Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 21.11.2000: <<Riceviamo e pubblichiamo Egregio ...(Lettera di Vincenzo Mancin, consigliere comunale Verde di Porto Viro, nonché "Amico del Parco")>>

Riceviamo e pubblichiamo

Egregio presidente del Parco del Delta del Po Franco Mainardi, pur non espressamente invitato, nè come consigliere comunale di Porto Viro, nè come membri della Comunità del Parco, cosa di una certa gravità e scorrettenza in quanto il suo è un ente pubblico con riferimento al territorio dei comuni del Delta del Po, ero presente all'incontro che recentemente si è tenuto presso il Centro Turistico Nautico di Porto Viro. La prima uscita pubblica dell'Ente da lei presieduto era attesa, ma devo dire che, anche tra i miei interlocutori, il logo che è stato presentato non ha entusiasmato. Ma forse questo non ha molta importanza visto che la grande partecipazione all'incontro ha mostrato quanta attesa ci sia per il Parco del Delta del Po del Veneto, in forte ritardo rispetto all'Emilia Romagna e bisognoso di recuperare il tempo perso in cavilli o per attendere l'Amministrazione comunale di Porto Tolle che continua a non partecipare con i propri rappresentanti anche se la minoranza consigliare ha un orientamento diverso.

La mia intenzione è di aprire un dialogo costruttivo non solo con il Consiglio e l'Esecutivo del Parco, ma anche con la Commissione scientifica e la stessa Comunità del Parco che, a quanto mi consta, non è mai stata riunita. L'aspetto positivo di questo incontro sta nell'aver spiegato le possibiltà di finanziamenti comunitari per quelle attività che un Parco attira: turismo, cultura, agricoltura naturale e biologica (pronunciata con tanta difficoltà), pesca, recupero ambientale, architettonico, archeologico e gli altri settori che sono di supporto all'attività dei circa 75.000 abitanti dei comuni del Delta. Assolutamente negativo, invece, il non aver considerato l'ecocompatibilità, e di aver presentato il Parco del Delta del Po agli operatori del business come una possibilità in più per ottenere agevolazioni, distogliendo il tutto dall'ambiente che è l'essenza stessa del Parco. Invece, l'ecosistema del Delta del Po (uomini, animali, terra, aria e acqua), unico in Italia e uno dei due in Europa, è la miglior risorsa che dobbiamo valorizzare ma, soprattutto, preservare. Lei è stato accusato dagli Amici del Parco di essere un teste della difesa in un processo per la caccia nel Parco, è stato invitato dal Comitato contro il terminal gasiero e non si è presentato per dare contributo per contrastare un progetto che si vuole realizzare di fronte al Parco e con grosse tubature che attraverseranno le valli, non ha quindi preso posizione sulle ipotesi di termovalorizzatore a Cassella di Porto Tolle e sulle due bifamiliari progettate nella pineta di S.Giusto a Donada di Porto Viro. La mia speranza è che al più presto Lei organizzi un incontro sull'Ambiente e sulla interregionalità del Parco del Delta perchè non si può continuare a pensare ad un Parco del Delta del Po diviso: il grande fiume è unico con il suo Delta che sfocia nel mare Adriatico suscitando magari timori nelle popolazioni dando prova della sua potenza ma anche della sua maestosità.

Vincenzo Mancin

torna all'home page