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Basilique de Saint-Denis




 Organo Saint-Denis L'organo di cui ci occupiamo oggi è molto importante nella storia dell'organo francese in particolare (ed europeo in generale) poichè è il primo organo costruito da Cavaillé-Coll. Da questo organo prenderà il via tutta la carriera strepitosa di questo organaro e, con essa, anche una svolta radicale dell'arte organaria europea, svolta che aprirà la strada all'organo romantico-sinfonico e, dopo di esso, all'organo moderno.
La Basilica di Saint-Denis, vicino a Parigi, è una splendida testimonianza dell'architettura medievale e sotto le sue volte sono stati per lungo tempo sepolti i Re di Francia. La sua importanza politico-religiosa ne ha fatto fin dalle origini uno dei monumenti più celebrati di Francia e, di conseguenza, anche la presenza dell'organo risale indietro nel tempo. Le prime notizie certe di un organo risalgono al 1506. Un altro organo fu costruito nel 1604 e a collaudarlo fu nientemeno che Jean Titelouze. Nell'ultimo decennio del XVII secolo fu poi edificato uno splendido strumento che contava quattro tastiere, pedaliera, una cinquantina di registri e che balzò subito in testa alla classifica dei più grandi ed importanti organi francesi. Questo strumento era di tale bellezza che dopo la Rivoluzione Francese non venne -come di solito accadeva- bruciato in piazza o demolito per reimpiegarne il legno ed il metallo, bensì fu accuratamente smontato e messo da parte per poter poi essere rimontato nel costruendo Conservatorio delle Arti e dei Mestieri. Sfortunatamente, quando si andò per riprenderlo e rimontarlo, tutti i pezzi erano stati trafugati e di questo stupendo organo nulla si seppe più.
Già Napoleone I, quando decise che la Basilica sarebbe dovuta diventare la tomba dell'Imperatore (cioè la sua), stabilì che l'organo dovesse essere ricostruito. Ma fu solamente nel 1836 che l'idea venne ripresa, quando l'architetto Debret, incaricato di restaurare la basilica, disegnò un prospetto di facciata per il nuovo organo. Per realizzarlo si ispirò ad alcune miniature medievali, e ne saltò fuori lo splendido "buffet" che ancora oggi possiamo ammirare.
 Consolle Organo Saint-Denis Nel frattempo era stata indetta la gara per la costruzione dello strumento e già erano stati presentati notevoli progetti da parte di Callinet, Dallery, Erard ed Abbey. Leggenda organaria vuole che pochi giorni prima della scadenza dei termini giungesse a Parigi il giovane (aveva solo 24 anni) Aristide Cavaillé-Coll. Venuto a sapere per caso di questa gara, detto fatto, effettua un sopralluogo e nel giro di ventiquattro ore presenta il suo progetto, che sbaraglia tutti i concorrenti e vince la commessa.
A parte i particolari più o meno veritieri di questa leggenda metropolitana, sta di fatto che il giovane Cavaillé-Coll si aggiudica la costruzione di uno dei più importanti organi della Francia.
Il progetto di Cavaillé-Coll prevede un grandissimo strumento con cinque tastiere, un numero spropositato di registri, tra cui tantissimi ad ancia e, per la prima volta, l'applicazione della "leva pneumatica", inventata da Barker, per l'azionamento della trasmissione. Purtroppo, delle cinque tastiere ne verranno realizzate solo tre, ed anche molti registri -tra cui le molte ancie orizzontali previste- verranno accantonati.
L'organo che ne risulta è, comunque, uno dei migliori organi francesi di tutti i tempi. La sua caratteristica principale, infatti, è di essere impostato sulla tradizione classica dei migliori Thierry e Clicquot (ed il grande numero di Mutazioni e di Ancie lo testimonia) mentre gli accorgimenti tecnici appartengono alla modernità. Oltre a questo, già si "sente", molto marcato, un indirizzo timbrico-fonico che racchiude le caratteristiche di quello che sarà, di lì a pochi anni, l'organo romantico e sinfonico.
Come abbiamo detto, questo strumento conta tre tastiere di 54 note e pedaliera. La trasmissione è meccanica con l'ausilio della "leva Barker" per i registri della Seconda Tastiera, che aziona anche il gruppo della "Bombarde". Da notare, nella disposizione fonica del tutto "classica", la presenza , oltre a ben 21 registri ad ancia, di tre registri di 32 piedi reali.
Lo strumento verrà rivisto dallo stesso Cavaillé-Coll nel 1857 e poi, nel 1901, verrà "restaurato" da Mutin, che nell'occasione aggiungerà alcuni registri e porterà l'estensione della pedaliera a 30 note (rimanendo però effettive solamente le 25 originarie). Infine, dal 1983 al 1987, saranno Danion-Dargassies e Boisseau-Cattiaux ad effettuare un definitivo lavoro di restauro, togliendo i registri aggiunti da Mutin e riportando tutto l'insieme alle originali condizioni di costruzione.

Positif (I)

Bourdon 16
Principal 8
Bourdon 8
Flûte Harmonique 8
Prestant 4
Bourdon 4
Flûte Octaviante 4
Doublette 2
Octavin 2
Fourniture 4 rangs
Cymbale 4 rangs
Nasard 2-2/3
Tierce 1-3/5
Trompette 8
Clairon 4
Cromorne 8
Hautbois 8
Grand Orgue (II)

Montre 32
Montre 16
Bourdon 16
Montre 8
Bourdon 8
Viole 8
Flûte traversière 8
Flûte conique
Prestant 4
Flûte octaviante
Doublette 2
Grosse Fourniture 3 rangs
Grosse Cymbale 3 rangs
Fourniture 3 rangs
Cymbale 3 rangs
Nasard 2-2/3
Première Trompette 8
Deuxième Trompette 8
Clairon 4
Cor Anglais 8
Bombarde (II)

Bourdon 16
Bourdon 8
Flûte Harmonique 8
Flûte Octaviante 4
Doublette 2
Cornet 5 rangs
Nasard 2-2/3
Bombarde 16
Première Trompette 8
Deuxième Trompette 8
Premièr Clairon 4
Deuxième Clairon 4
Récit (III)

Bourdon 8
Flûte Harmonique 8
Flûte Octaviante 4
Octavin 2
Nasard 2-2/3
Trompette 8
Clairon 4
Voix Humaine 8
Pédale

Flûte 32
Flûte 16
Flûte 8
Violoncelle 8
Flûte 4
Quinte 5-1/3
Tierce 1-3/5
Contrebombarde 32
Bombarde 16
Trompette 8
Basson 8
Clairon 4



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