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I Registri (Quarta Parte) - Registri di timbro Flauto




Proseguiamo la nostra carrellata sulle varie famiglie dei registri dell'organo dedicandoci oggi ai Registri di tipo Flauto, cioè a tutto quel vasto gruppo di registri il cui suono imita e riproduce quello dei vari tipi di Flauto. La particolarità che differenzia questa famiglia di registri dalle altre consiste nella misura più larga del diametro delle canne; per questo motivo, i registri di Flauto venivano (e vengono talvolta tuttora) denominati come Registri di Diametro Largo (o, anche, "Femminili"). Tratteremo qui i registri di timbro Flauto di tipo Aperto, che hanno cioè la sommità delle canne libera. Esistono anche registri di timbro Flauto che presentano le canne parzialmente o totalmente tappate. Questi registri verranno inclusi nel gruppo dei registri di tipo "Bordone", di cui parleremo in seguito.

Flauto

Il Flauto è uno dei registri più antichi dell'organo unitamente al Principale. Troviamo il Flauto in tutte le tessiture, a partire dal 16 per arrivare fino al 2 o, talvolta, anche alla misura di 1 piede (ed in questi casi assume il nome di "Ottavino" o, in Francia, di "Sifflet"). La sonorità del Flauto è particolare, perchè mentre nella parte bassa il suono è rotondo, vellutato e misterioso, mano a mano che si sale, nella parte mediana è dolce, gradevole e molto "cantante", per arrivare ad un timbro oltremodo brillante e chiaro nella parte più acuta. Negli antichi organi italiani, dove lo si trova solitamente spezzato, non è raro trovare le canne della prima ottava tappate mentre ai soprani si trova spesso la "Flutta Soprana", che è una splendida voce solistica. Come amalgama, il timbro del Flauto è indicato specialmente come voce solistica e spesso si utilizza in dialogo con altri registri di assolo (Oboe, Cromorno, ecc..). Il Flauto si presta comunque ottimamente per l'utilizzo unitamente ai Principali ed anche, specialmente in certe pagine moderne e contemporanee, per effetti timbrici particolari. Molto suggestivo, in questo caso, l'amalgama formato dal Bordone 16 e dall'Ottavino 2, indicatissimo per passaggi brillanti e veloci, con una sonorità quasi "clavicembalistica".
Il Flauto assume anche diversi attributi a seconda del timbro e delle particolarità costruttive. Tra le innumerevoli specie di Flauti possiamo citare il Flauto Dolce, il Flauto a Becco, il Flauto Conico e diversi altri, che prendono il nome dalla forma della canna o dalle sue particolarità costruttive.
Nei diversi Paesi stranieri si possono trovare svariatissimi nominativi di registri di tipo Flauto. Tra questi possiamo citare lo Zartflöte (Flauto Dolce), il Liebesflöte (Flauto d'Amore), l' Hohlflöte o Flute Creuse (Flauto Cavo), il Blockflöte (Flauto a Becco), il Fernflöte (Flauto in Eco), l'Offenflöte (Flauto Aperto), il Waldflöte (Flauto in Selva) e svariatissimi altri.

Flauto Armonico

Il Flauto Armonico è un particolare tipo di registro le cui canne, a partire dal Do centrale della tastiera, vengono realizzate di lunghezza doppia rispetto alla misura esatta e che presentano uno o più fori alla metà dai quali fuoriesce il suono. Con questo accorgimento, pur essendo le canne di lunghezza doppia, producono un suono all'ottava superiore. Di questo curioso procedimento abbiamo già parlato nelle pagine precedenti dedicate ai fondamentali della produzione del suono nelle canne d'organo a cui rimandiamo il lettore curioso. Ci preme qui sottolineare il fatto che mediante questo procedimento, il cui effetto tecnico è l'aumento "virtuale" del diametro delle canne, il timbro di questi registri assume una pastosità ed una morbidezza altrimenti non ottenibile. Per questo motivo, il Flauto Armonico è considerato come una delle voci solistiche più belle e suggestive di tutta la tavolozza timbrica dell'organo.

Flagioletto, Ottavino, Flautino e Silvestre

Questi nomi indicano quattro registri della famiglia dei Flauti di tessitura 2 piedi. Le differenze tra loro sono abbastanza sfumate, ma possiamo dire che se l'Ottavino ha una voce molto netta e talvolta, specie nelle note acute, anche molto penetrante, il Flagioletto unisce alla brillantezza di suono una dolcezza di intonazione che lo rende molto più "morbido" ed armonioso, soprattutto se in amalgama con altri registri flautati. Il Flautino ed il Silvestre vengono di solito utilizzati nelle tastiere espressive e le loro sonorità sono molto indicate per i passi solistici e per i dialoghi, specialmente quelli in eco.

Clarabella

Questo registro, di origine anglosassone (lo si trova negli organi britannici e statunitensi con i nomi di "Claribelflute" o di "Clearflute"), è abbastanza raro nei nostri strumenti e lo si trova soprattutto nei grandi strumenti eclettico-sinfonici. La sua caratteristica è una speciale brillantezza di suono che ne caratterizza tutte le tessiture e la sua forza di suono è maggiore rispetto a registri similari (Flauto Aperto). Le sue canne possono essere costruite sia in legno che in metallo; in quest'ultimo caso il suono è leggermente più velato e lo si può avvicinare a quello del Corno Dolce. La particolarità costruttiva di questo registro è che le sue canne hanno forma di cono rovesciato con un allargamento all'estremità superiore.

Flauto Conico

il nome di questo registro deriva dalla forma delle sue canne e lo si trova anche sotto il nome di "Flauto a Cuspide". Il suo timbro è molto più delicato e dolce rispetto al Flauto Aperto e pur presentando una velatura, specialmente nelle tessiture bassa e mediana, è considerato una delle migliori voci soliste dell'organo ed è indicato per sottolineare le linee melodiche dei cantabili ariosi o per unirsi a registri di sonorità più piena come la Dulciana. Lo si trova nelle estensioni di 8 e 4 piedi.

Flauto Doppio

Questo registro si presenta quasi sempre nella misura degli 8 piedi e prende il nome dal fatto che le sue canne, al contrario di tutte le altre, sono munite di due bocche sistemate una opposta all'altra, il che fa in modo che esse emettano due suoni uguali contemporaneamente. Il suo suono è molto definito e chiaro. Questo registro lo si trova molto spesso anche sotto i nomi di "Bifara", "Philomela", "Flauto di Jubal" e "Doppelflöte".

Corno Dolce

Questo registro, molto comune soprattutto negli organi italiani ottocenteschi, dove lo si trova quasi sempre nella misura dei 16 piedi, presenta le canne a forma di cono rovesciato svasate verso l'apertura superiore. E' un registro antichissimo, che si trova spesso negli strumenti dell'Europa del Nord sotto il nome di "Portunal" ed il suo suono è particolarmente dolce, morbido e vellutato, senza peraltro mancare di una particolare aura di misteriosità, soprattutto nella tessitura mediana. Negli organi moderni lo si può trovare anche nelle misure degli 8 e 4 piedi e le sue canne hanno la particolarità di avere una bocca di emissione del suono molto sottile.

Corno di Notte e Corno in Selva

Questi due registri, il cui suono presenta la caratteristica di essere molto dolce e delicato, si trovano quasi sempre nelle misure degli 8 piedi. La particolarità del Corno di Notte ("Cor de Nuit", "Nachthorn") è che le sue canne vengono costruite su una misura molto più larga rispetto ai normali registri di Flauto mentre la bocca di emissione del suono è particolarmente ristretta rispetto alla misura della canna. Il Corno in Selva, invece, abbisogna di una particolare cura nella costruzione delle canne, che sono formate da due tronchi di cono sovrapposti, mentre la bocca di emissione del suono deve presentare il labbro superiore leggermente arrotondato. La presenza di questi registri caratterizza spesso le tastiere espressive e di eco dei grandi organi da concerto.

4 - Continua.



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