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Come a San Pietro

di Graziano Fronzuto e Federico Borsari





Le foto che vedete qui a fianco, a prima vista inquietanti e che possono sembrare abili fotomontaggi apparentemente riferentisi ad un futuro scenario della Basilica fondamento della Cristianità, sono rigorosamente autentiche e ci presentano una delle tante chiese esistenti al mondo che ricalcano, in dimensioni più ridotte, la Basilica di San Pietro del Vaticano e, per la precisione, la Basilique-Cathédrale Marie-Reine-du-Monde di Montréal, nel Quebec in Canada.
Il Professor Graziano Fronzuto ha preso spunto da queste chiese e, citandone tre (ma ne esistono molte di più), ha sviluppato un discorso molto interessante che, partendo da quel famoso progetto approntato da Cavaillé-Coll per la Basilica Vaticana (quella vera...) e mai realizzato, ci porta alla scoperta degli organi di queste mini-basiliche (ma neanche tanto mini, come vedremo....) accompagnandoci in un percorso curioso e affascinante a cui abbiamo dato anche noi un piccolo e modesto contributo e che speriamo sia di gradimento ai nostri affezionati amici lettori.

E' possibile capire od immaginare come avrebbe risuonato all'interno della Basilica Vaticana l'organo proposto da Cavaillé-Coll?
Ovviamente a questa domanda è impossibile fornire una risposta, ma qualsiasi idea, anche se appoggiata su una vasta esperienza, prima di essere realizzata deve essere validamente ed adeguatamente formulata ed esposta e, laddove si possa farlo, anche con un modello in scala adeguata.
Nel nostro caso l’idea di Aristide Cavaillé-Coll, resa pubblica nel 1875, fu quella di immaginare un organo di grandi proporzioni degno della Basilica di S. Pietro in Vaticano. Oltre al progetto fonico (comprendente anche le caratteristiche delle complesse parti trasmissive e accessorie), anche quello estetico (cassa, cantoria e canne di mostra) fu molto accurato ed il consulente fu l’architetto Alphonse Simil, che ne disegnò le bellissime tavole.
L’organo era veramente spettacolare ed il suo progetto prese origine anche dal fatto che, tra il 1850 e il 1870, il Papa Pio IX impegnò ingenti risorse in favore delle chiese di Roma, riparando organi antichi e costruendone di nuovi. Ma dopo il 20 Settembre 1870 egli, considerandosi una sorta di "prigioniero" dei Savoia e vivendo rinchiuso in Vaticano, sospese ogni attività di questo genere. Il suo successore, Leone XIII, eletto nel 1878, pur mantenendo una politica di distacco verso il Regno d’Italia, riprese la promozione del rinnovamento delle chiese di Roma e, per quanto riguarda gli organi, diede fiducia ad organisti come Filippo Capocci e Remigio Renzi. Questo fece sembrare nuovamente propizi i tempi e così l'organaro francese, in occasione del giubileo sacerdotale del papa (1887), diede finalmente corpo alla sua idea realizzandone un modello in scala 1:10 (grande almeno quanto un grosso organo positivo). Il modello fu accettato con gratitudine ed è attualmente ancora conservato degnamente in Vaticano nella «sala dei modelli», nelle camere ottagone tra le cupole della Basilica in buona compagnia di tanti altri modelli in legno di progetti mai realizzati, tra cui anche modelli della stessa Basilica e di parti interne.
Attorno al 1910 Charles Mutin, successore di Cavaillé-Coll, riprese il progetto e, dopo averlo adeguato alle novità tecniche nel frattempo affermatesi (trasmissioni elettropneumatiche, accessori moderni ecc.) lo presentò al nuovo pontefice S. Pio X, sensibile propugnatore della rinascita della Musica Sacra. Volendo tenere esente il Vaticano da impegni finanziari, l’onere di trovare i fondi fu assunto da un Comitato internazionale presieduto da Charles Marie Widor. Per diversi anni il Comitato raccolse offerte durante i concerti dei suoi membri (organisti e musicisti di fama), ma solo nel 1914 si riuscì a raggiungere una cifra ragguardevole, anche se forse non sufficiente. Nel frattempo la morte di Pio X e soprattutto lo scoppio della Prima Guerra Mondiale avevano stroncato ogni entusiasmo per l’organo e l’inflazione aveva rapidamente divorato il potere d’acquisto delle monete dei paesi europei. Widor consegnò comunque il denaro al Cardinale Mariano Rampolla del Tindaro ma la cifra fu destinata alla Fabbrica di San Pietro che la utilizzò per rinnovare il pavimento marmoreo dell’area presbiteriale della Basilica (o, secondo altri, del sagrato d’ingresso) e pare, almeno per una piccola parte, per il pagamento a Francesco Morettini della ricostruzione dell’organo della Cappella del SS. Sacramento (all’interno della magnifica cassa del 1582 disegnata da Giacomo della Porta).
Di seguito possiamo vedere, comparate, le disposizioni foniche dei due progetti:


PROGETTO CAVAILLE'-COLL 1875 PROGETTO MUTIN 1910
I - Grand Orgue

Montre 16
Bourdon 16
Montre 8
Diapason 8
Flûte Harmonique 8
Viole de Gambe 8
Bourdon 8
Dulciana 8
Grosse Quinte 5-1/3
Prestant 4
Octave 4
Flûte 4
Quinte 2-2/3
Doublette 2
Grande Fourniture 4 rangs
Grosse Cymbale 5 rangs
Fourniture 3 rangs
Cymbale 4 rangs
Basson 16
Trompette Harmonique 8
Basson 8
Clairon 4
I - Grand Orgue

Montre 16
Gambe 16
Bourdon 16
Quinte 10-2/3
Montre 8
Diapson 8
Flûte Harmonique 8
Viole de Gambe 8
Bourdon 8
Dulciana 8
Grosse Quinte 5-1/3
Prestant 4
Octave 4
Flûte Octaviante 4
Quinte 2-2/3
Doublette 2
Tierce 1-3/5
Grosse Fourniture 4 rangs
Grosse Cymbale 5 rangs
Fourniture 3 rangs
Cymbale 4 rangs
Bombarde 16
Basson 16
Trompette Harmonique 8
Basson 8
Clairon 4
Soprano 4
I - Grand Choeur

Basse Acoustique 16
Grosse Flûte Harmonique 16
Diapason 8
Violoncelle 8
Flûte Harmonique 8
Unda Maris 8
Prestant 4
Flûte Octaviante 4
Octavin 2
Grand Cornet 5 rangs
Sesquialtera
Tuba Magna 16
Tuba Mirabilis 8
Quinte Trompette 5-1/3
Clairon 4
Clairon Doublette 2
II - Bombarde

Principale Basse 16
Quintatön 16
Flûte Harmonique 8
Flûte Conique 8
Kéraulophone 8
Bourdon 8
Grosse Flûte 4
Octave 4
Grosse Tierce 3-1/5
Nazard 2-2/3
Septième 2-2/7
Octavin 2
Grosse Cornet 5 rangs
Bombarde 16
Trompette 8
Clairon 4
II - Bombarde

Principal Basse 16
Quintatön 16
Jubal 8
Flûte Harmonique 8
Flûte Conique 8
Kéraulophone 8
Bourdon 8
Grosse Quinte 5-1/3
Grosse Flûte 4
Principal 4
Violon 4
Tierce 3-1/5
Quinte 2-2/3
Septième 2-2/7
Octavin 2
Tierce 1-3/5
Piccolo Harmonique 1
Grosse Cornet 5 rangs
Plein Jeu 5 rangs
Tuba Magna 16
Tuba Mirabilis 8
Trompette Quinte 5-1/3
Clairon 4
Clairon Doublette 2
III - Positif

Violon Basse 16
Bourdon 8
Diapason 8
Flûte Traversière 8
Cor de Nuit 8
Salicional 8
Voix Angélique 8
Flûte Douce 4
Dulciana 4
Quinte 2-2/3
Doublette 2
Plein Jeu 5 rangs
Cor d'Harmonie 16
Trompette Harmonique 8
Cromorne 8
Basson-Hautbois 8
III - Positif Expressif

Violon Basse 16
Bourdon 16
Diapason 8
Flûte Traversière 8
Cor de Nuit 8
Salicional 8
Viola 8
Voix Angélique 8
Principal 4
Flûte Douce 4
Nazard 2-2/3
Flageolet 2
Carillon 3 rangs
Cornet 5 rangs
Plein Jeu 5 rangs
Cor d'Harmonie 16
Trompette Harmonique 8
Cromorne 8
Basson-Hautbois 8
Violon Harmonique 4
IV - Récit-Expressif

Bourdon 16
Corni Dolci 16
Flûte Harmonique 8
Flûte à Pavillon 8
Viole de Gambe 8
Voix Céleste 8
Dulciana 4
Flûte Octaviante 4
Octave 4
Flageolet 2
Cornet 5 rangs
Musette 8
Voix Humaine 8
Basson 16
Trompette Harmonique 8
Clairon Harmonique 4
Trémolo
IV - Récit-Expressif

Gambe 16
Bourdon 16
Diapason 8
Flûte Harmonique 8
Flûte à Pavillon 8
Bourdon 8
Viole de Gambe I 8
Viole de Gambe II 8
Voix Célestes I 8
Voix Célestes II 8
Quinte 5-1/3
Prestant 4
Flûte Octaviante 4
Viole d'Amour 4
Eoline 4
Grosse Tierce 3-1/5
Nazard 2-2/3
Septième 2-2/7
Octavin 2
Tierce 1-3/5
Larigot 1-1/3
Septième 1-1/7
Piccolo 1
Cornet 5 rangs
Plein Jeu 7 rangs
Clarinette 16
Clarinette 8
Voix Humaine 8
Musette 8
Bombarde 16
Trompette Harmonique 8
Quinte Trompette 5-1/3
Clairon Harmonique 4
Clairon Doublette 2
V - Solo Expressif

Soubasse 16
Flûte Conique 16
Diapason 8
Flûte Traversière Harm. 8
Quintatön 8
Flûte Octaviante 4
Nazard 2-2/3
Doublette 2
Tierce 1-3/5
Larigot 1-1/3
Septième 1-1/7
Piccolo 1
Cor Anglais 16
Clarinette 8
Trompette Harmonique 8
Violon Harmonique 4
Trémolo
V - Solo

Soubasse 16
Flûte Conique 16
Diapason 8
Flûte Traversière 8
Quintatön 8
Viola da Gamba 8
Violon 4
Flûte Octaviante 4
Nazard 2-2/3
Septième 1-1/7
Piccolo 1
Cor Anglais 16
Cor Harmonique 8
Trompette Harmonique 8
Clairon Harmonique 4
Tuba Magna en Chamade 16
Tuba Mirabilis en Chamade 8
Quinte Trompette en Chamade 5-1/3
Cor Harmonique en Chamade 4
Pédale

Principale Basse 32
Montre 32
Gros Bourdon 32
Basse Acoustique 32
Grosse Flûte 16
Contre Basse 16
Violon Basse 16
Soubasse 16
Grosse Quinte 10-2/3
Grosse Flûte 8
Diapason 8
Violoncelle 8
Bourdon 8
Grande Tierce 6-2/5
Grosse Quinte 5-1/3
Septième 4-4/7
Octave 4
Contre Bombarde 32
Bombarde 16
Quinte Bombarde 10-2/3
Trompette 8
Clairon 4
Pédale

Basse Acoustique 32
Principal Basse 32
Montre 32
Grosse Flûte 16
Contre Basse 16
Violon Basse 16
Soubasse 16
Grosse Quinte 10-2/3
Grosse Flûte 8
Diapason 8
Violoncelle 8
Bourdon 8
Grosse Tierce 6-2/5
Grosse Quinte 5-1/3
Septième 4-4/7
Octave 4
Viole 4
Flûte 4
Tierce 3-1/5
Quinte 2-2/3
Contre Bombarde 32
Bombarde 16
Quinte Bombarde 10-2/3
Trompette 8
Quinte Trompette 5-1/3
Clairon 4

Come si vede, se questo progetto avesse potuto vedere la sua realizzazione oggi noi potremmo godere nella Basilica più importante del Mondo di un organo veramente spettacolare. Col senno di poi, peraltro, e visto come si sono messe le cose in merito all'effettiva importanza dell'organo nella liturgia post-conciliare, oggi un tale strumento si troverebbe, purtroppo, ad essere utilizzato ben al di sotto delle sue possibilità.
Ma, a proposito di organi, andiamo a vedere che strumenti troviamo nelle basiliche-copia di cui abbiamo parlato in apertura, e cominciamo, appunto, dalla

Basilique-Cathédrale Marie-Reine-du-Monde di Montréal.


Questa Basilica riproduce in scala circa 1:2 la basilica vaticana e, pertanto, è grande circa la metà. Fu costruita per volontà del vescovo Ignace Bourget dopo che nel 1852 la precedente chiesa, Saint-Jacques-le-Majeur, fu distrutta da un incendio. Il progetto fu affidato nel 1868 all’architetto Victor Bourgeau, cui si affiancò il religioso P. Joseph Michaud, che ebbe l’incarico di rilevare le misure della basilica vaticana senza dare troppo nell’occhio. I lavori furono iniziati nel 1875 e si conclusero nel 1894; nel 1919 Benedetto XV elevò la chiesa al rango di Basilica. Nel 1955, su proposta del cardinale Paul Emile Léger, Pio XII la dedicò a Maria Regina del Mondo, titolo che si è affiancato a quello originario di Saint-Jacques-le-Majeur.
L’organo che vi troviamo è di grandiose proporzioni, sistemato in controfacciata e costruito a partire dal 1891 da Casavant Frères (organari tuttora attivi, i cui fondatori furono anche per qualche tempo allievi di Cavaillé-Coll). Lo strumento è stato più volte ampliato fino a raggiungere l’attuale disposizione fonica.






Grand Orgue

Bourdon 32
Montre 16
Bourdon 16
Montre 8
Gambe 8
Flûte Harmonique 8
Bourdon 8
Prestant 4
Flûte Ouverte 4
Quinte 2-2/3
Doublette 2
Cornet 5 rangs
Grande Fourniture 3-5 rangs
Fourniture 4-5 rangs
Cymbale 4 rangs
Bombarde 16
Première Trompette 8
Deuxième Trompette 8
Clairon 4
Positif (Espressivo)

Quintaton 16
Diapason 8
Salicional 8
Cor de Nuit 8
Dulciane 8
Unda Maris 8
Prestant 4
Flûte Bouchée 4
Nazard 2-2/3
Doublette 2
Tierce 1-3/5
Larigot 1-1/3
Carillon 3 rangs
Plein Jeu 5 rangs
Basson 16
Cromorne 8
Tremblant
Récit

Contre Gambe 16
Principal 8
Bourdon 8
Flûte Harmonique 8
Viole de Gambe 8
Voix Céleste 8
Octave 4
Flûte Octaviante 4
Octavin 2
Cornet 5 rangs
Plein Jeu 4-6 rangs
Sesquialtera
Trompette 16
Trompette 8
Hautbois 8
Voix Humaine 8
Cor Anglais 8
Clairon 4
Tremblant
Grand Choeur

Bourdon 16
Principal 8
Violoncelle 8
Flûte Traversière 8
Fugara 4
Grande Tierce 3-1/5
Nazard 2-2/3
Quarte 2
Tierce 1-3/5
Progression Harm. 2-5 rangs
Bombarde 16
Trompette Harmonique 8
Clarinette 8
Clairon Harmonique 4
Tremblant
Solo (flottante)

Cornet 5 rangs
Bombarde 16
Trompette en Chamade 8
Clairon 4
Pédale

Flûte Acoustique 32
Soubasse 32
Montre 16
Violon 16
Flûte 16
Bourdon 16
Quinte 10-2/3
Montre 8
Violoncelle 8
Flûte 8
Bourdon 8
Prestant 4
Flûte 4
Cor de Nuit 2
Mixture 4 rangs
Contre Bombarde 32
Bombarde I 16
Bombarde II 16
Trompette 16
Première Trompette 8
Deuxième Trompette 8
Clairon 4

Come si può agevolmente constatare confrontando le caratteristiche foniche di questo strumento con quello ipotizzato da Cavaillé-Coll e Mutin per la Basilica di San Pietro, ci troviamo di fronte ad un grande strumento sinfonico francese. Se a questa spiccata similitudine aggiungiamo le caratteristiche, le dimensioni della chiesa e la posizione dell'organo, possiamo agevolmente considerare tutto questo come un fedele modello di come avrebbe potuto risuonare l'ipotetico strumento di Cavaillé-Coll e Mutin sotto le volte del Maderno.

Passiamo adesso a vedere la seconda "basilica-copia", che presenta una doppia particolarità architettonica. All'esterno, infatti, la facciata ricalca quella della Basilica romana di San Giovanni in Laterano mentre l'interno è una copia ridotta della Basilica Vaticana di San Pietro. Questa chiesa si trova in Olanda ed è la

Basiliek van de H.H. Agatha en Barbara di Oudenbosch


La chiesa riproduce in scala circa 1:4 la Basilica Vaticana. Fu costruita per volontà di Mons. Willem Hellemons che ne propose l'idea all’architetto Petrus Josephus Hubertus Cuypers (esimio esponente del goticismo, allievo prediletto di Eugène Emmanuel Viollet-le-Duc. Il suo capolavoro è il palazzo del RijksMuseum di Amsterdam), che la progettò diligentemente ma senza troppa convinzione (ed in effetti tutte le altre sue opere sono in tutt’altro stile). La costruzione fu realizzata tra il 1867 e il 1880 con il placet di Leone XIII (ed infatti la cassa dell'organo è sormontata dallo stemma di questo Pontefice).
La facciata fu completata nel 1892 su disegno di Gerardus Jacobus van Swaay che a sua volta fu consigliato di ispirarsi alla Basilica romana di S. Giovanni in Laterano, con la differenza che qui i fornici dell’alto portico sono tre e non cinque.
Le differenze formali sono praticamente nulle, l’interno è volutamente un meticoloso modello in scala di S. Pietro, con un effetto di coraggioso quanto gustosissimo kitsch. Tutto corrisponde, fatte le debite proporzioni: la scansione dei pilastri, le volte e la cupola; persino sui sostegni della crociera sono replicate le logge delle reliquie berniniane e l’altare maggiore è sormontato da un baldacchino come quello vaticano. La vera differenza è l’organo che anche qui è stato effettivamente collocato in controfacciata.
Costruito nel 1883 da Joseph Koenig, allievo per lungo tempo di Aristide Cavaillé-Coll, ha una magnifica cassa dorata che è una copia di dimensioni doppie di quella del già citato organo della Cappella del SS. Sacramento della Basilica Vaticana. La disposizione fonica attuale, non molto diversa da quella originaria, è proporzionata alle dimensioni di questa chiesa.


I Manuaal

Bourdon 16
Prestant 8
Holpijp 8
Quint Bas 6
Octaaf 4
Quint 3
Superoctaaf 2
Mixtuur 4 kor
Cornet Diskant 4 kor
Trompet 8
Clairon 4
II Bovenwerk

Gedekt bas und diskant 8
Prestant diskant 8
Viola di Gamba disk. 8
Prestant 4
Gemshoorn 4
Quintfluit 3
Woudfluit 2
Tintinnabulum 3 kor
Fourniture 3 kor
Basson 8
Vox Humana 8
Pedaal

Principaal 16
Subbas 16
Octaaf 8
Octaaf 4
Bombarde 16
Trompet 8

In questo caso, come abbiamo visto, cambia radicalmente l'impostazione fonica dello strumento, che riprende i canoni dell'organaria classica nordeuropea, ed anche le dimensioni del tempio, decisamente più "normali", rendono questo "modello" un poco meno fedele a quello che avrebbe potuto essere il grandioso organo della Basilica Vaticana.

La terza "basilica-copia" la troviamo in Italia, a Napoli e, più precisamente, sulla collina di Capodimonte. Si tratta della

Basilica di Santa Maria Incoronata Madre del Buon Consiglio

La chiesa riproduce in scala circa 1:3 la Basilica Vaticana. E’ stata costruita sulle pendici della collina di Capodimonte in un lungo arco di tempo (1920-1960) su disegno dell’architetto Vincenzo Veccia, ed è perfettamente visibile da chiunque percorra il tratto autostradale della Tangenziale di Napoli.
A differenza delle altre due basiliche, questa è molto più spoglia, non essendo mai stata completata nella parte decorativa e, per di più, danneggiata dal terremoto del 1980 e da un fulmine nel 1983. Comunque vi sono conservate importanti opere d’arte, alcune delle quali di splendida fattura barocca del XVII e XVIII sec., provenienti da chiese soppresse o sconsacrate del centro della città, come il magnifico altare maggiore.
L’organo è collocato a pavimento, a sinistra del presbiterio (nonostante l’evidente possibilità di collocarlo in controfacciata, come pure era stato ipotizzato dall’architetto), salvo le Trombe Orizzontali, poste in abside (con effetto estetico non propriamente bello). Fu costruito dalla Ditta Tamburini per il Giubileo del 1975 e, come dimostra l’ordine dei manuali e la ricchezza dei registri, lo strumento si ispira (almeno nelle intenzioni) all’organaria francese.


Grande Organo

Principale 16
Principale 8
Flauto Traverso 8
Dulciana 8
Ottava 4
Flauto 4
Decimaquinta
Cornetto 3 file
Ripieno 7 file
Tromba 8
Tromba Orizzontale 8
Voce Umana 8
Positivo

Bordone 16
Flauto Camino 8
Principalino 4
Flauto Camino 4
Ottavino 2
sesquialtera
Ripieno 4 file
Cromorno
Tremolo
Espressivo

Principale 8
Bordone 8
Gamba 8
Prestante 4
Flauto Armonico 4
Flauto in Duodecima
Silvestre 2
Terza 1-3/5
Cornetto Combinato
Cimbalo 3 file
Oboe 8
Voce Celeste 8
Tremolo
Campane
Pedale

Acustico 32
Contrabbasso 16
Subbasso 16
Bordone 16
Ottava 16
Bordone 8
Quintadecima 8
Mistura 4 file
Controfagotto 16
Fagotto 8
Fagotto 4

Poi, nel 1994, grazie all’impegno e alla mirabile opera infaticabile del Prof. P. Stefano Romano, organista e storico dell’Arte Organaria, nella chiesa è stato collocato un bellissimo positivo, fino a quel momento abbandonato ed in cattivo stato, costruito da Domenico Antonio Rossi nel 1769, e restaurato -sotto la direzione dello stesso musicista- da Riccardo Lorenzini. Eccone la disposizione fonica:

Principale
Ottava
Decimaquinta
Decimanona
Vigesimaseconda
Vigesimasesta
Flauto in XII Soprani
Voce Umana
Zampogna
Uccelliera


In questo caso la disposizione "contrapposta" dei due organi ricalca quella degli organi attualmente presenti nella Basilica di San Pietro, cioè ai lati del Presbiterio rispettivamente "in Cornu Evangelii" ed "in Cornu Epistulae" e se uno di essi (il Positivo) è uno splendido esempio della scuola organaria italiana, la disposizione fonica del Tamburini, come giustamente sottolinea il Prof. Graziano Fronzuto, a parte un paio di cosette, discende direttamente da un'impostazione francese tardo-romantica. D'altra parte è sufficiente tradurre in francese i nomi dei registri, sostituire il Flauto in Duodecima con un Nasard, il Controfagotto 16 con una Bombarde ed il Fagotto 4 con un Clairon ed il gioco è fatto....

Giunti infine al termine del nostro itinerario attraverso alcune delle "copie" della Basilica Vaticana sparse nel Mondo alla ricerca di tracce ed indizi su come avrebbe potuto "suonare" l'organo progettato da Cavaillé-Coll sotto le volte della Basilica "originale", possiamo dire di aver trovato qualcosa di interessante per il nostro paragone solamente laddove l'organo è stato sistemato in controfacciata e, pertanto, precedentemente alle norme del Concilio vaticano II le quali, come ben si sa, hanno modificato radicalmente il posto dell'organo. E' indubbio pertanto che, anche se -per assurdo- si presentasse l'ipotesi di una qualche fattibilità di quel progetto, oggi esso non potrebbe più essere realizzato per motivi di "incompatibilità" liturgica, con buona pace di Cavaillé-Coll e Mutin buonanime e di tutti quelli che, come noi, hanno fantasticato su quel progetto immaginandolo realizzato e funzionante.
Ma forse è meglio così... Su di un progetto si può fantasticare, ed ogni immaginazione assume un valore assoluto poichè non può essere smentita dalla realtà. Ed in questo modo l'organo della Basilica Vaticana che ognuno di noi ha immaginato di sentir risuonare sotto le volte del Centro della Cristianità è perfetto ed irripetibile.



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