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I Registri (Undicesima Parte) - Ancie a Tuba Cilindrica con apertura regolabile




La particolarità che differenzia questo gruppo di registri da quelli ad ancia visti in precedenza è la presenza, all'estremità dell'apertura superiore della tuba di un dispositivo che ne consente la regolazione, cioè la variazione dell'ampiezza dell'apertura stessa. Se questo accorgimento non ha influenza determinante sull'altezza del suono (ricordiamo che la frequenza del suono nelle canne ad ancia è determinata dalla lunghezza della parte vibrante dell'ancia), esso si dimostra di capitale importanza nella definizione del timbro e dell'espressività; per questi motivi, a questo gruppo appartengono alcune tra le voci più caratteristiche e raffinate dell'organo antico e moderno.

Dulciana

Qualche lettore attento si stupirà nel ritrovare in questo gruppo un registro che -apparentemente- abbiamo già trattato nel gruppo dei violeggianti. In effetti la denominazione di questo registro (così come quella di altri che vedremo in seguito) trae in inganno spesso e volentieri anche chi di organo se ne intende abbastanza.
La verità è che, mentre la "Dulciana" violeggiante che abbiamo già trattato è un registro abbastanza recente, la Dulciana che trattiamo oggi è, a tutti gli effetti, un registro ad ancia e, per di più, di origini veramente antichissime. Citata da Praetorius nei suoi trattati come ancia a tuba tappata, la Dulciana è in effetti un registro ad ancia con apertura regolabile e presente in moltissimi strumenti antichi realizzati da Schnitger, che prediligeva la sonorità simile a quella del Fagotto ma più chiara e delicata, determinata anche dalle tube realizzate in legno anzichè in metallo. Questo registro, pressochè sconosciuto nella scuola organaria italiana, è anche molto comune negli organi francesi, dove è solitamente denominato "Douçaine".

Cromorno

Questo registro, che rappresenta una delle voci più conosciute ed affascinanti dell'organo, può vantare anch'esso origini molto antiche, tanto che Praetorius nei suoi trattati ne cita ben tre diversi tipi. Di intonazione non troppo forte e di sonorità mediamente voluminosa e leggermente penetrante, presenta una voce molto caratteristica, che privilegia una chiarezza di emissione di suono perfetta per sottolineare melodie cantabili di ampio respiro. Per questi motivi il Cromorno è stato -ed è tuttora- uno dei registri preferiti dell'organaria francese, al quale i grandi Maestri del passato barocco hanno dedicato composizioni splendide e di intensissima musicalità (Récit de Cromorne, Cromorne en Taille, ecc.).
Il Cromorno è presente in tutte le scuole organarie ma in alcuni casi della scuola anglosassone è denominato anche "Cremona". Questo nome non ha alcuna correlazione con l'omonima città italiana, semplicemente serve a definire questo registro quando viene intonato come un clarinetto di misura più stretta del normale.

Clarinetto

La particolarità di questo registro è che presenta le tube di misura doppia rispetto a quelle del Cromorno. Un'altra particolarità è che può presentarsi, a seconda delle scuole organarie, sia ad ancia libera che ad ancia battente e la regolabilità dell'apertura delle tube può essere ottenuta con sistemi diversi (finestre di regolazione, applicazione di linguette metalliche, ecc.).
Tutti questi accorgimenti fanno si che il suono di questo registro presenti un timbro abbastanza velato, morbido e scuro, che serve mirabilmente per sottolineare particolari tratti melodici di carattere cantabile.
Solitamente presente nella tessitura degli otto piedi, in alcuni grandi strumenti sia antichi che moderni di scuola germanica lo si può trovare anche nella tessitura più acuta dei quattro piedi.

Corno di Bassetto Con questa denominazione si definisce un registro che riassume le caratteristiche del Clarone e del Clarinetto. La sua particolarità è di avere le tube di misura molto larga ed una sonorità corposa, che si esprime al meglio nelle tessiture dei sedici e degli otto piedi. Solitamente ad ancia battente, in alcuni casi lo si può trovare anche ad ancia libera. E' un registro presente in ogni scuola organaria, talvolta -soprattutto quando di sedici piedi- sotto il nome di Clarinetto.

Zinke

Chiudiamo la trattazione odierna con un altro registro di duplice interpretazione. Questa denominazione, che si trova negli organi germanici sia antichi che moderni, può designare, a seconda dei casi, un registro di mutazione composta (in pratica si tratta di una Sesquialtera in tessitura 2-2/3 e 1-3/5 piedi), oppure un registro ad ancia aperta di antichissima origine, anch'esso ampiamente trattato da Praetorius.

11 - Continua.



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