Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 22.11.2000: <<AMICI DEL PARCO. "La salute non ha prezzo"»

È degli Amici del Parco la prima reazione alla notizia dell'ennesima ricaduta oleosa su Pila dovuta alle emissioni della centrale Enel di Polesine Camerini. «Esprimiamo la nostra solidarietà alla popolazione giustamente preoccupata dal fenomeno - esordisce Fabio Roccato, il portavoce del coordinamento che riunisce tutte le associazioni ambientaliste presenti nel Delta - e stigmatizziamo perciò l'atteggiamento superficiale con cui l'Enel sembra valutare il problema, riducendolo a una semplice questione economica».

Così gli Amici del Parco ricordano che analoghi episodi registrati anche a Polesine Camerini e Boccasette e oggetto di una recente interrogazione parlamentare, è l'aver appreso che il combustibile che dovrebbe sostituire quello attualmente in uso, potrebbe essere più dannoso. «È assurdo - tuona Roccato - tutto ciò capita sulla pelle di tutti noi, come se niente fosse, tanto è solo una questione di... soldi, indennizzi, premi assicurativi più o meno corposi. La salute deve essere un bene non monetizzabile o mercanteggiabile, nemmeno dietro lo spauracchio della perdita di posti di lavoro. Un'Enel a metano è troppo costosa? Devono farne le spese i polmoni degli abitanti del Delta? Il territorio non ha forse dato abbastanza in termini di danni ambientali in nome del fabbisogno nazionale di produzione energetica? Che siano altre comunità e altri ambienti a pagarne il dazio».

Uno sfogo, questo, che viene rafforzato dalla constatazione che «in Italia non si vuole iniziare a sviluppare la produzione di centrali ad energie rinnovabili (solare, eolica, maree) e non inquinanti - conclude - ma ci si ostina a usare combustibili fossili. Almeno a turno, altre zone del paese dovrebbero fare i conti con il rovescio della medaglia. I danni lamentati dalle donne di Pila sulle loro lenzuola sono, in fin dei conti, il male minore rispetto a quelli che gli alveoli di tutti noi, da Pila ad Adria e ben più in là, subiscono continuamente, contribuendo ad innalzare la triste lista degli ammalati di tumore e allergie».

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