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I Registri (Nona Parte) - Registri Violeggianti




Il gruppo di registri che vedremo oggi è stato, ed è tuttora, al centro di una polemica, a tratti anche molto aspra, che si è sviluppata nel corso degli ultimi trent'anni qui in Italia (ed in precedenza anche negli altri Paesi Europei) e che ha visto fronteggiarsi da una parte i partigiani del ritorno all'organo "classico" e dall'altra gli estimatori dell'organo "romantico" e "sinfonico". Se i primi rivendicano una supposta e possibile "restaurazione" delle caratteristiche basilari dell'organo classico italiano, con il recupero delle sonorità proprie della grande scuola organaria italiana del passato e l'eliminazione di tutte quelle contaminazioni fonico-timbriche (tra cui anche, appunto, questo genere di registri) che hanno interessato l'organo italiano dal periodo della Riforma fino agli anni Sessanta, i secondi denunciano in questo atteggiamento una sorta di persecuzione "antistorica", che con la scusa della rivalorizzazione dell'organo antico tende ad eliminare e cancellare centocinquanta anni della più recente storia organaria italiana che, nel bene come nel male, deve essere comunque considerata nella sua giusta luce e tenuta nella dovuta considerazione.
In questa contrapposizione, che a nostro parere ha nuociuto molto all'organo italiano degli ultimi decenni, entrano anche discorsi diversi relativi alla filologia interpretativa, al repertorio, alla riscoperta ed alla rivalorizzazione delle musiche del passato finora dimenticate e, non ultime, anche le specifiche necessità degli interpreti i quali, a seconda delle loro preferenze stilistiche e musicali, gradiscono disporre di strumenti più o meno rispondenti a ben precisi stili organari, ivi comprese le scuole organarie straniere.
Sta di fatto, comunque, che allo stato attuale la posizione della scuola organaria italiana vede privilegiare (e qui stiamo parlando, ovviamente, della costruzione dei nuovi organi) la prima posizione; di conseguenza, a parte alcune eccezioni, ben difficilmente troveremo nei moderni organi italiani i registri di cui parleremo in questa pagina. E' da dire, in effetti, che praticamente tutti i registri di questo gruppo hanno origine nel Primo Novecento tranne uno, che può vantare origini ben più antiche e che è un pò il padre (o, meglio, la madre) di tutti gli altri. Questo registro, che è tuttora tenuto in alta considerazione anche dagli organari più attenti all'Orgelbewegung, risponde al nome di

Viola da Gamba

Come dicevamo, questo registro ha origini molto antiche e lo si trova sempre presente negli strumenti tedeschi barocchi. Trae il nome dall'omonimo strumento ad arco -oggi non più utilizzato- del quale imita la voce. La sua caratteristica tecnica, invece, è data dal fatto che, a parità di tessitura, le sue canne presentano un diametro che è quasi pari alla metà di quelle del Principale; da questa particolarità trae il nome del gruppo i questi registri, che vengono denominati "Registri di diametro stretto e strettissimo".
Molto utilizzata dai grandi organari europei del passato, era uno dei registri preferiti da Silbermann, il quale ne curava con particolare attenzione la resa timbrica che deve essere molto chiara e mordente, tanto che nella tessitura acuta richiama da vicino le sonorità di un registro ad ancia. Molto utilizzata in combinazione con registri di mutazione semplice quali il Nazardo o la Terza, la Viola da Gamba (molto spesso denominata solamente "Gamba") la si trova sempre nella misura degli 8 piedi e, a seconda della sua "presenza" timbrica può essere posta in qualsiasi corpo d'organo, anche espressivo.
Negli organi di grandi dimensioni si può trovare anche una Gamba nella misura dei 16 piedi. In questo caso essa prende il nome di Controgamba e presenta la particolarità che le canne della prima ottava vengono costruite in legno al fine di evitare che il suono perda la necessaria incisività alle frequenze più basse.

Salicionale

Anche il Salicionale può vantare origini antiche quasi come quelle della Gamba, ma il suo utilizzo è più ristretto, poichè la sua caratteristica principale è la dolcezza e la raffinatezza del timbro, che ne fanno una delle voci più caratteristiche dell'organo. Sempre presente negli organi classici francesi, lo si trova quasi sempre nella misura degli 8 piedi e, come abbiamo già accennato nella trattazione scorsa, è la base ideale su cui innestare il registro della Voce Celeste. Negli organi romantici e sinfonici lo si trova sempre nei corpi d'organo espressivi, a cui conferisce una particolare delicatezza, soprattutto quando viene unito ai Bordoni ed ai Flauti. Negli organi germanici lo si trova sotto il nome di "Salicet" e, negli strumenti di grandi dimensioni, anche nelle misure dei 4 e 16 piedi. In quest'ultimo caso prende il nome di "Salicetbass".

Dulciana

Diciamo subito, a scanso di equivoci, che le origini di questo registro sono britanniche e risalgono alla fine del Settecento. Questo per evitare di confondere la Dulciana (che viene spesso chiamata anche "Dolce") di cui stiamo parlando con i vari Dulzian che troviamo presenti negli organi germanici più antichi, che altro non sono che registri ad ancia di genere diversissimo, di cui peraltro possiamo ascoltare stupendi esemplari in alcuni organi costruiti da Schnitger.
La caratteristica principale della Dulciana è il suono particolarmente dolce e pastoso il quale, tuttavia, deve sempre presentare una caratteristica di "lontananza", caratteristica che viene accentuata mediante l'applicazione di un "freno" che ne regola la pressione e direzione dell'aria e dalla presenza di una dentinatura più o meno fine nell'anima. La Dulciana, che come potenza sonora sta appena al di sopra del Salicionale, caratterizza in modo netto le sonorità degli organi romantici e sinfonici fornendo la base ideale per gli impasti di sonorità dolci e delicate, così come il suo utilizzo nella tessitura bassa rende più chiare e precise le sonorità del Bordone.

Fugara

Anche se il nome può a prima vista ingannare, questo registro, che è sempre di 4 piedi, altro non è che una Viola da Gamba di tessitura più alta e di carattere leggermente più incisivo. In alcuni organi settecenteschi (come ad esempio quello costruito da Riepp per l'Abbazia di Ottobeuren) lo si trova al Positivo sotto il nome di Gamba 4, mentre con il nome di Fugara è presente negli organi sinfonici e romantici, sempre ai corpi d'organo espressivi.

Viola

L'evoluzione della Viola da Gamba si concretizza in questo registro, che può essere presente in varie tessiture (16, 8 e 4 piedi) e le cui canne presentano un diametro leggermente più stretto e sono fornite di freno armonico e dentinatura molto fine sull'anima. Il suono, pur essendo fine e abbastanza mordente, grazie al freno armonico presenta aratteristiche di precisione e stabilità che lo rendono adattissimo anche come voce solistica. Nei grandi organi sinfonico-eclettici la Viola la si trova in tutte le tessiture su tutti i manuali ed anche al pedale e spesso assume anche aggettivi diversi a seconda delle sue caratteristiche di intonazione (Viola Celeste, ecc.).

Viola d'Amore

Questo registro è una particolare eccezione, poichè, pur essendo comunemente considerato come un registro di fattura "romantica", già lo si trova presente in molti strumenti soprattutto germanici del passato come, ad esempio, quello costruito nel 1750 nell'Abbazia di Weingarten. Di intonazione simile alla Gamba, presenta però un carattere leggermente più dolce e delicato e si presta molto bene anche per un utilizzo solistico.

Violino

Questo registro, quasi sempre nella tessitura dei 4 piedi, vanta come illustri antenati le Violette e le Viole Basse degli strumenti italiani del 7-800. E' principalmente una voce solistica ed il suo utilizzo migliore lo si può avere nelle tessiture mediane e medio-alte. Il carattere timbrico è molto simile a quello della Viola ma molto più spiccata è la sua vocazione solistica e cantabile.

Viola Orchestrale

Derivato dalla Viola, questo registro, che può trovarsi anche con il nome di "Viola d'Orchestra", è caratterizzato dal fatto che le sue canne sono costruite con una percentuale di stagno molto alta. In fase di intonazione viene inoltre favorita la permanenza del transitorio d'attacco, e questo ne caratterizza il timbro in maniera spiccatamente mordente. La si trova negli organi sinfonici in diverse tessiture e presente nei corpi d'organo espressivi di carattere coloristico e orchestrale.

Armonica

Questo registro presenta un suono molto simile a quello della Gamba ma più dolce e definito. L'Armonica si può trovare sia alle tastiere, di solito nella misura degli 8 piedi, sia al Pedale. In questo caso è di 16 piedi e le sue canne sono tutte in legno e presentano un diametro più stretto. E' un registro tipicamente solistico e coloristico e lo si trova nei grandi strumenti sinfonici.

Violone, Violoncello, Cello

Con questi nomi si definiscono i registri derivanti dalla Viola da Gamba e dalla Viola presenti al Pedale, solitamente nella tessitura dei 16 piedi. La caratteristica di questi registri è come già detto, il diametro molto più stretto rispetto al Contrabbasso e la fattura delle canne, che sono in legno e dotate di freni armonici. Mentre il Violone è quasi sempre di 16 piedi, il Violoncello lo si può trovare anche nella misura degli 8 piedi. In questo caso le canne possono essere costruite in metallo ed il suo utilizzo è specificatamente solistico. Questo registro ha, come la Viola da Gamba, origini antiche e lo si trova presente in diversi pregevoli e famosi strumenti germanici barocchi.

Termina qui la trattazione relativa ai Registri di Stretto e Strettissimo diametro, denominati anche "Archi" o "Violeggianti". Nella prossima pagina inizieremo a trattare un'altra grande famiglia di registri: le Ancie.

9 - Continua.



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