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Cathédrale de Lausanne (Svizzera)




 Organo Cattedrale di Losanna - Prospetto
"E' stato di recente inaugurato un grandissimo organo (5 tastiere, doppia consolle) nella Cattedrale di Losanna (in Svizzera), costruito dall'organaro americano Charles B. FISK (op. 120).
La particolarità dello strumento è che la "cassa" è stata disegnata da Giorgetto Giugiaro risultando "progetto vincitore" di un concorso internazionale.
Da non credere, vero? .. Tra automobili, tram, pendolini e via discorrendo nel sito di Giugiaro c'è anche il disegno dell'organo.
Che effetto fa? Aspetto commenti."


Alcuni giorni or sono abbiamo ricevuto questa cortese posta elettronica da parte del carissimo amico, il Prof. Graziano Fronzuto, il quale, con avveduta sapienza, ha gettato un interessante sasso nello stagno delle organistiche cose, ponendo un quesito che, al di là della stringata esteriorità, va a pescare in profondità in un aspetto spesso poco discusso dell'organo, ossia la sua "estetica".
In effetti la componente estetica di un organo è quella che, indubitabilmente, colpisce, senza intermediari e senza pietà, nell'immediatezza di uno sguardo rivolto alla cantoria dal mortale che si rechi in una chiesa, sia esso turista curioso o fedele devoto. In una parola: è l'effetto che crea nella gente a prescindere dal fatto che esso suoni oppure no.
Dobbiamo dire, prima di tutto e per sgomberare il campo da ogni equivoco, che qui si entra in un campo dove le parole "bello", "brutto", "carino" e via discorrendo assumono significati e valenze particolari assolutamente differenti per ciascuna persona. D'altra parte, anche in questo caso il saggio detto popolare "Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace." sfonda le porte aperte dell'ovvietà e del risaputo, fermo purtuttavia restando che in questa frase si delega ad entità perlomeno astratte la decisione su "ciò che è bello" in modo assoluto, assumendo a valenza universale, e nel contempo particolare, un giudizio che non potrà mai essere assolutamente condivisibile.
Detto questo, da quando ci occupiamo di organi -e sono ormai trentacinque anni- non ci siamo mai preoccupati più del necessario di questo aspetto. Personalmente, la nostra prima valutazione su di un organo la traiamo da "come suona" e, possibilmente, dal fatto che effettivamente suoni. Questo perchè abbiamo troppe volte avuto modo di visitare strumenti dalle splendide casse e dalle montres stupendamente ricche ed artistiche contenenti strumenti muti, rovinati, saccheggiati e semidistrutti. Allo stesso modo abbiamo trovato innumerevoli organi che alla vista talora suscitavano una personale quanto indiscutibile impressione di "bruttezza" ma che alla "prova consolle" rivelavano anime sonore splendide ed affascinanti.
Questa dicotomia, che spesso si riscontra negli organi, ci riporta al famoso aneddoto per cui ci si chiedeva se fosse meglio mangiare una cipolla bollita su di un piatto d'argento oppure una bistecca su di un piatto di terracotta. A nostro parere sarebbe meglio una porzione di ravioli in un piatto di porcellana, e questo sta a significare che, per quello che ci riguarda, ci farebbe piacere avere organi che da una parte si "presentino bene" alla vista e, nel contempo, suonino altrettanto bene.
Ovviamente il discorso non è così semplice come finora lo abbiamo fatto. In effetti entrano in ballo gli stili architettonici, le epoche storiche, i movimenti artistici, i "desiderata" dei committenti e via di questo passo in un "chi più ne ha più ne metta" quasi infinito. In duemila anni di organo, infatti, l'aspetto figurativo ed architettonico di questo strumento è passato atraverso innumerevoli cambiamenti, dettati dalle più disparate motivazioni, dando origine a quella varietà di casse e montres che fanno di certi strumenti dei capolavori assoluti ed inarrivabili, così come di volta in volta anche l'aspetto esteriore degli organi ha dovuto seguirne le evoluzioni tecniche, che hanno causato radicali cambiamenti nella concezione stilistica, passando dagli sviluppi verticali dei corpi sovrapposti a quelli orizzontali propri degli strumenti architettonicamente "neogotici" dell'ottocento, così come anche l'adozione dei corpi d'organo distinti e separati, spesso a grande distanza gli uni dagli altri, dovuta all'introduzione della trasmissione elettrica ha dato origine a nuove ed inusitate soluzioni architettoniche che non sempre si sono rivelate felici.
Tutti questi aspetti, assieme a tanti altri che non è qui il caso di prendere in considerazione, hanno portato ad avere quella ricchezza e varietà di "montres" che rappresentano l'organo nella sua evoluzione storica e ci testimoniano che molto spesso questo strumento è piacevole non solo da ascoltarsi, ma anche da vedersi.
 Organo Cattedrale di Losanna - Consolle Ovviamente non bisogna dimenticare che lo scopo di un organo non è quello di appagare la vista, bensì quello di suonare e, pertanto, bisogna dare atto che l'aspetto estetico non è quello più importante, anche se in passato si sono costruite monumentali montres di canne finte che nascondevano organi minuscoli, così come oggi si fa spesso altrettanto per nascondere i diffusori di organi elettronici campionati.
Stanti queste premesse, possiamo dire la nostra sul nuovo organo Fisk della Cattedrale di Losanna, di cui vedete una bella foto in apertura.
La prima cosa che salta agli occhi è l'assoluta ortodossia della sistemazione dei piani sonori. Tutto è al posto giusto: le torri di pedale stanno ai lati e sono più sporgenti poichè, come è noto, i suoni bassi hanno meno spunto iniziale; la consolle è nel centro ideale dello strumento con le "chamades" appena al di sopra, come da più classica tradizione; gli altri corpi d'organo sono sistemati tutti nel migliore dei modi.... insomma, sotto il punto di vista concettuale questo strumento è assolutamente tradizionale e rispetta alla lettera i canoni dell'organaria moderna nordeuropea, che vede nell'organo classico a sviluppo verticale il suo modello.
Andando poi a vedere l'aspetto propriamente architettonico, non si può certo dire che questo organo si discosti da tanti altri strumenti che la moderna organaria nordeuropea ha sfornato negli ultimi trent'anni. Ovviamente ci sono alcuni acceni e particolarità proprie di un design che trae le sue basi da idee tecnologiche abbastanza distanti dall'organaria, ma si tratta di piccoli richiami che non cambiano l'idea di base. Analogamente, anche le scelte del materiale, dei colori e delle luci che caratterizzano questo strumento non sono poi così "rivoluzionarie" e rientrano in un ambito che ricalca le normali scelte di altre case organarie che peraltro non si avvalgono del design di cotanti personaggi.
Per dirla tutta, secondo noi, se non ci fosse scritto che questo organo l'ha disegnato Giugiaro non ce ne saremmo accorti. Questo per dire, in definitiva, che siamo abbastanza delusi poichè dal Giorgetto nazionale ci aspettavamo davvero qualcosa di più originale e concretamente interessante. Sotto questo punto di vista, visti i risultati, riteniamo fortemente che indire un concorso internazionale per il design di questo strumento sia stato un inutile, oltre che sicuramente molto costoso, sperpero di denaro. D'altro canto, vista la lunga lista di importanti "sponsor" che questo strumento ha avuto, tra cui, in primo piano, una notissima multinazionale elvetica dell'alimentazione, non dubitiamo del fatto che il ritorno pubblicitario e di immagine dato dalla scelta di Giorgetto Giugiaro sia stato e sarà per lorsignori sicuramente all'altezza delle aspettative.
In ultimo, se ci è concesso, un giudizio del tutto personale e tout-cout sull'estetica di questo organo. Ci dispiace dirlo, ma lo troviamo terribilmente banale. Questo strumento non è nè più bello nè più brutto di tanti altri organi simili che troviamo nelle cattedrali di tutta Europa. E questo non è, secondo noi, un vanto per Giugiaro il quale, come spesso accade, avrà sicuramente incassato un bell'assegno in cambio di uno schizzo frettoloso buttato giù tra un cappuccino ed un cornetto ma non ha certo confermato la fama che giustamente si è guadagnata nel passato. Sotto questo punto di vista, se potessimo dargli un sommesso consiglio, gli diremmo di lasciar perdere, in futuro, simili imprese, lasciando a chi gli organi li costruisce e li progetta da sempre il compito di fare bene il proprio mestiere.
Questo per ciò che riguarda l'esteriorità. Poichè, però, come abbiamo detto prima, il compito principale di un organo è quello di suonare, attendiamo di poter ascoltare questo nuovo strumento per poter dire se effettivamente è un buon organo oppure no. Nel frattempo ci consoliamo con la sua disposizione fonica:

Positif de Dos (I)

Quintadehn 16
Prinzipal 8
Gedackt 8
Oktave 4
Rohrflöte 4
Grosse Tierce 3-1/5
Nasard 2-2/3
Doublette 2
Quarte de Nasard 2
Tierce 1-3/5
Larigot 1-1/3
Piccolo 1
Plein jeu 5 rangs
Scharff 4 rangs
Dulcian 16
Cromorne 8
Grand Orgue (II)

Principal 32
Montre 16
Bourdon 16
Montre 8
Gambe 8
Flûte harmonique 8
Bourdon 8
Prestant 4
Octave 4
Quinte 2-2/3
Doublette 2
Terz 1-3/5
Fourniture 7 rangs
Cymbale 5 rangs
Mixtur 6-9 rangs
Bombarde 16
Trompette 8
Clairon 4
Trommet 16
Trommet 8
Positif Expressif (III)

Salicional 8
Unda maris 8
Flûte harmonique 8
Bourdon 8
Voix Éolienne 8
Fugara 4
Zartflöte 4
Violine 2
Sesquialtera
Harmonia Aetheria
Cor anglais 16
Basson 8
Clairon 4
Récit (IV)

Bourdon 16
Diapason 8
Viole de gambe 8
Voix Céleste 8
Flûte traversière 8
Bourdon 8
Prestant 4
Flûte octaviante 4
Quinte 2 2/3
Octavin 2
Tierce 1 3/5
Plein jeu 4 rangs
Bombarde 16
Trompette harmonique 8
Clairon harmonique 4
Basson-Hautbois 8
Clarinette 8
Voix Humaine 8
Bombardes (V)

Montre 8
Flûte creuse 8
Flûte ouverte 4
Grand Cornet 5 rangs
Trompette 8
Clairon 4
Trompette en Chamade 8
Clairon en Chamade 4
Pédale

Principal 32
Bourdon 32
Grosse Quinte 21-1/3
Contrebasse 16
Montre 16
Principal 16
Violonbasse 16
Bourdon 16
Basse Quinte 10-2/3
Octave 8
Violoncelle 8
Flûte 8
Bourdon 8
Quinte 5-1/3
Octave 4
Flûte 4
Mixture 4 rangs
Contre-Bombarde 32
Bombarde classique 16
Bombarde 16
Trompette 8
Clairon 4
Posaune 16
Trommet 16
Trommet 8



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