Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del18.3.2001: <<PORTO TOLLE. Costituito un comitato che difende le ragioni per il termovalorizzatore. Prima sviluppo, poi ambiente. Porterà 100 posti di lavoro, più introiti Ici, acqua calda per l’agricoltura>>

Il Delta è veramente la terra delle contraddizioni. Fatto forse unico nella storia, si sarebbe infatti costituito un comitato a favore della realizzazione di un termovalorizzazione quando ancora all'orizzonte non si vede un movimento d'opinione contrario all'impianto.

Altra cosa singolare è che la sede di questo comitato corrisponde all'indirizzo di Andrea Siviero, l'imprenditore che la scorsa estate aveva fatto trapelare le prime notizie. Nei giorni scorsi si è avuto il primo atto formale del "Comitato per la realizzazione del termovalorizzatore": un volantino in cui, replicando ad una lettera di Danilo Trombin degli Amici del Parco "e a tutti coloro che si ritengono ambientalisti della domenica", viene rivendicato il diritto di mettere in evidenza anche gli aspetti positivi dell'iniziativa.

"L'Amministrazione comunale - recita il volantino - si è dimostrata più ambientalista degli stessi ambientalisti che si oppongono a tutte le idee che credono vadano a danneggiare il così detto Parco inventato da loro. La proposta del termovalorizzatore è stata studiata e valutata a fondo basandosi esclusivamente sulle proposte degli ambientalisti portate in Parlamento dal Ministero dell'Ambiente ed approvate". I vantaggi derivanti dalla realizzazione dell'impianto sono quantificati in occupazione (circa 100 posti di lavoro), Ici in entrata per le casse comunali, energia elettrica a basso costo, acqua calda per serre o per il riscaldamento. "Il Parco - continua la nota - esiste già da cinque anni senza la nostra approvazione: che cosa ha portato?".

A supportare la tesi che il Parco significhi regresso invece di progresso, il Comitato per la realizzazione del termovalorizzatore porta tre esempi: "I cacciatori, sono sempre esistiti, hanno sempre cacciato nel nostro territorio e ora, a casa loro, vengono trattati come extracomunitari senza permesso"; "la centrale termoelettrica di Polesine Camerini ha portato molti vantaggi al territorio: ora gli ambientalisti la vogliono chiudere, mandando a casa 400 famiglie solo perché gli aironi bianchi e grigi, le anatre, le folaghe, le nutrie, le bisce d'acqua e quant'altro devono nidificare e procreare alla faccia degli onesti lavoratori che hanno creato e vissuto questo nostro territorio"; "l'Eni, ha avuto tutte le autorizzazioni per l'estrazione del metano in Adriatico, di fronte alle foci del Po; il nostro Comune vorrebbe realizzare un villaggio turistico ed ha trovato un Ente che lo ha bocciato".

Per chiudere degnamente un intervento che lascia ai margini il termovalorizzatore, il Comitato se la prende con tutto il mondo ambientalista: "Siamo stanchi di tutte le affermazioni di coloro che non hanno a cuore il bene del nostro territorio offendendo la nostra intelligenza. Se tutti questi progetti penalizzano la presenza di un parco, dobbiamo dire che nel 1966 lo Stato doveva lasciarci l'acqua, così venivamo a pescare ed ad ammirare gli animali che abitano questo territorio, voluto e chiamato parco dagli Ambientalisti".

(No comment! Nota degli Amici del Parco)

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