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Due nuovi organi a Montecarlo (Principato di Monaco)




Oggi ci occuperemo di due nuovissimi strumenti che sono stati realizzati a Montecarlo, nel Principato di Monaco, e che testimoniano, a distanza di neppure due anni l'uno dall'altro, le diverse ed attualmente più in voga tendenze dell'arte organaria europea. Il primo è quello della Cattedrale dell'Immacolata Concezione, realizzato nel 2011 dalla Manufacture Thomas di Ster-Francorchamps (Belgio) e che sostituisce un "vecchio" organo costruito da Boisseau nel 1975; il secondo è il nuovissimo organo "neo-barocco" costruito da Zanin, ed inaugurato il 27 Gennaio 2013, per l' Église Sainte Dévote. Vediamoli di seguito:

Organo della Cattedrale dell'Immacolata Concezione

 Organo Boisseau Cattedrale Montecarlo Quest'organo è stato realizzato dalla ditta organaria belga Manufacture Thomas, con sede a Ster-Francorchamps, utilizzando ed ampliando il materiale fonico di un precedente strumento costruito nel 1975 da Jean-Loup Boisseau (organaro di ispirazione classica molto noto -nel bene e nel male- per il lavoro effettuato all'organo della Cattedrale di Notre-Dame di Parigi).
Lo strumento realizzato da Boisseau, pur presentando un'imponente montre ceciliana figlia dei suoi tempi, era di spiccata impostazione fonica francese classica, testimoniata da una tavolozza timbrica che ricalcava pressochè integralmente i grandi strumenti francesi barocchi e che presentava anche, nella miglior tradizione, un Dessus de Récit (quarta tastiera) di estensione ridotta (39 note) su cui erano piazzati gli altrettanto classicissimi Bordone, Flauto, Cornetto e Tromba. A fianco vediamo la foto della facciata di questo strumento (Rif.: questa pagina).
Il lavoro di Thomas ha riguardato sia la parte fonica che quella trasmissiva ma, in particolare, ha completamente ridisegnato la montre dello strumento. La disposizione fonica originale è stata mantenuta nella sua impostazione classica ed è stata integrata con l'inserimento e lo spostamento di alcuni registri che hanno ampliato la tavolozza timbrica per renderla più sensibile alle esigenze di un repertorio il più ampio possibile anche nell'ambito della musica moderna e contemporanea. Spiccano in quest'operazione l'inserimento di due nuovi registri da 32 piedi, alcuni registri di tipo più squisitamente "romantico" e lo spostamento delle Chamades su di un somiere a parte il cui azionamento è riassegnabile, cioè richiamabile da tutte le tastiere.
 Organo Thomas Cattedrale Montecarlo La trasmissione adottata è di tipo misto, cioè integralmente meccanica per le tastiere e la pedaliera e computerizzata per le unioni e la gestione delle combinazioni e dei registri. In questo modo, mentre da una parte si restituisce all'organista il pieno controllo fisiologico sull'azionamento dei ventilabri recuperando tutti i vantaggi della trazione meccanica, lo strumento può fruire delle più recenti e sofisticate tecnologie per la gestione ottimale delle combinazioni, compresa un'interfaccia MIDI di ultima generazione.
Ma è sotto il punto di vista dell'aspetto esteriore della facciata che Thomas ha effettuato una trasformazione radicale.
 Organo Thomas Cattedrale Montecarlo in azione La montre è stata totalmente ridisegnata (spostandola al di fuori della balaustrata di tribuna), riappropriandosi dei canoni dell'organaria classica (testimoniati dalla ridefinizione dei piani sonori in chiave nordeuropea e dalla riadozione delle "tourelles", qui viste soprattutto in un'ottica più architettonica che musicale) ed è stata arricchita di effetti visivi assolutamente nuovi e per certi versi "spettacolari".
In effetti la facciata è stata "addobbata" con sovrastrutture in materiale plastico trasparente che possono essere illuminate da un impianto di luci a LED di ultima generazione pilotate da sistema computerizzato RGB, che consente di ottenere effetti luminosi multicolori e cangianti che accompagnano le performances organistiche. Nelle foto potete vedere alcuni di questi effetti (Rif. Manufacture Thomas e MontecarloNews).
Alcuni commentatori hanno criticato duramente questo tipo di "spettacolo", definendolo come più adatto ad una discoteca che ad una chiesa; personalmente riteniamo che questo tipo di effettistica (che è già stata utilizzata su altri organi europei di recente costruzione), pur nella sua spettacolarità, corra il rischio di scadere, spesso e volentieri, nel cattivo gusto; sicuramente, però, ricalca le attuali tendenze del "light engineering", ormai ampiamente adottato anche come tecnica di arredo, e come tale testimonia le tendenze artistiche ed architetturali di un'epoca. Per chi volesse vedere questo organo "live in action", in rete è disponibile un video del concerto di inaugurazione, che potete trovare in questa pagina.
Lo strumento conta 74 registri nominali, pari ad un centinaio reali, ripartiti su quattro tastiere. Da notare, a questo proposito, che Thomas ha mantenuto la quarta tastiera (Dessus de Récit) dell'estensione originale di 39 note, sostituendo il Cornetto con Nazardo, Doublette e Terza. Come detto, la trasmissione è mista e di seguito vediamo la composizione fonica:

Positif (I)

Montre 8
Bourdon 8
Salicional 8
Prestant 4
Flûte à Cheminée 4
Nazard 2-2/3
Doublette 2
Tierce 1-3/5
Larigot 1-1/3
Fourniture 3 rangs
Cymbale 4 rangs
Trompette 8
Cromorne 8
Clairon 4
Tremblant
Grand Orgue (II)

Bourdon 32
Montre 16
Bourdon 16
Montre 8
Flûte Harmonique 8
Gambe 8
Bourdon 8
Prestant 4
Flûte 4
Doublette 2
Quarte 2
Grosse Tierce 3-1/5
Nazard 2-2/3
Tierce 1-3/5
Grosse Fourniture 3 rangs
Fourniture 5 rangs
Cymbale 4 rangs
Cornet 5 rangs
Bombarde 16
Trompette 8
Clairon 4
Récit (III)

Bourdon 16
Principal 8
Voix Céleste 8
Salicional 8
Cor de Nuit 8
Flûte Harmonique 8
Prestant 4
Flûte Octaviante 4
Octavin 2
Piccolo 1
Fourniture 3-4 rangs
Cornet 3 rangs
Bombarde 16
Trompette 8
Clairon 4
Voix Humaine 8
Hautbois 8
Tremblant
Pédale

Bourdon 32
Soubasse 16
Principal 16
Flûte 8
Bourdon 8
Quinte 10-2/3
Quinte 5-1/3
Flûte 4
Mixture 5 rangs
Basson 32
Basson 16
Bombarde 16
Trompette 8
Clairon 4
Dessus de Récit (IV)

Bourdon 8
Flûte 4
Nazard 2-2/3
Doublette 2
Tierce 1-3/5
Trompette 8
Chamades

Chamade 8
Chamade 4



Organo dell'Église Sainte Dévote

 Organo Eglise Sante Devote Montecarlo Questo strumento è stato recentissimamente (27 Gennaio 2013) inaugurato nella chiesa di Sainte Dévote. Costruito dalla ditta italiana Zanin, è un'altra delle numerose realizzazioni "italiane" di uno strumento assolutamente avulso dalla tradizione organaria della nostra penisola. Si tratta, in effetti, di un organo di impostazione totalmente barocca nordeuropea, sul quale -a differenza di quello visto in precedenza- si può eseguire solo ed esclusivamente un ben preciso (e limitato) repertorio.
Non ripeteremo qui le considerazioni già fatte in passato a proposito delle ditte organarie italiane che hanno voltato le spalle alla nostra grande tradizione per abbracciare, in nome di una filologia troppo sovente modaiola, tradizioni e tecniche costruttive che non ci appartengono (considerazioni che potete rileggere su questa pagina); ci limiteremo a considerare come sia assai curioso che in un Paese francofono si sia scelta una casa organaria italiana per la costruzione di un organo barocco germano-neerlandese. Qualcuno potrà obiettare che anche per il precedente organo della Cattedrale si è scelta una ditta belga per realizzare uno strumento francese; è anche vero, però, che in quel caso si è trattato del "rimodernamento" di un organo precedente (al quale aveva peraltro già "lavorato" in passato il nostro Tamburini) e che il carattere dello strumento è rimasto quello originale.
 Organo Eglise Sante Devote Montecarlo Ma, lasciando da parte ogni considerazione, possiamo dire che questo nuovo strumento è, per le sue caratteristiche, molto bello ed interessante.
Di tipica ed essenziale impostazione nordeuropea, questo organo presenta due tastiere di 54 note e pedaliera retta di 30 note. La disposizione fonica è squisitamente barocca, con 24 registri nominali pari a 28 reali, più i classici "accessori" Zimbelstern e Vogelgesang. La trasmissione è integralmente meccanica.
E' importante notare che questo strumento è stato donato al Principe Alberto di Monaco ed alla consorte, Principessa Charlene, in occasione delle loro nozze dalla Comunità Italiana del Principato di Monaco. A testimonianza ne sono i tre cartigli ornati con artistici mosaici situati alla base delle pedalturmen, dei quali il centrale raffigura il monogramma gentilizio della coppia (Rif.Foto: questa pagina).
Di seguito la disposizione fonica:

Positiv

Gedackt 8
Quintaden 8
Principal 4
Nassat 3
Waldflöte 2
Terzflöte 1-3/5
Sufflöth 1
Cymbeln 2 fach
Dulciana 8
Hauptwerk

Quintadhen 16
Principal 8
Röhrflöte 8
Octav 4
Spitzflöte 4
Super Octav 2
Quint 3
Tertia 1-3/5
Mixtur 4 fach
Trompete 8
Pedal

Subbass 16
Octavbass 8
Octav 4
Posaunen 16




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