dal prossimo anno il 25%. Come si pensa di raggiungerli?

Il Comune di Porto Tolle affronti con istituzioni e associazioni questo problema, poi ci sarà tempo per discutere di impianti (e comunque su scala ben più grande di quella comunale o intercomunale). Nelle sue argomentazioni poi appare la solita contrapposizione fra ambiente e sviluppo. Sono anni che di questa contrapposizione non parlano più gli imprenditori più avveduti del Veneto. Tanti di essi sanno che il fattore di competizione è la qualità ambientale delle merci, dei servizi e con queste caratteristiche si vince sul mercato.

Mi spiace che un Comune che ho sempre guardato con interesse, un assessore come Stoppa con cui ho avuto vari dissensi, ma che credo sia preoccupato delle sorti della sua terra, non si accorgano delle opportunità che al loro territorio possono presentarsi intraprendendo una strada finora guardata con disprezzo.

Gli ambientalisti possono rappresentare una risorsa più di solerti e ben nascosti suggeritori>>.

(Ottime riflessioni! Nota degli Amici del Parco)

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